Alak ha scritto:ciao. Il Gatti vol. 2 e 3 ha degli studi bellissimi buonissimo per l' espressività; la parte migliore dell' Arban secondo me sta negli studi sugli intervalli; e gli studi moderni del 3° vol.
Imetodi che più mi sono serviti e che ti consiglio vivamente sono il Colin vol II (flessibilità), il Vizzutti vol. I (da qui puoi studiare lo staccato, doppio, triplo, il registro acuto ecc. completissimo). Poi ce ne sono altri (Davidson, Stump, Clarke). Ora però ho una serie di esercizi miei presi qua e là dai pochi maestri che ho avuto e poi modificati un po' da me, che secondo me sono più specifici per il jazz. Se posso permettermi un consiglio, se fai classico studia bene il repertorio piuttosto che fissarti su uno studio tipo Peretti o Gatti, se invece ti piace il jazz allora lì è un discorso conpletamente diverso..
Grazie per la risposta sei molto gentile ma.....mi sopravvaluti un bel po'
, come sai io sono un assoluto principiante, per farti capire quanto sia un "niubbo" riesco a suonare benino "When the saints go marching in" versione super semplificata
come scala cromatica arrivo al DO terzo spazio del pentagramma e stop (oggi ho provato a suonare con il Bach 1B e capperi che differenza rispetto al 7C !!! comunque vorrei continuare ad usare 1B tanto da formare una buona muscolatura labiale)
Ho iniziato col Gatti perché gli altri volumi mi sembrano troppo difficili per me però, siccome non ci capisco una ceppa di manuali ed esserci appropriati, ecco che ho preferito chiedere a voi. Farò comunque tesoro dei tuoi consigli per acquisti futuri quando sarò più sciolto e preparato.
Grazie e buona serata.
Un saluto dal Grigio
Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione. (J.R. Lowell)