Buzz o non buzz???

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pasquale
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Re: Buzz o non buzz???

Messaggio da pasquale »

I primi anni non riuscivo proprio a fare un buzzing decente solo col bocchino. Provavo e riprovavo periodicamente ma niente: Poca efficienza, suono sfiatato, tanta fatica inutile (sebbene producessi dei suoni), tant'è vero che mi ero convinto che fossi uno di quelli che "anche senza buzzing" avrebbe potuto suonare in maniera decente.
L'incontro con un grande maestro però mi fece rivalutare questo genere di esercizi e adesso sono in grado di eseguire un bel buzzing pieno e suonare anche dei piccoli esercizi solo col bocchino (brevi e lente discese e salite cromatiche, salti di 4a e di 8va, ecc...).
Al di là di quello che riesco a fare, il fatto di riuscire a fare il buzzing col bocchino mi ha fatto scoprire l'importanza del flusso dell'aria. Non sono più le labbra a "tentare" (barando) di mettersi in vibrazione ma è lo stesso flusso di aria che, attraversando le labbra (angoli serrati ma comunque rilassate al centro), le mettono in vibrazione. Ho scoperto che per fare un buon buzzing bisogna generare un flusso di aria di grande portata e uniforme e, almeno all'inizio, con un forte volume. Non essendoci la tromba a opporre resistenza, l'aria va via rapidamente. Passando alla tromba e mantenendo lo stesso concetto, il suono diventa molto più corposo sebbene la sensazione di retropressione sia completamente diversa (bisognerà adeguarsi).
Purtroppo il saper fare un buon buzzing non mi ha fatto diventare un suonatore decente... però mi ha dato l'idea di come sfruttare meglio il flusso (la colonna d'aria) per far fare meno lavoro alle labbra e migliorare così il suono, la resistenza e costituisce ormai quasi sempre i primi 5 minuti della mia routine di studio.
Per il resto, sono rimasto una schiappa... :-)
Ultima modifica di pasquale il 24/06/2018, 17:59, modificato 2 volte in totale.


gbc
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Re: Buzz o non buzz???

Messaggio da gbc »

Scusatemi il ritardo con cui intervengo ma impegni di lavoro mi stanno facendo girare con aerei e treni che un piacere...
Diciamo che essendo a conoscenza di tutte le discussioni/diatribe sul buzzing me ne sono sempre rimasto fuori, poi lo scorso 4 e 5 maggio organizzo al Conservatorio di Milano e a Lesmo - sede italiana di Yamaha Music Europe - degli incontri con James Thompson, guarda un po' l'autore del metodo per l'uso del buzzing.
Io al termine dei due giorni di lavoro ne esco con una serie di conoscenze incredibile.  Mamma mia che bello e soprattutto che chiarezza di spiegazioni. Domanda: serve il buzzing ? ora con cognizione delle spiegazioni di Thompson: urca se serve ! Solo un piccolo punticino: se fatto come lui lo ha insegnato e non ....approssimativamente. Consiglio alla grande il metodo di Thompson e la sua corretta applicazione.
Ciao. GB Corti  
stefano bartoli
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Re: Buzz o non buzz???

Messaggio da stefano bartoli »

Personalmente faccio buzzing col bocchino regolarmente, ogni giorno. Lo faccio i primi 15 minuti, prima dello warm up e mi ha sempre fatto bene ma ognuno è diverso, è fondamentale ricordarselo.
C'è un argomento,per mia esperienza diretta, che non viene quasi mai trattato, l'età anagrafica e l'età "musicale" della persona.

Se ascoltate, per prendere anche un solo esempio, W.Marsalis, noterete tutti quanto il suo modo di suonare sia cambiato negli anni. In bene o in male, ognuno ha il suo punto di vista su queste cose.

Quali cose? Bene, io ricordo che per molti anni sono stato fino ad 8 ore al giorno sulla tecnica dello strumento, man mano invecchiando, il mio focus si è concentrato di più, molto di più sulla scrittura della musica e sul "suonare" musica.

Credo siano fasi della vita, non intendo dire che invecchiando non si studi più tecnica ma nel mio caso e non credo di essere l'unico, la musica suonata, prende il sopravvento.

Oggi studio un totale di 4 o 5 ore circa al giorno, 3/4 di questo tempo lo passo a ripassare temi senza leggerli, interpretazione, timing, accordi, approfondimento di questi (sulla tromba, quindi arpeggi) ed una buona dose di tempo sul piano a scrivere musica. Poi avendo diversi gruppi per i quali scrivo anche tutta la musica, questo prende gran parte del tempo disponibile.

E' anche un fatto fisiologico, non riesco più ad avere un rapporto studio tecnica/risultato uguale a quando ero giovane e comunque oggi, con la tecnica che possiedo, nel bene e nel male, il mio interesse principale è fare musica.

E comunque ognuno ha una formazione sua personale, umana,sociale, politica e tecnico/artistica, io ad esempio non scambierei una sola nota di Lester Bowie o una stecca di Miles con tutti i dischi di M. Ferguson.

Ognuno è diverso comunque.
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