stefano bartoli ha scritto:...Il problema, a mio avviso nasce quando invece una persona sborsa anche 420 euro per un bocchino ma poi lesina sulle lezioni, dalle quali, quasi sempre trarrebbe maggior profitto.
Io eliminerei il "quasi".
Scusate l'OT ma mi inserisco soltanto per raccontare la mia esperienza personale e spezzare una lancia a favore delle lezioni e dei Maestri. Io sono una schiappa, per carità.
Ma è indubbio che dopo circa 6 mesi di studio (ma solo 3-4 lezioni causa mancanza di risorse...) con un nuovo Maestro al quale chiesi espressamente di aiutarmi nel migliorare il suono e la mia tecnica di base, finalmente riuscii a uscire fuori del pentagramma senza tanta fatica e suonare gli armonici (abbastanza) legati tra loro senza cambiare impostazione al variare del registro insieme ad altri miglioramenti.
Sembrerebbe poco ma in precedenza nessuno degli altri maestri aveva mai concentrato tanta attenzione sull'emissione e sul suono, lasciandomi credere di essere di fronte ad una montagna impossibile da scalare. Mi spremevo per ore e ore ma i progressi erano lenti e la qualità del suono sempre mediocre. Miglioravo nella diteggiatura e nella conoscenza delle scale e degli arpeggi (per esempio), ma oltre al suonare "benino", non andavo. Adesso il suono e l'estensioni sono lì a portata di mano e sono soddisfatto anche se la strada è ancora lunga.
Vengo al punto:
dopo un paio di lezioni lui mi fece provare un paio di bocchini presi dal suo piccolo arsenale e dopo poche note mi disse: "No, lascia stare. Il problema non è il bocchino, è tutto un problema di flusso di aria, il tuo va benissimo. Dobbiamo lavorare sull'aria". E da allora mi esercito con maggiore tranquillità, perché mi fido di lui.
Inoltre, visto che Tangosoprano ha citato Bach e Schilke quali bocchini accessibili, volevo segnalare (mia esperienza) anche i Curry che, allo stesso prezzo, non hanno nulla da invidiare ad equipaggiamenti ben più costosi. Sono solo più difficili da trovare in Italia.
Concludo dicendo che ognuno è libero di provare e comprare ciò che vuole, anch'io l'ho fatto e lo farò ancora. Ma i test andrebbero eseguiti con la giusta consapevolezza e non con l'illusione di colmare le proprie lacune. ben vengano tutti i produttori, compreso Cigalini, ai quali va dato il giusto merito per la passione, l'impegno e i rischi dell'investimento connessi alla produzione e commercializzazione dei loro oggetti.
Mi scuso ancora per l'OT, assolutamente nulla contro i bocchini Cigalini, che ho conosciuto proprio adesso grazie a questo post.