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Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 13/06/2018, 22:11
da Navarro
Cosa ne pensate della necessità, per una tromba nuova, di essere rodata o, come dicono alcuni riferendosi in particolare alle note alte, "sfogata"?
Non intendo il rodaggio relativo a pistoni e pompe, che possono inizialmente necessitare di un pulizia particolare e più frequente per eliminare eventuali polveri e residui di lavorazione. Mi riferisco alla necessità per la tromba di dover essere suonata, magari anche in un certo modo specifico, per raggiungere le sue massime prestazioni.

Questo argomento credi si leghi alla teoria che una tromba in qualche modo si modifichi in base a chi la suona e come: due trombe esattamente identiche, usate da due diversi trombettisti, cambieranno nel tempo, in termini di timbro, intonazione, risonanza, ecc.

Insomma, citando le mitiche Orme: storia o leggenda? E se diciamo che è storia, cioè realtà, che cosa si modifica in una tromba suonandola? Perchè qualcosa di fisico DEVE cambiare nello strumento, di pari passo con la modifica delle sue caratteristiche sonore.

Cosa ne pensate? Qual è la vostra esperienza in proposito?

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 14/06/2018, 9:49
da stefano bartoli
Ho provato diverse trombe appartenenti a trombettisti con un pitch "stonato" fuori centro, bene, suonavano tutte male, tutte quante avevano qualcosa che non andava.I piatti della batteria, almeno quelli nati dalla fusione e non per stampaggio, hanno un periodo immediatamente seguente agli stress di lavorazione, nel quale stanno in magazzino a "riposare", circa 2 settimane se ben ricordo. Segue poi un periodo molto lungo nel quale sono estremamente sensibili alla "mano" che li suona, fino addirittura a creparsi se mal utilizzati.
Il fatto è meccanico ed è elementare, i piatti sono in lega di bronzo e a seconda di come vengono "percossi" le molecole di questo materiale vibreranno e si disporranno in una certo "ordine" assestandosi in un ordine, appunto, piuttosto che in un altro. Da qui il suonare bene dopo il rodaggio o il contrario, fino appunto a creparsi in casi maldestri.

La tromba viene, anche se in misura "minore" attraversata da vibrazioni di varia altezza ed intensità...stessa cosa quindi, in più è anche assemblata con parecchie saldature tenere (stagno) e pure queste si "muovono" sotto eccitazione meccanica (vibrazioni) per trovare il loro assestamento ideale.

L'assestamento ideale ha a che fare con la frequenza di risonanza che ogni materiale ha sua propria, dipendentemente dal tipo di materiale e dalla sua massa.

Un esempio lo avete nei giradischi a controtelaio flottante (Linn Sondek, Thorens etc) se il giradischi è ben progettato, toccando il controtelaio, questi balla ad una frequenza bassissima (sotto i 10 hz ed è il caso ad esempio del Sota Cosmos).
Questo fa si che le frequenze generate dalla musica non vadano ad influenzare il controtelaio flottante con tutti i componenti che ospita (Piatto e LP).
Si cerca cioè di stare al di sotto della ferequenza minima generata dalla gran parte della riproduzione audio. Non sono a questo livello i Linn o i Thorens che pur discreti giradischi, non beneficiano di questa costosa tecnica che richiede certo tipo di molle e massa elevata) 
Se vi capita di far "saltellare" un Thorens oppure un Sota Cosmos, capirete al volo ciò che intendo.
Alla fine è una questione di meccanica e fisica delle elementari insomma ma non certo una caso o fantasie.

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 14/06/2018, 13:47
da Michele Lupi
Non entrerò nel merito tecnico, dove Stefano è sicuramente più preparato, ma esperienza personale con trombe nuove lasciate in prova a trombettisti molto più capaci di me, al ritorno avevano una facilità di suono nettamente superiore.

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 14/06/2018, 19:40
da stefano bartoli
Sui giradischi di sicuro ah ah ah

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 14/06/2018, 23:37
da Michele Lupi
Lo so di non essere un trombettista (due anni di inattività forzata per problemi odontoiatrici si fanno sentire) ma anche con le poche note che faccio un po' di differenza riesco a sentirla.
Però è vero ne sento molta di più sul giradischi :)
Anche se mi tocca ascoltare sempre gli stessi, quelli nuovi incidono poco e sono sempre gli stessi 2 o 3 :)
Mic

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 15/06/2018, 12:30
da chet63
Trombe nella mia vita ne ho prese di nuove e anche di usate, su tutte la prima cosa che faccio è lavarle totalmente interno ed esterno, poi dopo oliatura comincio a farci le note per conoscere lo strumento e capire la distanza degli armonici, mai pensato di sfogare uno strumento, anche se quando ero ragazzo, i vecchi strumentisti dicevano di sfogare lo strumento e se ne inventavano di ogni, dall'acqua calda al latte caldo. Non ho mai avuto problemi, pur non seguendo i consigli degli anziani. Trovo che sfogare uno strumento quale la tromba, sia una leggenda metropolitana.

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 15/06/2018, 17:04
da stefano bartoli
Beh, al di la di cosa si intenda per "sfogare" uno strumento, la fisica è cosa concreta. Le opinioni personali, sono altro. Inclusa la mia si intende.

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 19/06/2018, 16:31
da Alak
ciao a tutti.
Non so se ci sia qualcosa di scientifico in questo, ma per la mia esperienza, sicuramente una tromba suonata male (sopratutto nel registro alto) dà l' impressione di non essere centrata. Forse ha qualcosa a che fare con l' aria (come viene mandata all' interno); in effetti l' aria mandata ad una certa velocità erode il metallo anche se in maniera impercettibile, e quindi può incidere sulla vibrazione.. ma anche l' angolatura con cui vengono schiacciati i pistoni, potrebbe incidere sui fori dei pistoni stessi.. sono solo ipotesi.. in ogni caso secondo me una tromba nuova suona meglio di una suonata male o non "sfogata"..

Re: Tromba nuova da "sfogare": storia o leggenda?

Inviato: 19/06/2018, 21:34
da Navarro
Innanzitutto, grazie a tutti per gli interventi. Interessante il racconto di Stefano, così come le esperienze raccontate dagli altri che, sebbene non tutte orientate nella stessa direzione, sembrano far prevalere la possibilità che in effetti qualcosa cambi nella tromba in relazione a chi la suona. A dispetto dei tanti anni passati da quando ho cominciato ad armeggiare con la tromba, non ho cambiato molti strumenti e quindi non ho avuto modo di verificare in prima persona l'esistenza o meno di questo fenomeno. Peraltro, pur ipotizzando la presenza di fenomeni fisici come quelli descritti da Stefano, essi mi sembra di capire non siano verificabili in maniera indubbia e quindi ho paura che si resti nel campo delle sensazioni individuali. Ma anche questo è il bello della tromba...