Su cosa sia e quanto sia importante il talento penso che potremmo discutere per ore, con il rischio di sottovalutarlo o, forse peggio, sopravvalutarlo, credendolo unico responsabile dei successi o degli insuccessi di un trombettista. Credo che, come spesso accade, la verità sia nel mezzo. L'applicazione e lo studio intenso, accoppiate a buoni insegnanti, possono portare tutti ad un buon livello, a meno di particolari e rare limitazioni. Per fare il salto di qualità occorre però, secondo me, quel qualcosa in più che pochi hanno. Se non fosse così, tutti i bravi insegnanti, che si presuppone abbiano in prevalenza allievi motivati, sfornerebbero ininterrottamente fuoriclasse dello strumento ma non mi sembra sia così. Spostando il paragone in ambito calcistico, chi ha cresciuto Maradona avrà allenato chissà quanti altri calciatori ma di Maradona ne è uscito fuori uno solo, la maggioranza degli altri si è persa nell'anonimato.
Lo stesso vale in campo musicale; tante volte si citano, giustamente, i talenti sfornati dal tale insegnante ma nessuno ci darà mai l'elenco delle decine o centinaia di loro studenti che, pur impegnandosi al meglio delle loro possibilità, non sono arrivati da nessuna parte. E' l'insegnante, pur bravo, a non essere infallibile o è mancato ciò che definiamo talento?