Forse un argomento poco dibattuto è "come" esca il suono dalla tromba. La "credenza" più diffusa è "dalla campana", ovvio? Non direi.
Sapete che per una questione di frequenze e di "unica via aperta" la tromba è molto direttiva, il fatto che una ancia abbia gran parte del suono che esce dalle chiavi e non dalla campana, fa appunto pensare che nella tromba esca tutto da questa.
E' abbastanza esatto io direi ma il suono nelle sue componenti sappiamo essere formato da armonici pari e dispari e poi c'è il metallo messo in vibrazione...
Tanto è vero che la massa dei vari modelli di trombe e bocchini influisce sul timbro e il tipo e la dimensione del rim pure...
Per cui l'argomento è meno banale del previsto. Possiamo forse affermare quindi che il suono percepito da dietro e davanti la campana, non esce solo da questa ma è composto in chissà quale percentuale dalla vobrazione dello strumento, campana in primis.
Ne parlavo gg fa con Andrea del ns forum, sul tenere l'impugnatura della macchina in maniera da "toccare" o meno la campana. E si diceva si si certo ma insomma son quisquilie...
Era una cosa che avevo sperimentato 20 anni fa ma poi per comodità avevo ripreso la "classica" impugnatura, anche per un fatto ergonomico.
Oggi mi ci son rimesso a provare con attenzione certosina e devo ammettere che impugnare la macchina col mignolo sotto in maniera da NON toccare la campana....beh la campana risuona nettamente di più, la tromba frizza di più e nei ppp lo strumento, inteso come suono, parte decisamente meglio.
Ad un volume medio ad esempio il G secondo rigo diventa molto più risonante mentre più salivo meno era la differenza. Perciò ho concluso che sul mio tipo di campana (Tromba Selmer TTM e campana G&P) questo vatnaggio è molto avvertibile ma solo nel registro medio, in quello grave ed acuto mi pare non cambi nulla.
A voi ora la parola, provate e dite.
Ciao