Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Discutiamo qui di tutte le questioni più "tecniche" riguardanti meccanica e principi di funzionamento degli strumenti musicali
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AleDefra23
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Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da AleDefra23 »

Cercando su internet notizie, consigli pratici e tecnici sull'uso della lingua e delle sue articolazioni in merito alla produzione dei suoni acuti, mi sono imbattuto in opinioni davvero agli antitesi, e molto discordanti. Sapete ce c'è qualche trattato che ne parla, o dei video dimostrativi?
C'è un video interessante di una cornista che si presta a far vedere cosa succede internamente durante la produzione dei suoni col corno.
Con la tromba penso che ci siano delle diversità perchè richiede senza dubbio più pressione del corno e un altro tipo di approccio col bocchino.
Grazie in anticipo! :)


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And
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da And »

Ciao Ale,
questo è certamente uno degli argomenti maggiormente dibattuti e inevitabilmente controversi, ma due ordini di considerazioni si impongono: in primo luogo è estremamente difficile capire che cosa accade all'interno della nostra bocca mentre suoniamo, tuttavia è essenziale avere una pur minima consapevolezza della posizione della lingua delle labbra et cetera... l'unico modo che io conosco è quello di fare note lunghissime senza mai staccare il bocchino dalle labbra, in effetti ho provato a fare gli esercizi di riscaldamento previsti dal metodo di Cat Andreson che prevede tra l'altro di suonare il sol secondo rigo per venti minuti continuativi, lo reputo un ottimo esercizio di "autocentratura" delle labbra e della lingua, fatico e noioso però in certi casi essenziale, il suono e la consapevolezza di ciò che accade dentro la nostra bocca ne saranno necessariamente accresciuti. la seconda considerazione è che non esistono soluzioni preconfezionate anche perché si deve capire quale è l'intento che si vuol perseguire: un suono più grosso, maggiore facilità sugli acuti et cetera..., pertanto partendo dal dato di ciò che si vuole ottenere non rimane a mio modo altra chanche di cercare un insegnante, premettendo ulteriormente che anche il docente in taluni casi può essere nocivo perché magari tende ad imporre e privilegiare una certa impostazione che magari non si confà in alcun modo all'allievo del caso.... Quindi è opportuno andare veramente con i piedi di piombo come si suol dire sperimentando con la chiarezza di aver già in mente un ben preciso suono che si vuole o si vorrebbe ottenere.
  Un saluto
stefano bartoli
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da stefano bartoli »

La questione lingua/labbra è come dice Andrea complessa, se poi ci aggiungiamo il doppio e triplo staccato...insegnante, non c'è scampo.
Navarro
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da Navarro »

L'argomento è, come già detto, molto controverso. La sensazione è che la maggioranza dei trombettisti sollevino la lingua quando salgono nel registro acuto, anche se non mancano autorevoli esponenti che sono contrari (es. il nostro Andrea Tofanelli). Si narra che Maurice Andrè non ritenesse valida questa tecnica e rimase di stucco quando, grazie ad una ripresa ai raggi X, si accorse che egli stesso la usava pur senza esserne cosciente.
Non so se ci siano video, sicuramente si trovano un mucchio di articoli che trattano l'argomento, ci vuole solo un po' di pazienza e di conoscenza dell'inglese.
In sostanza si tratta di usare la lingua come la si usa quando si fischia: la si mantiene bassa nella cavità orale per le note più basse e la si alza e la si sposta in avanti man mano che si sale sulle note più alte. Altri fanno riferimento alle vocali, suggerendo di posizionare la lingua come per pronunciare la lettera A nella note più basse, la E per il registro medio, la I sul registro più alto ed addirittura qualcosa come SH sul registro sovracuto.
Uno dei più famosi insegnanti a propugnare l'uso della lingua per salire nel registro acuto fu Claude Gordon, del quale rimangono numerosi libri di testo ed innumerevoli articoli che parlano dei suoi metodi di insegnamento. Uno dei suoi motti preferiti sembra fosse “watch the tongue”, ossia “osserva la lingua”, esortazione ad essere costantemente consapevoli di cosa la lingua stia facendo mentre si suona.
In definitiva, funziona? Per molti sì, ma non per tutti, come è del resto per molte cose che riguardano la tromba. I fautori di questo sistema, a loro volta, si dividono per quanto riguarda il perchè tale sistema per loro funzioni. Alcuni dicono che la lingua in quel modo incanali meglio l'aria e gli imprima una maggiore velocità, necessaria a far vibrare le labbra su frequenze più alte. Altri dicono che il movimento in alto ed in avanti della lingua riduca il volume della cavità orale innalzando la frequenza di risonanza del “sistema”. Altri ancora credono più semplicemente che muovendo la lingua in quel modo si dia maggiore consistenza all'imboccatura permettendogli di supportare (e sopportare) meglio la grande pressione dell'aria necessaria per suonare sui registri più alti.
Infine, molti concordano sul fatto che un uso esagerato di questa tecnica, magari già a partire da un registro relativamente basso, porti ad un suono sottile e privo di corpo.
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AleDefra23
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da AleDefra23 »

Grazie ragazzi, molto interessante :)

Ma si potrebbe pensare anche al modo di alzare il palato, come fanno i cantanti lirici per fare gli acuti?

In pratica si parla del cantare in modo "impostato", che ne pensate?
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paolojazz
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da paolojazz »

Navarro ha scritto:Si narra che Maurice Andrè non ritenesse valida questa tecnica e rimase di stucco quando, grazie ad una ripresa ai raggi X, si accorse che egli stesso la usava pur senza esserne cosciente.
Questo aneddoto mi fa pensare che alcuni "atteggiamenti" quando suoniamo, forse, funzionano bene solo se automatici, quasi involontari. Un buon insegnante ti porta attraverso un preciso percorso di studio a cercare e TROVARE alcuni punti fissi nel proprio modo di suonare che però sono diversi per ognuno e diverso potrebbe essere il modo in cui arrivare agli stessi punti... In altre parole se cerchiamo di salire concentrandoci solo sulla lingua e pensando "coscientemente" al movimento della lingua rischiamo di strozzare il suono e di tralasciare altri importanti atteggiamenti, che magari non abbiamo ancora interiorizzato, col rischio di dimenticarcene presto convinti di aver trovato una nuova illuminante e segreta via per l'acuto infinito... Poi magari muoviamo la lingua senza rendercene conto, ma diventa un movimento naturale, senza esagerare, e senza perdere qualità nel suono. Se ci si mette a ragionare su come muovere ogni singolo muscolo mentre suoniamo allora è la fine  :mrgreen:
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da Navarro »

paolojazz ha scritto:.. Se ci si mette a ragionare su come muovere ogni singolo muscolo mentre suoniamo allora è la fine...
Mi sempre fosse sempre Claude Gordon che diceva "Troppa analisi porta alla paralisi". D'altra parte però non credo sia possibile lasciar fare tutto all'istinto, si tratta di trovare un equilibrio tra i due estremi, concentrandosi magari su non più di 1-2 aspetti per volta. All'inizio ci si deve pensare, essere coscienti del meccanismo che si sta attivando; nel tempo esso diventerà automatico.
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pasquale
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da pasquale »

Premessa: non io, ma il maestro mi dice di tenere sempre la lingua bassa e la gola aperta anche salendo nel registro, diciamo fino al do/re sopra il rigo, pensando alla nota da eseguire e a far aumentare la velocità dell'aria. Per ottenere questo risultato le labbra si stringeranno un pochino in maniera "quasi automatica". Salendo oltre mi ha detto che si usa anche la lingua. Ma siccome a stento arrivo al DO, non abbiamo mai approfondito l'argomento... Diciamo che ho carpito questo indizio tra le righe.
Mi permetto di postare solo perché lui è seconda tromba di una prestigiosa orchestra con circa 30 anni di carriera e un bravissimo didatta. E vi garantisco che sa suonare discretamente... ;)
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paolojazz
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da paolojazz »

Navarro ha scritto:Mi sempre fosse sempre Claude Gordon che diceva "Troppa analisi porta alla paralisi". D'altra parte però non credo sia possibile lasciar fare tutto all'istinto, si tratta di trovare un equilibrio tra i due estremi, concentrandosi magari su non più di 1-2 aspetti per volta. All'inizio ci si deve pensare, essere coscienti del meccanismo che si sta attivando; nel tempo esso diventerà automatico.
Giusto, e infatti qui gioca un ruolo fondamentale il maestro, che se sa guidarti ti porta dove vuole senza che tu te ne accorga  ;) 
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Re: Uso della lingua per salire sulle note acute, c'è una tecnica particolare?

Messaggio da Navarro »

Pasquale, hai fatto benissimo ad intervenire. La gola dovrebbe essere sempre ben aperta, indipendentemente dalla posizione della lingua. Il punto dal quale aiutarci a salire con il sollevamento della lingua credo che possa variare da persona a persona, anche in base a quella che è la propria estensione.
Cominciare dal Do o Re sopra il pentagramma credo presupponga un'estensione notevole da lì in poi. Altre fonti consigliano di cominciare ad usare questo sistema appena sopra il pentagramma (intorno al La, per intenderci), che è quello che cerco di fare io (sono solo un semplice appassionato; negli esercizi arrivo, con note abbastanza piene, fino al Mi-Fa acuti ma il range utilizzabile è ovviamente inferiore).   
Ultima modifica di Navarro il 18/02/2017, 11:54, modificato 1 volta in totale.
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