Alcuni di voi mi conoscono benino, altri no, per cui certe mie affermazioni talvolta suonano strane o peggio, per qualcuno.
Un po di storia prima di affrontare la questione "tensioni" sullo strumento.
Da ragazzino, dopo la terza media entrai nella migliore officina di stampi di precisione in Toscana (1974) feci moltissimo duro apprendistato perchè eravamo solo in 4 incluso il titolare che per'altro era mooooolto duro ed esigente. D'altra parte i clienti erano gente come General Electric, Montecatini Edison, Pasquali ed altri.
Facevamo stampi di precisione, trancia, estrusione e piegatura più che altro.
Mi fu affidata tempo dopo la realizzazione dello stampo per estrusione dei bottoni per cappotto della Conte Of Florence, quelli col giglio in rilievo, il giglio per negativo andava fatto tutto a truschino e microlima, tre settimane di lavoro per poi accorgermi a stampo in consegna (5 milioni dell'epoca)che avevo fatto la C di Conte al contrario...tragedia e licenziamento in tronco. Girai poi molte officine di stampi. Poi fu la volta dei corsi serali (dopo cena) per diventare perito disegnatore meccanico, altre ore tolte allo svago)
Poi iniziai a studiare musica, la mattina lavoravo e la sera andavo a lezione, percussioni, batteria e vibrafono oltre alla teoria per preparare l'esame di teoria e solfeggio. Ero esaurito perchè stavo 5 ore tutti i pomeriggi sui libri infatti diedi l'esame in un anno.
Poi iniziai a studiare tromba con vari insegnanti, Toffolon (trombonista del Maggio) Tolmino e Luca Marianini, Sergio Gistri ed in fine Fresu.
Dopo l'esame di solfeggio iniziai a studiare armonia e composizione con Tomaso Lama, Alessandro di Puccio e Amedeo Tommasi (cattivissimo).
Nel frattempo suonavo già la tromba in alcuni combo jazz ed avevo già iniziato a scrivere pezzi miei, fino al culmine di riarrangiare gran parte della discografia dell'Art Ensamble of Chicago per un mio ottetto. Nel frattempo avevo smesso di suonare ed insegnare batteria ed ero definitivamente passato alla tromba.
La cosa fu tragica, da 40 allievi di batteria me ne ritrovai 3 a tromba...
Nel 92 conobbi un tipo che aveva la passione dell'hi End ed era pieno di quattrini ma non capiva assolutamente nulla di meccanica.
Aprimmo una azienda (Bluenote oggi Gold Note in rete) ed iniziammo ad importare 30 merchi per l'Italia. Tre anni dopo mi fu chiesto di iniziare a pensare disegnare e realizzare una nostra catena completa, accessori, cavi, basi giradischi, bracci, integrati e diffusori. Nacquero così molti prodotti e molti accessori anche innovativi (IL Midas vinse il primo premio al CES di Las Vegas nel 1997)
Tutto diventò gigantesco esportando in tutto il mondo ed io oramai stavo in azienda tra disegni e officina 12 ore al giorno, domeniche incluse.
Smisi inevitabilmente di suonare per ben 13 anni ma la cosa mi faceva stare male.
L'occasione di mollare quote, capannone, investimenti e tutto e tornare alla musica venne quando i miei due soci mi truffarono portandomi via tutto, ma proprio tutto.
Fu così che in braghe di tela e avendo perso tutti i vecchi contatti, mi rimisi a studiare giornate intere (cosa che faccio anche ora)
Oggi la musica è di nuovo il mio lavoro anche se da allora il panorama è peggiorato tantissimo ed è molto duro andare avanti.
Ora passiamo alle tensioni nella tromba. Passavo giornate in Bluenote alla ideazione e progettazione di accessori meccanici per l'hi end e tutte le cose che citavo sopra. Uno degli obbiettivi era il controllo delle energie meccaniche nei vari pezzi dell'impianto audio, talvolta dissipandole, altre volte "sfruttandole" Ad esempio negli chassis delle elettroniche c'è molta energia in circolo incontrollata e va portata tutta in una zona per poi dissiparla, quindi lo chassis va progettato in una certa maniera (come in concetto delle masse a stella nei circuiti +/-)
Oggi il vizio della meccanica me lo son portato dietro armeggiando nello smontare e rimontare le mie trombe...
Ogni tromba è costruita saldando la macchina a Castolin o Argentil, quindi ad una temperatura piuttosto alta. Tutto il resto viene invece saldato a stagno a temperature di molto inferiori.
Il problema delle tensioni nasce quando si assemblano le parti a stagno (pompe, campana, receiver e leadpipe) ogni azienda pur volenterosa e virtuosa deve cmq sottostare a delle regole di serialità e tempi di produzione, non c'è la possibilità di stare oltre il dovuto su ciscun strumento prodotto.
Invece ogni tromba andrebbe assemblata con una cura specifica, ogni saldatura dovrebbe essere "un mondo a se" ma i tempi diventerebbero esagerati.
Ad esempio, la maggior parte delle campane vengono assicurate alla tromba per mezzo di un minimo di 4 saldature (Braccetti, congiunzione col pistone centrale e uscita dal primo pistone). Quasi nessuna campana torna perfettamente in questi 4 punti saldatura ed è così che con l'aiuto di molle a compressione o filo di ferro da carpentaria, viene "costretta ad "aderire" ai 4 punti per essere saldata. Per cui ci saranno delle tensioni inevitabili, col risultato che le varie parti assemblate non vibreranno "libere".
Sulle mie trombe questo problema non c'è più perchè ho smontato lo strumento e prima di risaldarlo ho "piegato" i braccetti in maniera che non ci fosse bisogno di forzare nulla per poter risaldare.
Il giochino in linea di massima è quello descritto e va applicato anche quando si saldano le altre parti ma richiede un lavoro di un pomeriggio per una sola tromba.
Uno potrebbe dire, beh allora ora siamo a posto!
In realtà no, per due motivi principali, la tromba viene maneggiata e trasportata continuamente e quindi il materiale "si muove" nel tempo, poi col cambio delle temperature il metallo si espande e contrae. Per cui una volta ogni tot (mesi?) lo strumento andrebbe smontato e riassemblato.
Il bello di tutto questo è il fatto che tensioni che circolano nello strumento sono in realtà ineliminabili, i braccetti ad esempio devono "sopportare" il peso della campana e tenerla in posizione, i pistoni lavorando con le molle "caricano" energia e "muovono" continuamente lo strumento, in fine, le saldature a stagno sono in realtà saldature "dolci" ed hanno una loro inevitabile instabilità.
Insomma, vale sicuramente la pena dissaldare almeno la campana ed il cannello e risaldare togliendo le tensioni eventuali ma non risolveremo mai definitivamente il "problema"
Questa la mia personale esperienza.