Uso da sempre, per me e per gli allievi, il "metodo" di far suonare ogni tema in varie tonalità. Questa cosa è in uso da decenni, nei club USA capita spesso che ti attacchino un tema in una tonalità inusuale e senza dirti nulla prima.
Questa cosa ha vari ottimi effetti, il primo è darti una conoscenza profonda del tema, il secondo dal praticare poi più agevolmente le varie tonalità, il terzo suonare nei vari registri. Ma la cosa probabilmente più interessante è il dover attivare il cervello/memoria in tutt'altra maniera. Non c'è più una memoria "tattile" delle posizioni ma ti trovi a dover "cercare" quella nota, quel suono.
Il risultato, dopo molta pratica è quello di non pensare più al tema, alle note, alle frasi, in termini di dita e/o posizioni ma bensì di suono. Cioè, pigiare un tasto e posizionare labbra lingua e aria non pensando ad una determinata nota ma ad un suono.Ne consegue che alla fine impari a cercare quel suono e non quella nota. La musica, la creatività ne trae molto vantaggio, si diventa un tutt'uno con lo strumento e davvero diventa "cantare".
Ultima cosa interessante è il fatto che un tema fatto in tonalità nuove e magari più impegnative armonicamente, ti mette in una specie di difficoltà per cui ti trovi a trovare frasi nuove, arpeggi nuovi su un tema che solitamente fai sempre uguale avendolo stampato nella memoria.
Naturalmente tutto questo discorso esclude assolutamente qualsiasi ausilio, basi, spartiti, accordi etc. Solo esclusivamente intuito ed orecchio. Il cervello va messo nelle condizioni di non aver nessuno "aiuto" è li che tiriamo fuori tutte le ns capacità, suonare lo stesso tema nella stessa tonalità per anni serve a poco.
Questa la mia esperienza.