Riscaldamento finalizzato?

Le tecniche di base per suonare uno strumento musicale, suggerimenti e nozioni principali.
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stefano bartoli
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Riscaldamento finalizzato?

Messaggio da stefano bartoli »

Leggo spesso della questione "pre riscaldamento" argomento davvero delicato ma spesso sopravvalutato. Non che sia poco importante, anzi, ma ritengo ne venga fatto spesso terreno di troppe inutili schermaglie di differenti approcci.
La rete propone infinite teorie di riscaldamento, così come tantissimi sono i metodi per strumento. Alla fine ritengo tutte queste visioni, abbastanza valide. Intendo dire che il Clarke non è migliore del Colin, è diverso ma alla fine i risultati sono davvero simili. L'ideale è prendere da ciascun metodo sia di riscaldamento sia di metodi per strumento il "meglio". Ed è quello che molti, giustamente fanno.
Torniamo al riscaldamento, non farlo o farlo malamente o superficialmente può compromettere la giornata di studio.
Io sono del 1958 ed alle spalle ho di tutto, dal turnismo, al jazz, al pop, al cantautorato. Negli anni ho sperimentato e studiato diversi metodi per strumento e diverse tecniche di riscaldamento oltre, inevitabilmente studi di armonia e tecniche dell'improvvisazione.
Molti metodi di riscaldamento, per mia personale esperienza, sono ugualmente validi ma alla fine mi portavano via più di un'ora del tempo disponibile.
Ragion per cui ne faccio ancor oggi ogni mattina ma cercando di finalizzarli alla musica che poi devo studiare e/o suonare.
La base di questa sessione è il SUONARE SENZA ASSOLUTAMENTE FORZARE. Cosa leggo per far questo?
Intervalli asc. e disc. di 5°b e 5°#
intervalli di tritono
scala cromatica 
scale magg e minori naturali
scale min melodica, maggiore armonica, minore armonica
scale pentat. min e magg
scale blues
scala diminuita
scala superlocria
scala esatonale
scale klezmer

il tutto ascendente e discendente, il tutto binario e ternario. Il tutto senza forzare ma cercando intonazione massima, timbro e andare a tempo in maniera "musicale" ma non a macchinetta. Il tutto nelle 12 tonalità
Segue lo studio di fraseggio sul 2 5 1 nelle 12 tonalità, fraseggio sulla esatonale nelle 2 tonalità.
A seguire studio di temi e della parte impro di una decina di standards al giorno con l'accortezza di eseguire quelli che meglio conosco, con temi rimaneggiati durante l'esecuzione. 
Esecuzione di alcuni temi in più tonalità ma SEMPRE senza leggere ma andando ad "intuito"

Come si evince, questo "sistema" ti porta gradatamente dal riscaldamento allo studio tecnico/armonico/creativo, senza ci sia una frattura tra studio e musica.
Ovvio che questo prende diverse ore che spalmo all'incirca in 3 al mattino ed altrettante al pomeriggio, è quindi un vero e proprio lavoro, impossibile, in questa quantità, per una persona che debba passare 8 ore in fabbrica.
Però è l'approccio che pur con tempi differenti, può essere messo in atto, studiare bene un'ora, vale più di 8 ore di cazzeggio (rifare cose che si sanno già fare senza cercare nemmeno in queste uno step in avanti)

Ovvio che diventa importante chiedersi "cosa" vogliamo fare professionalmente, turnista, jazzista, pop, funk, sezione, solista etc etc. Il massimo è studiare più cose possibili, fare più esperienze possibili ma poi la vita insegna che tutto non è possibile farlo (bene...) per cui vanno fatte delle scelte prioritarie, anche nello studio, più tecnica e meno armonia? Più sezione e meno solista? etc etc

Chiarirsi bene su quale pensiamo possa essere il ns futuro musicale e focalizzarsi principalmente li, dando uno studio, pur superficiale anche al resto però.
Non condivido e mi è capitato, il musicista classico che mi dice "Io di armonia non so nulla ma nel mio lavoro non serve..." Nemmeno io che da 30 anni suono tutt'altro, farei una bella figura se roprendessi in mano passi classici del Conservatorio...ma certo porterei quella esecuzione fino in fondo, pur malamente, pur con una pronuncia che oramai ha il timing del jazz...

Insomma, tutto questo per dire che possiamo fare pre riscaldamento anche facendo immediatamente musica.
Sintetizzerei il concetto di riscaldamento nel semplice concetto di  NON FORZARE ASSOLUTAMENTE suona poi quel che vuoi...


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