Solo la teoria funziona

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stefano bartoli
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Solo la teoria funziona

Messaggio da stefano bartoli »

[youtube][/youtube]Un giro col quale tutti ma proprio tutti i gezzaioli del pianeta si sono dovuti (provare a ) cimentare. Il sottoscritto non lo ha mai digerito veramente, ogni tanto lo riprendo, parto da metronomo a 200 e scendo via via fino a 100 BPM, si, faccio il contrario, da veloce a lento. Perchè? Perchè è un tipo di progressioni/concatenazioni che veloce posso affrontare, poichè il fraseggio che ci posso fare, per via dell'estrema velocità mi "sta in piedi" funziona insomma. Quando lo rallenti a 100 BPM ti rendi conto invece della difficoltà estrema di inventarci frasi belle, sensate. Eppure giro da sempre su roba anche molto merdosa, tipo Monk ad esempio. Però nelle concatenazioni monkiane, alla fine il senso lo trovo e ci tiro fuori belle frasi.Ho sempre trovato Giant Step un esercizio di bravura e forse l'ho scavato troppo poco, comunque è un giro che continua a non piacermi. Poi ascolti cosa ci fa Coltrane e ti rendi conto che almeno in parte, sei tu il problema. Però non è solo una mia opinione e questo un po  mi conforta, anche il mitico Stefano Zenni trova Giant Step come un orrendo rompicapo che solo come "esercizio" può funzionare (Coltrane a parte...) 

Comunque in questo video c'è una buona analisi, anche se non approfondita, ad esempio sulle parti alte degli accordi o sulle possibilità di muoversi in maniera obliqua/tangenziale in certi punti. 


Alak
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Re: Solo la teoria funziona

Messaggio da Alak »

Ciao a tutti.
Sono andato avanti fino alla fine, per sentirlo suonare, perché già mi ricordo di aver visto il discorso del triangolo su Giant Steps.
Non lo conosco quindi non posso giudicare.
Il web e i libri sono pieni di analisi di Giant Steps.. ma sapere come funziona Giant Steps non ti dà il biglietto per suonarlo. Perché? Perché improvvisare, come comporre è una questione di applicare praticamente l'armonia e l'analisi.
Tanto è vero che neanche Coltrane ha imparato il suo brano in questa maniera, ma applicando e fraseggiando, ore e ore.
Quindi queste spiegazioni non danno il senso di come si deve suonare.
Meglio capire attraverso i musicisti.
Cioè l'armonia, l'analisi deve essere applicata. Una spiegazione così, da sola non ti dà le informazioni per poterla applicare. Cioè, sentire Sgarbi che parla e analizza anche tecnicamente Caravaggio, ci fa capire tante cose, ma se non ci dice come applicarlo alla tela, la spiegazione diventa molto povera.
Tornando a Giant Steps, la difficoltà potrebbe essere nell' avere poco tempo per passare da una dominante all' altra, e poi passare alla successiva modulazione. Quindi bisogna concentrarsi su dominante-tonica.
Con questo non voglio assolutamente mettere in discussione il maestro che fa il video, solo dire che non basta come spiegazione, e ridimensionare queste analisi troppo teoriche. Per il musicista è importante semplicemente sapere dove si trova (in che tonalità è) in ogni preciso momento e applicare-praticare. Vi invito a cercare una masterclass di Barry Harris su Giant Steps, che spiega meglio di me.. ;)
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Marco da Londra
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Re: Solo la teoria funziona

Messaggio da Marco da Londra »

Sempre su Giant Steps, un video simpatico della Vox.

Alak
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Re: Solo la teoria funziona

Messaggio da Alak »

Questa versione per esempio..
fantastica ;)

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Fcoltrane
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Re: Solo la teoria funziona

Messaggio da Fcoltrane »

questo esperimento un po fa ridere un po fa riflettera perché anche se è rimasto poco dell'originale spiega come sia importante il fraseggio a prescindere dalle note.

ps Per Alak a proposito di Bergonzi ecco chi ha fatto propria la lezione più importante di Giant Steps,
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