Talento&Studio

Metodi, scale, arpeggi, swing, tutto sulle tecniche di improvvisazione
Alak
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Re: Talento&Studio

Messaggio da Alak »

Ma forse abbiamo delle percezioni diverse anche perché sicuramente abbiamo vissuto in posti-ambienti diversi.. Se parlo del mio paesino di pastori-muratori-agricoltori-baristi e birristi potrei dire un realtà completamente diversa.
Poi il discorso ha troppe sfaccettature.

Capisco quando si dice che c'è un clima di ignoranza generale, e sono d'accordo, ma non è tipico dei giovani.. l'ambiente universitario forse si è omologato al resto quindi si nota questo. Quando parlavo del fatto che non è fenomeno culturale mi riferivo all' ascolto della buona musica, mi sono espresso male, ma non è un fatto generazionale.. Sono per esempio dell'idea che la musica non sia peggiorata, ma sia solo meno conosciuta.. Bisogna essere sinceri, aldilà di certi ambienti, cosa ascoltavano e cosa era la buona musica tra i ventenni che oggi hanno sessanta o settanta anni? Specie in Italia, poi, dove censuravano pure Raimondo Vianello..
Io invece vedo tantissimo un abbassamento culturale spaventoso della classe dirigente, quello sì.. Non stiamo ad analizzare troppo i motivi, ma è scomparso il divario culturale tra "popolo" e dirigenti, non si sa chi si sia avvicinato all' altro.
Ma ripeto, dire che prima si sapeva quale era la musica buona e ora no mi sembra sbagliato; e dirò di più, la generazione che mi ha preceduto aveva più risorse materiali, e umane rispetto ad oggi, che magari abbiamo più risorse a livello di informazione e conoscenza, questo sí..

Per quanto riguarda la classe dirigente, parlo di quella precedentente a questa degli ultimi anni, che era formata pressapoco da persone nate nei '40 e '50.. che nonostante forse a livello culturale era superiore, non ha portato tutto questo amore per la cultura..

È un discorso troppo ampio.. analizzarlo secondo gli schemi presente contro passato ci manda fuori.

La musica, secondo me, in Italia, ha bisogno di essere considerata un lavoro, un settore economico, anziché puramente cultura, perché se no diventa "non necessario"..

La Musica (quella buona) non ha problemi (e non ne ha mai avuto) di scarse idee, di poco interesse da parte del pubblico, o di decadenza degli artisti, ma semplicemente problemi economici..

Questo è il mio parere, magari diverso da quello di molti, e in effetti siamo di generazione diversa, figlia dei problemi che affronto ogni giorno per arrivare a fine mese.
A me non serve che la politica si ricordi della musica, anzi se se la dimenticasse farebbe meno danni, ma che ci siano più luoghi dove suonare-guadagnare..
Perché ad oggi spendere miliardi per fare cultura e in pratica usarli per arricchire i soliti personaggi dello spettacolo-cultura e poi dire che si investe nella cultura mi sembra una presa in giro..
A me quando vedo questi concertoni di mega associazioni e cooperative con gli incentivi regionali o comunali che fanno cultura e magari fanno il festivalone jazz e invitano i personaggi di musica leggera, quando magari il baretto affianco non fa musica perché ci perde mi si ribolle il sangue.. È chiaro che se in giro c'è più musica il giovane ascolta la musica, e in mancanza d'altro si ascolta quello che la tv promuove..

Poi, sempre secondo il mio parere, senza voler essere presuntuoso, io ascolto la musica a 360 gradi, rock, blues, classica, barocca, contemporanea, romantica, folk, neofolk, rock, hard rock, prog, metal, anche estremo, disco music, musica elettronica, ambient, molto jazz, free, funk, cinematica.. Non trovo la musica degli anni 60, 70 né superiore né inferiore a quella di oggi.. basta solo aprire la mente..
(non dico di essere il solo, eh, anzi sicuramente non è così)..

Forse stiamo guardando il dito, e non la luna? e se mi permettete, la colpa non è del ragazzino che ascolta la trap che da grande ascolterà magari il jazz, chi lo sa..

Questa la mia umile personale analisi, anch'io mi fermo qua..

Il problema non sta qui.

Buona Giornata


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Patrizio
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Re: Talento&Studio

Messaggio da Patrizio »

Michele Lupi ha scritto:Mi raccomando ragazzi, non facciamo diventare il Forum uno scranno parlamentare.
Altrimenti mi tocca chiudere i post. ( siamo in tanti ed abbiamo, giustamente, idee diverse,
per estrazione sociale, età ed esperienze di vita...ma discutiamo di musica )
Rimaniamo in tema.
Hai ragione Michele, ma i post di Stefano sono spesso molti inspiratori.... ;)
Fcoltrane
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Re: Talento&Studio

Messaggio da Fcoltrane »

leggo con interesse e molti degli aspetti che avete condiviso ricalcano il mio pensiero.
Per Stefano Bartoli : certo un trombettista italiano che studia jazz e non conosce Rava un po singolare è.....consolati pensando che poteva essere anche il contrario che era sicuramente peggio (conoscere Rava e non Miles).
Posso dirti che quando ho iniziato col sax (più o meno all'età del tuo allievo)  sapevo chi fosse Coltrane ma non ad esempio Gianni Basso.

Provo a rientrare it e aggiungo che oggi è più facile accedere alle informazioni e ad "alcuni giri".Cafiso qui in Sicilia da enfant prodige si è trasformato in elemento catalizzante e organizzatore,,,,,perchè per imparare davvero a suonare per me non c'è storia devi poter suonare con i musicisti più grandi.
Poi quello che dicevate su disattenzione della politica , sottovalutazione della musica e della cultura lo condivito in toto.
E aggiungo alle responsabilità evidenziate da Patrizio scuola famiglia governo anche un po di responsabilità personale .
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Patrizio
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Re: Talento&Studio

Messaggio da Patrizio »

Una brave conclusione del mio punto di vista...

Purtroppo, la nostra classe politica/dirigente non viene da marte, il suo degrado è espressione del degrado del paese, forse contribuisce a perpetuarlo.
 
Anche io ho ascoltato e ascolto musica di tutti i tipi e la considero un'attitudine, una "ginnastica" fondamentale per il nostro cervello, anche per i non musicisti come me.  Mi ritrovo bene nella musica e nei musicisti che ascoltava Stefano da ragazzino e poi da adulto, non credo si possa comparare con il livello della musica odierna nel nostro paese, perché molto è stato appiattito, omologato, duplicato e di solito in peggio. Nel calderone dei social e di youtube si trova "democraticamente" di tutto, buona musica e buoni musicisti, ma anche dilettanti allo sbaraglio e immondizia varia. E per molti giovani (non tutti, non sto generalizzando) non è sempre facile distinguere, perché molti non hanno avuto qualcuno che trasmettesse loro un senso critico o un metodo e nel caso della musica, un'educazione musicale, e così accettano anche il brutto o il trash e si adeguano perché è più facile. 
 
Quando vedo che gruppi come "Dark polo gang" sono diffusi e ascoltati da molti giovani, mi vengono i brividi. E' vero, sono figli di questo tempo degradato come loro, ma per i giovani spererei qualcosa di meglio. Ma, al contrario, sono felice quando ascolto dei bravi giovani musicisti come i gemelli Cutello!
Ultima modifica di Patrizio il 23/11/2020, 14:41, modificato 2 volte in totale.
stefano bartoli
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Re: Talento&Studio

Messaggio da stefano bartoli »

Alak "Perché ad oggi spendere miliardi per fare cultura e in pratica usarli per arricchire i soliti personaggi dello spettacolo-cultura e poi dire che si investe nella cultura mi sembra una presa in giro.."
Su questo argomento non solo concordo in pieno ma  potrei scriverci una tesi visto che soprattutto in teatro, lo vivo da almeno 10 anni...

Sono d'accordo con le considerazioni di Alak in grandissima parte, io sono del 58 però e non siamo della stessa generazione, il che potrebbe contribuire a "sensibilità" diverse, per il vissuto. Ne migliori ne peggiori, semplicemente diverse.

Non concordo invece sul fatto che non ci siano stati periodo più "felici" relativamente alle arti. Questo non significa che adesso non ci siano cose stupende, tutt'altro ma certi periodi son stati molto molto particolari. Riflettete su questi ambienti: architettura, cinema, teatro, letteratura, musica e vedrete che alcune di queste hanno avuto il "massimo splendore creativo" da fine 800 alla prima della metà del 900.
Per la musica, il periodo dagli anni 40 a primi 80, ha per me pochi paragoni.

Non parlo solo di musica in senso stretto ma anche di testi, di "arti come veicolo di certo messaggio"  e quì, senza scomodare certo splendido cantautorato italiano dell'epoca, basterebbe citare tre gruppi: Banco, Area, Napoli Centrale. Li dentro c'è una quantità di idee, di materiale, di concetti difficilmente replicabile, per me almeno. Visionari che ancora oggi  sarebbero attuali per i concetti che raccontavano.

A voi la palla.
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Patrizio
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Re: Talento&Studio

Messaggio da Patrizio »

stefano bartoli ha scritto:Alak "Perché ad oggi spendere miliardi per fare cultura e in pratica usarli per arricchire i soliti personaggi dello spettacolo-cultura e poi dire che si investe nella cultura mi sembra una presa in giro.."
Su questo argomento non solo concordo in pieno ma  potrei scriverci una tesi visto che soprattutto in teatro, lo vivo da almeno 10 anni...

Sono d'accordo con le considerazioni di Alak in grandissima parte, io sono del 58 però e non siamo della stessa generazione, il che potrebbe contribuire a "sensibilità" diverse, per il vissuto. Ne migliori ne peggiori, semplicemente diverse.

Non concordo invece sul fatto che non ci siano stati periodo più "felici" relativamente alle arti. Questo non significa che adesso non ci siano cose stupende, tutt'altro ma certi periodi son stati molto molto particolari. Riflettete su questi ambienti: architettura, cinema, teatro, letteratura, musica e vedrete che alcune di queste hanno avuto il "massimo splendore creativo" da fine 800 alla prima della metà del 900.
Per la musica, il periodo dagli anni 40 a primi 80, ha per me pochi paragoni.

Non parlo solo di musica in senso stretto ma anche di testi, di "arti come veicolo di certo messaggio"  e quì, senza scomodare certo splendido cantautorato italiano dell'epoca, basterebbe citare tre gruppi: Banco, Area, Napoli Centrale. Li dentro c'è una quantità di idee, di materiale, di concetti difficilmente replicabile, per me almeno. Visionari che ancora oggi  sarebbero attuali per i concetti che raccontavano.

A voi la palla.
Stefano, concordo pienamente! Siamo entrambi della fine degli anni '50 (io del '57), sarà quello che ci unisce.... ;)
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Re: Talento&Studio

Messaggio da stefano bartoli »

Patrizio, tra un po ci attende la tanto anelata "cassa definitiva", ma non quella dell'audiofilo melomane, intendo quella da morto.

ah ah ah su con la vita, sono uno che vede sempre positivo.
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toro
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Re: Talento&Studio

Messaggio da toro »

posso essere anche d'accordo con Patrizio e Stefano;riesco a capire il concetto di buona musica che intendete perche' sono della vostra generazione,ma non riesco a capire perche' dovrebbe questa essere "buona musica" per individui di due generazioni piu' giovane della nostra.Ognuno ,musicalmente parlando,e' figlio dei propri tempi e quello che rappresentava  per me Rino Gaetano,era un cappellone che voleva scimmiottare in pubblico per mio zio che adorava Luciano Tajoli.....Poi per giudicare quale sia buona musica o meno,bisogna andare con i piedi di piombo,visto che pure un mostro sacro vivente come Marsalis etichetto' e critico' aspramente,un certo Miles Davis per la sua svolta musicale....forse oggi magari se ne' e' un po' pentito,non credete?
Sara' perche' ho una fiducia esagerata nei giovani,che forse vedo sempre il bicchiere mezzo pieno;io sono dell'avviso di lasciarli ascoltare e cantare i loro idoli musicali senza critiche (anche se ai nostri occhi ci paiono scimmiottature).....puo' anche darsi che, se mai ormai morti, ci reincarnassimo,questi che ci parevano scimmiottature in la' con i tempi ci potrebbero trasmettere anche messaggi importanti,che noi non abbiamo capito.

"C'e' qualcuno che vuol mettermi il bavaglio:io non li temo!non ci riusciranno!Sento che in futuro,le mie canzoni,saranno cantate dalle prossime generazioni,che grazie alla comunicazione di massa ,sapranno cosa voglio dire questa sera.Capiranno e apriranno gli occhi,anziche' averli pieni di sale"

Parole di Rino Gaetano in un concerto sulla spiaggia di Capocotta nel 1979
 
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Re: Talento&Studio

Messaggio da stefano bartoli »

Beh, al netto di tutte le opinioni, inclusa la mia, mi parrebbe certificato il decadimento social culturale dell'epoca odierna. Tutto il resto puo' essere discutibile, sicuramente.
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Re: Talento&Studio

Messaggio da toro »

Noi abbiamo dei parametri per certficarla(sono dello stesso avviso tuo  comunque)che potrebbero anche non essere piu' validi ai giorni nostri.....e' una domanda che mi faccio da tempo,alla quale non mi sono ancora dato una risposta.
chiudo perche' mi pare che siamo andati anche un po' O.T.........Michele ci banna in massa :D :D
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Re: Talento&Studio

Messaggio da stefano bartoli »

Non credo Toro, non esistano parametri. Ad esempio, Oscar Wilde, potremmo dire oggi che ci siamo sbagliati? Che il suo valore dipende dai punti di vista o dall'epoca dalla quale lo leggi? Io affermo di no, convintamente.
Come dire, qualche punto fermo dobbiamo darcelo, almeno quelli più mastodontici, se no diventa tutta una questione di punti di vista e ci ritroviamo in un super mercato delle idee dove il muratore controbatte il virologo primario d'ospedale.

Miles, lo apprezzeranno anche tra molti anni, talmente è stato grande il suo genio. Potrei aggiungere che per "apprezzare" Wilde o Miles serve però una certa formazione, vero e questo è un'altro discorso...
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Re: Talento&Studio

Messaggio da stefano bartoli »

Potrebbe far riflettere o solo ridere...per dire.[youtube]-qSTPgs0HOI[/youtube]
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Re: Talento&Studio

Messaggio da toro »

Stefano Bartoli ha scritto:.....Che il suo valore dipende dai punti di vista o dall'epoca dalla quale lo leggi? 
potrebbe anche essere....quanti artisti oggi riscoperti grandi,con i parametri di 100 anni fa erano solo mezze cartucce?di questi esempi ce ne sono a migliaia...comunque e' un campo minato,non credo ci sia una risposta certa.
stefano bartoli ha scritto:Come dire, qualche punto fermo dobbiamo darcelo, almeno quelli più mastodontici, se no diventa tutta una questione di punti di vista e ci ritroviamo in un super mercato delle idee dove il muratore controbatte il virologo primario d'ospedale
.sono d'accordo,pero' le passerelle tv dei muratori che controbattono i virologi(caso estremo,si fa per dire) dei giorni nostri non sono piu' tanto irrealistiche e che piaccia o meno e' la realta'
E cambiato il parametro d'ascolto che dedichiamo alle persone:30 anni fa non ti sognavi neanche  di dare retta al muratore che andava in tv a parlare alla pari del virologo.Oggi il muratore potrebbe essere un laureato in biologia costretto a fare il muratore per necessita',piu preparato del virologo figlio del politico di turno che si e' comprato gli esami all'universita'.....non mi stupirei che fra 10 anni quello che aveva visto piu' lontano era il muratore.
Stop ....sono stato bannato da Michele.......e' stato un piacere conoscervi tutti e leggere  le vostre idee,sara' meglio che torno a suonare la tromba ,che in quel caso il dato certo e' che sono una schiappa :D :D
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Re: Talento&Studio

Messaggio da Alak »

infatti.. Rino Gaetano si ascolta più oggi che ieri.. e sono anche convinto che si capisca più oggi che ieri..
Miles.. un genio, ma per esempio per me ci sono dei periodi di Miles che non mi convincono..
Giustissimo anche il discorso dei parametri, sui quali bisognerebbe discuterne parecchio..
Ci sono artisti che hanno lasciato un segno importante ma che solo ora viene sviluppato in maniera più grande e quindi anche capito.. mi vengono in mente per esempio le prime sperimentazioni di musica concreta, elettronica, e movimenti tipo "fluxus" e roba del genere, mettendola a fianco a molta buona musica elettronica di oggi, quando agli inizi c'era gente degli ambienti artistici che gridava allo scandalo... quindi...
Io sono convintissimo che per quanto riguarda la musica non c'è decadimento culturale ma economico, il che porta che la musica buona rimane underground..
Proprio perché meno legata al discorso di massa viene oscurata dalla musica "televisiva"..
È un discorso veramente interessante, ma gigantesco..
potremo stare settimane e mesi a parlarne..
Ora detto questo, scusatemi ma con questo discorso ho perso la replica dell' Isola dei Famosi Vip, ora non so come fare.
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stefano bartoli
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Re: Talento&Studio

Messaggio da stefano bartoli »

Ho iniziato suonando la batteria, partendo dal mio mito di ragazzo, Ian Paice (mi piace abbestia pure oggi) Poi la scoperta di Billy Cobham, Spectrum (Mi piace abbestia pure oggi, anche questo) In seguito, gli studi "seri" e la scoperta di Max Roach (Mi piace abbestia pure oggi anche quest'altro)
In quel periodo (Lo studio dello stile di Roach) scoprii Monk, me lo facevano studiare a scuola ma non lo sopportavo, una musica tutta storta, dissonanze, accordi messi ad cazzum,progressioni  armoniche tutte sbagliate, una vera tortura per le mie orecchie ed era evidente che semplicemente non ci capivo una sega.
Monk è rimasto per anni parcheggiato nel mio cervello, poi gli studi sono andati avanti, molto avanti e li riascoltando per caso qualcosa del nostro, la trovai musica semplicemente magnifica, un modo di scrivere ed eseguire semplicemente mostruoso per me. Diventò in poche parole una droga e ancora oggi Monk sta nel mio olimpo personale e suonarlo e semplicemente ascoltarlo mi provoca stimolo continuo e pure profondi orgasmi. Se poi, alla sua musica mi ci metti pure i video dell'epoca, delle sue interviste demenziali, dei sui balletti sul palco, beh, è Dio per me e se non lo è, a Dio gli da certamente del tu..
Negli anni, invece, sono rimaste cose di merda roba come il Tavernello, le infradito di gomma del Penny Market, le porcherie del Mulino Bianco, i fast food alla Mc. Donald (non l'hamburger fatto con roba buona però...) le Fiat Duna e Marea ma anche la Palio non scherza e per finire col botto, Bocelli e Allevi che mi fanno lo stesso effetto di una colica intestinale e superati solo da Amici che ritengo abbia pochi rivali a livello di bottino liquido televisivo.

Amici, soci, colleghi, commilitoni, trombettieri, fatemelo dire, credo di aver toccato il fondo con questo post, per questo mi parcheggio un attimo e lascio a voi il campo, dategli dentro di brutto, portiamo il Lupi al limite della sopportazione. Facciamoci bannare come non ci fosse un domani.
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