Se posso dire la mia, meglio guardare bene la luna piuttosto che il dito che la indica..
Di musica e di ascoltatori pessimi ce n'è dai tempi del gregoriano secondo me..
Mi sento di una generazione a cavallo tra quella dei 60enni e quella dei 20enni.. ma siccome non ho ancora realizzato bene a livello lavorativo mi sento più trentenne che quarantenne..
Non credo che i sessantenni erano più attenti alla buona musica di quanto lo siano i ventenni..
I ventenni ascoltano il raggaetone dai genitori sessantenni.. trentenni o cinquantenni.. poco cambia..
Potrei fare tanti esempi di quanta musica pessima ascoltavano e ascoltano i sessantenni.. ma chiaro che in questo forum essendo musicisti abbiamo molto meno questo problema...
Per quanto riguarda invece il mestiere musica mi sento di aver vissuto tutto il periodo di transizione fino a questa crisi.. Forse prima (parlo degli '80, ma io ho visto i '90 e poi i primi duemila, dopo è andato tutto a putt*.. ) da questo punto di vista c'era meno bisogno di incentivare la musica perché andava da sé il mercato..
Ora non solo si incentiva ma si ostacola pure.. la cultura non c'entra, c'entra la politica (quella dei rivoluzionari degli anni sessanta che oggi sono lì su)..
quindi puoddarsi che in tanti settori ora sia più facile, (anche se non credo).. ma non di certo nel settore musicale..
c'è anche da dire che nessuno di noi viventi ha fatto la guerra
(a parte molti miei coetanei partiti da ragazzi in bosnia, afghanistan, iraq, kosovo, ecc.)
Non so se ho centrato il discorso, ma metterlo sul culturale e sul politico, il discorso diventa un po' approssimativo..
La rivoluzione.. siamo sicuri che ha portato a cosa? quale rivoluzione poi? e chi l'ha fatta? Chi non ha fatto nessuna rivoluzione riconosciuta può avere un punto di vista diverso.. del resto chi mi ha educato fa parte della generazione del sessantotto..
Non devo necessariamente essere d'accordo con quella rivoluzione.. Io poi sono del parere che dagli anni cinquanta non c'è stata nessuna rivoluzione tranne quella industriale e quella informatica..
Chi crede di aver fatto una rivoluzione ha solo fatto parte di una lotta di classe che in alcuni momenti pendeva da una parte ed in altri dall' altra parte..
Potrei dire tante cose sbagliate sulla generazione precedente, un po' sulla mia, e su quella recente, ma su quella che verrà cosa possiamo dire?
Tra l'altro dipenderà anche da noi.. no?
Però una cosa da musicista quarantenne la posso dire: di insegnanti e orchestrali e musicisti che hanno fatto soldi facendo due note in croce con un anno o anche meno di solfeggio ne ho visti tanti, ma dalla mia generazione questo è diventato molto, molto, molto più difficile..
Spero di non essere frainteso, nessuna polemica.. solo il mio modo umile e personale di vedere..
I giovani talenti..
Questi ragazzi hanno ( mi unisco anche io a loro, ( se posso) il vantaggio di vedere fluire molte informazioni, possono quindi vedere cosa fanno gli altri col web, e alcuni vivono in un ambiente più aperto mentalmente, ma questo mondo lo hanno costruito anche loro..
Se si apre un social come Instagram, non vedete solo sederi e selfie con labbra a gallina, ma musicisti di vent'anni che creano questo mondo.. anche questa è una piccola rivoluzione no? Ammetto, l'altra sera e non era la prima volta studiavo su un solo postato da un ragazzino (forse ha 14 anni) trombettista bravissimo..
Io questa lotta di generazioni non la vedo, a qualsiasi età penso che sia più saggio imparare dalle persone, che siano giovani, o meno; soprattutto chi fa musica dovrebbe avere questa necessità.. non credo ai luoghi comuni del prima era così e ora invece.. è chiaro che ogni generazione va un po' contro la precedente, perché se no non ci sarebbe crescita..
Ps grande pianista Giovanni Mazzarino, e spazio ai jazzisti GIOVANI italiani.. quelli che purtroppo saranno snobbati dai festival, almenochè...
lasciamo perdere