l'improvvisazione alla fine è l'arte di vivere?

Metodi, scale, arpeggi, swing, tutto sulle tecniche di improvvisazione
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stefano bartoli
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l'improvvisazione alla fine è l'arte di vivere?

Messaggio da stefano bartoli »

Una zia della mia compagna, era professoressa di greco e latino, persona molto colta. Fervente cattolica praticante. Al momento della morte passò gli ultimi giorni tra la lucidità ed uno stato che definirei comatoso. Erano continue le frasi a volte mozzate che però vertevano sempre su "Ho paura" Realizzi allora che la vita è "fragile" anche se si è colti. E forse, più si sa, piùsi scava, più si diviene fragili, a me, succede così.
Per tutta la vita ho cercato qualcosa che forse non ho mai trovato, l'ho cercato dovunque ho potuto, nella amicizia, nella musica, nei lavori più comuni e nella religione buddista. Ho, come molti avuto ed ho tutt'oggi momenti euforici, di gioia ma sempre brevi, seguiti o preceduti da un più pervasivo stato di inadeguatezza, di tristezza che spesso sfociano in crisi di ansia e a periodi nei maledetti attacchi di panico. Fin da bambino (mi racconta mia mamma) ho avuto crisi nelle quali disperato chiedevo perchè si nasce e perchè si debba poi morire. Questa cosa mi perseguita ancora oggi pur con caratteristiche differenti ma comunque, una risposta non l'ho trovata e so bene che non la troverò.
Il motivo è semplice, non esiste. Mentre (parrebbe) che gli animali o le altre forme senzienti, accettano il ciclo vita/morte, sappiamo che l'essere umano, per virtù o per difetto, non ci riesce e se ne inventa di tutte, religioni incluse. Si dice che sia dovuto alla coscienza ma nessuno è mai riuscito davvero a spiegare davvero "cosa" sia la coscienza. Si dice addirittura che il cosmo così come lo vediamo nion esiste ma sia una "proiezione" della nostra coscienza. Per carità, mi fermo quì che già mi sto incartando da solo.
Per tutto questo penso che fin da bambino sia stato attratto fortemente dalla musica, perchè anche un neonato ne può trarre sensazione, è "oltre il cosciente" direi, non ha nazionalità, non ha bisogno di essere ne tradotta ne decifrata. Non ti chiede risposte e non te ne da. E' una lingua che ti prende e ti fa viaggiare pur senza saperla necessariamente parlare. Per questo la ritengo la più universale e profonda delle arti ed il più potente degli antidolorifici.
L'improvvisazione nella musica, ti insegna che anche la vita è improvvisazione, nell'accezione più alta del termine.
Improvvisare, per me, significa rimanere sempre aperti, cucinare con tutto quel che capita, non avare pre concetti o cercare di averne meno possibile. Ma significa anche rischio, per improvvisare nella musica e nella vita, vanno abbandonati gli approdi e i porti, bisogna buttarsi, rischiare e quel che trovi potrebbe non piacerti. Si perchè scavare può farti scoprire cose di te che non ti piacciono o che ti portano sofferenza talvolta.
Però improvvisare è dinamico, non statico, come pare sia il cosmo, come pare sia la vita nella sua natura più misteriosa.
Da quì il mio rifiuto dei recinti, del conformismo, degli steccati di genere e di ogni genere.
Tanto è vero che una delle cose che più mi rattristano è il non aver abbastanza tempo per poter conoscere tutto del mondo, o il più possibile.
E quando posto dei video come il Multikulti di oggi (sul ns forum) mi rendo conto di quanto sia piccolo il mio mondo, di quanto rischio che diventi a volte un piccolo recinto. Al contempo realizzo quanto sia grande ma direi meglio, infinita, la mia voglia di esplorare, conoscere, assaggiare, ascoltare tutta la bellezza che mi circonda.
Non cercare di conoscere è per me uno dei peggiori torti che si possano fare al dono raro della vita ricevuto.

In conclusione, improvvisare significa per me, rimanere costantemente aperti, sino all'ultimo afflato di vita. Credo che la mia fissazione da sempre e forse la mia "missione" sia la ricerca della bellezza, dovunque si trovi.
Di sicuro, improvvisare ti insegna a vedere che la bellezza ed il senso di "un tutto" è anche in un papavero, basta saperlo vedere. L'improvvisazione è l'elaborazione del complesso per poter tornare al semplice, perchè penso che si contengano l'un l'altro.

Non so perchè ho scritto questo post. mi perdoni chi la trovi una sfilza di banalità.

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