Dove sta la bellezza

Metodi, scale, arpeggi, swing, tutto sulle tecniche di improvvisazione
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stefano bartoli
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Dove sta la bellezza

Messaggio da stefano bartoli »

Si tende talvolta, spesso se giovani e/o inesperti, a pensare che la bellezza stia nelle cose complesse. A volte è vero, altre no. Di sicuro, il lavoro di tutta la vita, musicalmente parlando, è per sottrazione e non per addizione, il libro di Rava "Note necessarie" lo sta forse ad indicare. La storia della musica è comunque costellata da splendidi esempi di "sottrazione" essenzialità.
Penso sia una delle cose più difficili, perchè se nelle cose complesse è la complessità stessa a giocare per te (ammesso tu la sappia eseguire...) nella semplicità non hai ciambelle di salvataggio, numeri da circo o altro. Li vieni completamente allo scoperto, chi sei, come sei etc.

Vi posto un bellissimo video di un gigante, il brano è una hit di Elvis Presley. Non c'è basso, il che farebbe pensare a qualche " strano risultato" ma questo gigante fa appello alle innumerevoli frecce al suo arco: esperienza, tecnica, suono, timbro, tocco, timing ed una sensibilità non comune. Ne scaturisce un capolavoro ottenuto con una pezzo considerato sempliciotto, tant'è che intervalli e accordi sono quanto di più semplice possiamo immaginare.

Nel gustarvelo, riflettete su quale sia la "strada" per la bellezza...Una Telecaster, un pedalino, un batterista molto intelligente, tutto quà...


PS: Il brano inizia al minuto 55.00




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toro
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da toro »

Stefano ,bellissimo video  che fa riflettere.....inoltre le foto sullo sfondo di Elvis mi hanno fatto ricordare la visita che feci al Sun studio a Memphis ,non solo visivo ,ma gli "odori" del posto,dal bar sulla destra all'ingresso ,alla piccola stanza  d'attesa dove erano appesi dischi e guarda caso una tromba nell'angolo nascosta sulla destra(per la cronaca era una  Conn)...ricordo il cordone che ostruiva l'accesso alla scaletta di legno e una volta allentato permetteva la salita dopo che un americano un po' alticcio mi consegnava il biglietto per la visita....lo scricchiolio delle scale in legno e la dimensione stretta mi mettevano un po' paura e una volta arrivato al piano superiore il tremolio del pavimento mi confermava il mio timore.
Sulla destra la saletta di registrazione e la musica in sottofondo dava sensazioni particolari......ero in un luogo sacro della musica e forse me ne rendo conto solo adesso ...ringrazio Stefano che con il suo video mi ha permesso di riportare a galla una bella esperienza di vita che ho vissuto.
Bye
stefano bartoli
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da stefano bartoli »

Grazie Toro, sono felice di aver dato qualche secondo di benessere. 

La bellezza è ovunque ma va cercata...
Alak
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da Alak »

Bisogna vedere anche a cosa si intende dire quando si parla di complicato e di essenziale e facile..Orietta Berti è molto semplice, Beethoven, Mahler, Bach.. sono complicati? Steve Coleman è essenziale? Woody Shaw? Essenziale potrebbe anche una musica senza pretese, oppure una scusa per accattivare un pubblico meno pretenzioso.. Non credo che la ricerca del bello (se poi è questa la ricerca che ogni artista fa veramente) sia solamente complicato o essenziale.. tutto è relativo al linguaggio, a quello che si ha dentro; vero che a furia di ricercare alla fine si tende sempre a togliere piuttosto che a mettere, ma questo proprio perchè quando si inizia a ricercare (per esempio nell' apprendere quello che poi servirà per esprimersi) si accumulano informazioni..
Ci sono dei personaggi sopratutto qua in Italia da anni vsnno avanti nei festival jazz con due album decenti e anni di frasi sempre uguali (due) con la scusa della semplicità..
Mi viene in mente un trombettista italiano che poco tempo fa mi disse che Alex Sipiagin e Woody Shaw fossero troppo cervellotici; e un altro noto trombonista free che qua in Italia si faceva un bel po' di festival per fare due note messe in croce e pure fatte male un giorno ad un concerto di Andrew Cyrille, Matthew Shipp, Anthony Braxton e Matthew Parker disse con senso di disprezzo che era musica mainstream..
Secondo me tutto dovrebbe essere al servizio della musica, che sia la semplicità, l' espressività, la tecnica, la ricerca armonica o altro.. se il principio è quello allora sarà buona musica; e non è neanche così banale e facile farlo..
horn:
Adams A4 0.45
Stomvi Elite 250 ML
mouthpiece:
3c
5c megatone
stefano bartoli
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da stefano bartoli »

La tecnologia tende a rendere tutto più rapido a volte frenetico, talvolta nell'illusione. Ma la lentezza del processo creativo rimane immutata, il processo misterioso del creare rimane immutabile, nei modi e nei tempi (dell'intimo)

Nella gentilezza del gesto, nella pacatezza di Arvo il minimalista, la sintesi di tutto questo.

stefano bartoli
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da stefano bartoli »

Posto questa bella e simpatica intervista di Bobby Solo, seguita da una bellissima performance su Johnny Cash

Come altri Solo è stato sempre e solo visto come un cantante "da Sanremo" invece è ben altro.

Godetevelo, non è jazz ma fanno molto bene il loro mestiere e anche quì c'è molta bellezza.

stefano bartoli
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da stefano bartoli »

E poi un disco strabordante di bellezza, un disco da enciclopedia della musica:  
stefano bartoli
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Re: Dove sta la bellezza

Messaggio da stefano bartoli »

Altra bellezza, oltre ad essere il chitarrista preferito da Mina (e sarebbe già abbastanza...) Braido è un mostro, può suonare da Bach ai Deep Purple a Wes Montgomery a Jimi Hendrix. Tutto supportato da una tecnica esagerata ma al servizio di una musicalità di livello assoluto.

Se non lo conoscete, anadate a curiosare tra gli innumerevoli video.

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