Ciao a tutti. Per chi è appassionato di jazz una breve lista dei trombettisti delle ultime generazioni da tenere d' occhio oltre a quelli meno recenti. Non faccio distinzione tra hardbop, o jazz ibrido con funk, hiphop o altro: sono musicisti jazz, punto.
Avishai Cohen
Charlie Porter
Etienne Charles
Jeremy Pelt
Keyon Harrold
Marquis Hill
Matthew Halsall
Maurice Brown
Christian Scott
Ambrose Akinmusire
Takuya Kuroda
Jason Palmer
Dontae Winslow
Theo Croker
..a dimostrazione che ancora il jazz è vivo giovane ed in buona salute..
Italiani bravi ce ne sono molti, uno su tutti Giovanni Amato. Purtroppo il jazz in Italia è diventato una specie di musica completamente distaccata dallo spirito originale della stessa che nulla aveva a che fare con un ambito di nicchia per pochi "intelletuali" ma musica popolare nel vero e profondo significato del termine. La conseguenza naturale è che artisti come lui, come un Beppe Zorzella e tanti altri annegano in un calderone di occasioni perse della musica italiana.
the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940
Salve,
Inserisco solo alcuni nomi "appena" per completare la lista di Alak: ITA: Giacomo Tantillo Alessandro Presti ESP: Andrea Motis David Pastor
POR:
Gileno Santana
Jessica Pina VENEZUELA: Yturvides Vílchez Cardozo ARGENTINA: Leonel Kaplan
SALUTI,
Ermanno
Pagina Instagram: https://www.instagram.com/almada_trumpet/
Tromba: Almada_trumpet (prototipo) 1.0; Almada_trumpet (prototipo) 2.0
Tromba Custom
Poket: Weril EP4072
Flicorno: Casa Castanheira mod. Excelsior
ciao a tutti.
Ovviamente non posso conoscere tutto.
Ma qui non volevo scrivere di talenti (e sicuramente qualcuno esiste anche in italia) cioè musicisti che ancora magari hanno poco o niente all' attivo, ma di trombettisti già nel giro internazionale..
tutto qui..
Purtroppo poi devo dire che molti talenti qui in italia (anche se non come prima) tendono a diventare quel tipo di jazzista che a me non piace, dedito molto al manierismo italiano e a curare molto i movimenti, l' immagine e che spesso vanta collaborazioni più con ambienti della musica leggera sanremese anzichè con musicisti jazz, oppure vengono tagliati fuori..
..poi ognuno fa la musica che vuole, ci mancherebbe..
Nonostante ci siano delle eccezioni comunque penso che il centro sia ancora New York.
Amato e’ un grande!
Aggiungerei anche Bosso. Piu’ commerciale senza dubbio pero’ secondo me, l essere piu’ commerciale non e’ un difetto anzi...aiuta a far conoscere questo strumento incredibile.
Pensa che io Bosso non l'ho messo perché non lo "faccio" dell'ultima generazione....ma magari ne ho messi più vecchi di lui...
Marco da Londra ha scritto:Amato e’ un grande!
Aggiungerei anche Bosso. Piu’ commerciale senza dubbio pero’ secondo me, l essere piu’ commerciale non e’ un difetto anzi...aiuta a far conoscere questo strumento incredibile.
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Tre domande.
Perchè vogliamo per forza mettere gli italiani in ogni cosa? pensiamo sempre che sia il centro del mondo, ma è dall' '800 (quando neanche c'era l' Italia) che ha perso importanza culturalmente..
Si può anche accettare di non primeggiare per forza su ogni cosa.. forse sarebbe il punto di partenza per crescere..
Poi siamo sicuri che ci sia tutto questo valore di trombettisti jazz qui in Italia?
e poi: perchè continuiamo a parlare di Bosso?
ascoltiamo questi esempi di trombettisti..
Ascoltiamo per esempio Identity di Jeremy Pelt..
Alak, premetto che non sono un jazzista,ma amo il jazz, quello che mi piace lo puoi leggere nella mia firma, non scrivo per difendere i jazzisti italiani, ma Rava penso dica qualcosa a tutti,visto che sta nel novero dei jazzisti mondiali, ma anche qui ognuno ha le sue opinioni, ma dire che l'italia, la culla della cultura, non dall' 1800 quando già l'hai declassata, ma culla della cultura da sempre, patria che ha avuto musicisti eccelsi, paese dove la musica è stata resa leggibile quella che oggi è, ma forse hai dimenticato che Guido Monaco (991-1050 ca.), più conosciuto con il nome di Guido d'Arezzo, che sostituì la notazione neumatica con il più moderno tetragramma, era italiano e che ebbe l'idea di dare il nome alle note, dandogli l'altezza che oggi conosciamo, sfruttando le iniziali delle sillabe iniziali dei primi sei versetti di un inno a San Giovanni Battista : UT queant laxis / REsonare fibris / MIra gestorum / FAmuli tuorum / SOLve polluti / LAbii reatum, Sancte Iohannes. Si,a differenza di come si pensa oggi, che siamo in completa regressione intellettuale, abbiamo primeggiato in tutto e, se non fosse, per la mancanza di nazionalismo del popolo Italiano,primeggeremmo ancora, forse non solo nel jazz, di cui il pioniere in assoluto è stato Nick LA ROCCA di origine siciliana, che ne ha influenzato lo stile del Jazz Classico che reputo ancora oggi il vero jazz (certo mi dirai questione di gusto) la risposta è nella mia firma. Comunque Viva L'Italia sempre.
Il bebop non ha senso,non si capisce il tema Armstrong
- Sib TAYLOR 15th An.Chic 46 II C.s,TAYLOR Chic VR,YAMAHA Xeno
- DO-KING Super 20,
- CORN. Bb CONN DIRECTOR,OLDS Amb.
- FLIC. CFL LEGENDARY
. MELLOFONO in Fa Bach Mercedes,
- TROMBONE a pistoni Mahillon e B&S a Coulisse
- BARITONO B M Symphonic
alak,non è questione di volere primeggiare per forza,ma è anche vero che ,come dice chet63,non possiamo essere relegati in fondo alla classifica,abbiamo anche noi italiani i nostri meriti.
Della lista che tu proponi inizialmente ,a mio parere,5 o 6 dei musicisti che elenchi ,a Giovanni Amato non gli lucidano neanche le scarpe.
Questo è un parere personale e tale resta.
.....buon jazz a tutti.
Ciao.
non ho messo nella lista Giovanni Amato perchè è semplicemente una generazione precedente.. non l' ho citato.. ho fatto un discorso generale sul fatto che si pensa che gli italiani debbano essere sempre tra i primi per diritto.. ma purtroppo a mio parere non c'è ancora il paragone.. per fare un parallelismo pensiamo al calcio italiano dove per anni non si è lavorato bene, e tuttora si continua a dire che all' estero sono più bravi perchè hanno più soldi.. ma la verità è che bisogna seminare bene..
mi auguro che magari questi 20-30enni di ora (ne ho visto parecchi veramente talentuosi) invertano la tendenza ma c'è bisogno di arte, non di musicisti che ricercano più nella loro pettinatura che nella loro musica.. ovviamente assolutamente non parlo di Giovanni Amato che è un grande..
al_trumpet ha scritto:Pensa che io Bosso non l'ho messo perché non lo "faccio" dell'ultima generazione....ma magari ne ho messi più vecchi di lui...
Marco da Londra ha scritto:Amato e’ un grande!
Aggiungerei anche Bosso. Piu’ commerciale senza dubbio pero’ secondo me, l essere piu’ commerciale non e’ un difetto anzi...aiuta a far conoscere questo strumento incredibile.
...Ed in effetti nella mia lista ne avevo inseriti 2 che sono praticamente della stessa età di Fabrizio (David Pastor che é del '74 e Leonel Kaplan che é del '73). Tutti gli altri sono sotto i 40. Adesso nel mio ambito (che non é la musica ma il design) l'ultima generazione é considerata quella con meno di 40 anni (per questo non avrei dovuto inserire Pastor e Kaplan...) mentre Amato già é del '67 ... Punti di vista! Adesso su quanto questi "giovani" possano essere considerati nuovi... punti di vista (se fosse seguendo etimologicamente il termine nuovo tutti sono nuovi...). Non essendo un esperto di Jazz (perché dal mio punto di vista per essere esperto mi manca moltissimo da conoscere) ma appena un curioso, voglio ASSOLUTAMENTE PRECISARE che ho appena voluto inserire nella lista quello che la mia curiosità mi ha spinto a conoscere, quindi 2 "siciliani" (Tantillo e Presti), due spagnoli (la Motis che adoro e Pastor) 2 portoghesi (Gileno che é un Baiano ma vive da moltissimo tempo in Portogallo e Jessica che é una Lusitana con radici Africane), così come Yturvides (venezuelano) e Kaplan (argentino)...tutti questi sono artisti che, dal mio punto di vista, stanno introducendo un processo d'innovazione interessante, per questo probabilmente avrei dovuto inserire anche Fabrizio Bosso. Concludendo il mio pensiero, i musicisti che ho messo nella lista proposta da Alak seguono solo..... il mio "Punto di vista", poco obbiettivo, poco scientifico e probabilmente poco corretto.
Saluti, Ermanno
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Tromba: Almada_trumpet (prototipo) 1.0; Almada_trumpet (prototipo) 2.0
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Ciao alak,una persona di 39 anni e una di 52 come Giovanni Amato sono della stessa generazione ,in quanto iil range tra generazioni viene stimato su un ordine temporale di anni 20(fino al 1950) e in anni 25 da tale data in poi,in quanto L’intervallo medio fra successive generazioni maschilicorrisponde all’età media dei padri alla nascita dei loro figli....pertanto Giovanni Amato non potrebbe essere il padre di un trombettista Con soli 13 anni di differenza se l'età media viene stimata in 20/25 anni,ma solo un trombettista della stessa generazione. Per considerare Giovanni Amato di un'altra generazione dovresti citare solo trombettisti nati dopo il 1992. Era solo,per precisare. Ciao