Domanda: è possibile che due bocchini diversi sullo stesso strumento possano dare risultati completamente differenti a livello di suono?
Sulla mia pocket, una Eastar etr330 Pocket, Roba cinese onesta, con il bocchino yamaha allen vizzutti mi sembra di suonare la tromba di paperino, con un 1 1/2 gewa è calda e intonata.
Sulla Yamaha YTR 4335 il vizzutti non crea problemi di tono e mi aiuta un pochino a salire, tende ad essere più reattivo, forse anche troppo per le mie capacità.
Magari la risposta è banale ma per i vecchi neofiti come me, è un tema interessante.
Certo che la fa, la differenza, eccome.
Il "sistema" bocchino è la "caverna" in cui canti ed ogni caverna, come sai, ha un suo timbro, ha sue peculiari caratteristiche.
In altri termini, il bocchino è la chitarra, la tromba è l'amplificatore, entrambi creano il risultato finale ma rimane una regola d'oro "Se un suono nasce male, a valle gli puoi fare quel che vuoi, rimane un brutto suono"
Certamente! Il bocchino è ciò che più influenza il suono della tromba.
Nel tuo caso, i due che citi sono sono molto differenti, il Vizzutti è proprio specifico per facilitare gli acuti con foro e backbore stretti e tazza piccola e alta.
Gli stessi parametri sull'1 1/2 sono più grandi e producono un suono più ricco.
Poi ci sono altre differenze nel loro uso ma restando al suono danno senz'altro risultati molto diversi...
Mi impressiona che sulla 4335 la differenza tra i due no è molto marcata; nel senso che, tralasciando il suonatore scarso, la tromba produce un suono "simile", con la pocket, sempre con lo stesso suonatore, la differenza è abissale e in certi termini drammatica.
Sicuramente ci sono strumenti più sensibili al cambio di bocchino ed altri meno. Il Vizzutti l'ho provato, pur facilitando il registro alto, non è dei più estremi come, almeno per me, le tazze A della Schilke o il Bobby Shew Lead. Credo che prendendoci confidenza possa dare un buon suono su tutti i registri.
Ieri pomeriggio ho ulteriormente modificato (nel culmine del rim e nel raggio esterno alla tazza) il mio bocchino Shires 1,25C.
Ecco la storia:
In origine mi aveva subito gasato, poi dopo un'oretta di suono mi sono accorto dell'angolo interno alla tazza, per me davvero troppo vivo (raggio molto molto piccolo)
Provvedei così ad addolcire quel raggio. Poi al solito, come mia preferenza, portai la gola a 4,2mm.
Tutto questo qualche mese fa. Il bocchino era migliorato in tutto, incluso il problema della comodità/suonabilità ma rimaneva una tazza troppo grande per me, molto molto faticosa dopo un paio di orette. E' così che lo avevo messo in un cassetto...
Ieri mattina, non mi davo pace, un bocchino così bello...dovevo cercare di farmelo andar bene...
Così sposto il culmine del rim, aumento il raggio esterno alla tazza e ritocco leggermente il backbore aprendolo un po.
Risultato, suono sempre splendido, basso normale, medio pieno, potente e ricchissimo di armonici ma è sul registro acuto che viene il bello.
Da ieri, su fino al C 5 tagli sopra il pentagramma, con una potenza me sconosciuta sino ad oggi. sarà stato un particolare stato di grazia penso...non son mai andato oltre il E 3 tagli, nemmeno nei momenti migliori e soprattutto con poca dinamica...Ma che, oggi idem, stesso C 5 tagli, stessa dinamica.
Naturalmente, risolta anche la questione comodità, il bocchino non stanca.
Ho la sensazione di aver creato un bocchino che potrà darmi una grossa mano nel lavoro e sottolineo, trattasi di una tazza 1,25C molto larga...eppure sale e di brutto anche.
Son contento assai.
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Effetto piuma di Dumbo!
Scherzi a parte, bravissimo e grande rispetto per le tue capacità! Magari lo metti in produzione, Bocchino Bartoli, Stefano Bartoli!