Ciao riallacciandomi a quanto già riportato in altro thread dove il buon Michele segnalava l'importanza di un gap più piccolo possibile nella vostra esperienza con tp e relativi bocchini quale è il gap ottimale?
the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940
Per quel che ne so io non esiste un gap ottimale, valido sempre e comunque, e nessuna fonte che ho consultato considerava il gap migliore il più piccolo possibile. Come molte altre cose dipende dall'insieme suonatore/bocchino/tromba, inoltre varia nel tempo a causa dell'usura dopo migliaia di inserimenti del bocchino nel receiver; non a caso diversi produttori di bocchini forniscono anche degli adattatori che permettono di aggiustare il gap in base alle proprie preferenze. Uno di questi è Bob Reeves, sul cui sito c'era un bel articolo che spiegava bene l'argomento ma non sono riuscito a trovarlo (il sito sembra in ristrutturazione). Questo è il link ad un altro articolo di Harrelson (è in due parti), altri ne puoi trovare facendo una ricerca con "mouthpiece gap trumpet" (tutti articoli in inglese, ovviamente).
Ciao a tutti.
Oggi con la compagnia di una Terza di Bruckner - Concertgebouw Amsterdam, vedo di darvi quelche idea.
Bravo Navarro: espresso chiaramente l'idea. Non esiste un gap ottimale a cui tutti devono adeguarsi/mirare. Il gap diventa ottimale in base a chi suona, che bocchino usa e come sono (molto spesso in termini di pulizia) le condizioni del receiver.
I gap distanza tra termine della penna del bocchino e inizio della leadpipe (il tutto contenuro nel ricevitore - receiver - del bocchino) è quel particolare che determina il cosiddetto "effetto Venturi", tradotto in soldoni la facilità/resistenza o meno all'insufflazione della colonna d'aria. Non esiste alcun criterio che dica che meno gap c'è 0 migliore è la tromba....anzi potrebbe essere vero il contrario. Sì perchè il tutto sta a chi suona e a come immette la colonna d'aria nello strumento. SE il gap fosse nullo ci si troverebbe nella stessa situazione dello sciatore che si butta a occhi chiusi in una discesa con gli sci: certo se la pista ha una pendenza ragionevole (c'è un po' di gap) allora può sciare in tranquillità; se la pista ha una pendenza immediata (senza gap), o sei un campione o il primo pino è tuo....
Pensiero dissacrante ma realissimo: mi adeguo totalmente e completamente a Stefano. Bravo !
Ciao. GBC