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Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 10:36
da gigispermaloso
Eh già....spettacolo e basta! Pensare che sono stato 2 volte a Toronto e non sapevo neanche esistesse all'epoca...mannaggia a me!

Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 13:09
da Michele Lupi
alcune foto.

Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 13:40
da stefano bartoli
Notare il doppio cannello nevvero.

Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 17:19
da Patrizio
Mi piace molto quella della prima foto!

Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 17:25
da Patrizio
Purtroppo con la spedizione e le tasse doganali il costo sale del 30% a meno che non dichiari un prezzo minimo....

Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 17:40
da stefano bartoli
Certamente ma si rimane sempre ben al di sotto di molta "concorrenza"
Personalmente penso che non rimarranno disponibili a lungo, a questo prezzo.

Re: Divitt "On air"

Inviato: 16/06/2020, 18:27
da stefano bartoli
La questione "valore di uno strumento musicale" ha molti aspetti, alcuni oggettivi (quanto meno relativamente al tempo che viviamo, all'epoca) altri soggettivi.
Nella valutazione soggettiva ci sta davvero di tutto, sino al "sentimento" personale e privato del proprietario o del creatore dell'oggetto. Quante volte capitano annunci con su scritto "Custodito gelosamente" o anche "Appartenuto a mio padre" etc etc.
Chiaro quindi che la valutazione personale non è detto sia corroborata da oggettività ma tant'è.

Invece sugli aspetti oggettivi ci si potrebbero scrivere fiumi di considerazioni, a volta valide, altre volte frutto di disinformazione o deformazione della realtà (sempre relativa al nostro tempo e perciò non necessariamente assoluta...una volta il piano per eccellenza era principalmente Steinway&Sons, oggi ad esempio anche Fazioli produce capolavori...)

Anche gli aspetti oggetivi possono però cambiare di peso, di valore a seconda di chi li esprima o li valuti:
L'hobbysta
Il professionista
L'artigiano del settore
Il commerciale del settore
Il collezionista 
etc etc

Quando costruivo giradischi e robe simili, costruii un braccio sul principio "Unipivot" si chiamava Blue Note Bethania. Esteticamente era piuttosto bello, tecnicamente e sonicamente fu un successo mondiale ma la nostra personale distribuzione non era tale si da poterne vendere moltissimi, così, oggi che è uscito di produzione, a giro per il pianeta ce ne saranno si e no alcune centinaia scarse.
Questa mia precedente attività mi ha sempre influenzato anche in seguito, anche nelle trombe. Ritengo per questo che se una persona ha yna certa teoria/pratica meccanica, ha più possibilità di quello a digiuno, di vedere se una tromba ha dettagli costruttivi che denuncino cose buone o meno.
Intendiamoci, nessuno è infallibile, non volevo alludere a questo ma è un po come uno chef, già osservando una pietanza può raccontarti qualcosa...

Per questo mi piacciono poco le trombe industriali, per questo sono attirato da quelle trombe artigianali che già nei dettagli meccanici denuncino o almeno ammicchino ad una certo discorso.
Uno strumento con dettagli meccanici ricercati, saldature belle lucide e definite, ergonomia ottima, bilanciamento e distrubuzione delle masse, equilibrio nel piazzare i dettagli nei punti migliori, parsimonia nel numero dei gadget e delle finiture ed altre cosine, per me già mi racconta molte cose, sul costruttore, sulla sua filosofia ed in parte, su come potrebbe suonare quello strumento.
Ritengo importante "imparare a guardare" gli strumenti, nelle cose che sono importanti e non farsi depistare o ammaliare da dettagli, finiture gadget che spesso sono inutili.
Sempre per mia esperienza nell'hi fi, anche un marchio che abbia troppi modelli (parlo di trombe, perchè nei bocchini è abbastanza ovvio si vogliano offrire molte "misure") è un marchio al quale stare attenti, molto spesso è la dichiarazione di qualcosa di negativo: idee poco chiare, poca esperienza o voler attirare persone meno avvedute. O ancora sfornare continuamente modelli nuovi, poco differenti l'uno dall'altro, per tenere "vivo" il fatturato e l'attenzione dei potenziali clienti.
Questo non significa però che tra tanti modelli non ve ne siano di eccellenti ma certo ve ne possono essere degli "inutili".

Questa è semplicemente la mia opinione, anche se scritta molto con l'accetta, perchè è ovvio che andrebbero approfondite molte questioni sia industriali sia artigianali, sia di mercato e tipologie di mercato. Bisogna ricordare comunque che il primo comandamento di chi produce è "campare" e non fare felice il cliente. E' altresì ovvio che un cliente felice è un cliente potenzialmente  fidelizzato.
Però noto anche che si tende ad essere più critici con i prodotti artigianali e più "comprensivi" con prodotti industriali, almeno così mi sembra.
La mia vuol essere semplicemente una serie di piccole e banali riflessioni per invitarvi/ci ad imparare a "guardare" con occhio attento, spesso, se si è ben "guardato"  già siamo a buon punto nel sapere come suonerà quello strumento...(E' una frase provocatoria eh sia chiaro. Ma comunque, imparare ad osservare ci rivela delle cose fin da subito, nel bene e nel male)
Ad esempio, una tromba con brutte saldature (saldature fredde) è una cosa che promette subito male...questa è la prima cosa che dovremmo guardare e andrebbe guardata PRIMA del bagno galvanico eventuale , oro o argento che sia, poichè questo nasconderà la qualità delle saldature...e la qualità della saldature ha molta influenza sul suono oltre a denunciare la qualità del costruttore...

Meditare, sempre.

Re: Divitt "On air"

Inviato: 19/06/2020, 17:00
da Patrizio
Potremmo pensare a un acquisto di gruppo... ;)