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Sul rilaccare o lasciare la laccatura originale
Introduzione
Domande e dubbi riguardo alla laccatura tornano a saltare fuori regolarmente. Che tipo di lacche usava Conn? Cos'è esattamente la laccatura "Lustre-Conn", davvero? Per finire, ma non meno importante: Si dovrebbe o meno rilaccare uno strummento Conn vintage o un qualunque altro strumento vintage in ottone? Di recente (ottobre / novembre 2005), sul Forum “Trumpet Herald” ci sono state alcune interessanti discussioni in merito a queste tematiche. Ciò che segue è per la maggior parte ricavato dai messaggi di quelle discussioni (un ringraziamento speciale a Rusty Russell).
Tipi di laccature
Le lacche moderne, ovvero la maggior parte delle laccature dalla fine degli anni '80, sono di tre tipi: epossidiche, acriliche o poliuretaniche (quest'ultime due che siano la stessa cosa?). Prima della fine degli anni '80, la maggior parte della lacca era di nitrocellulosa. Alla fine degli anni '80 la nitrocellulosa è stata dichiarata illegale e quindi sono state sviluppate le lacche epossidiche, acriliche e poliuretaniche.
Resa acustica dei diversi tipi di laccature
Rusty Russell: "C'è un'enorme differenza nel modo in cui queste finiture suonano, si sentono e invecchiano. Nel settore delle chitarre, la sostituzione della lacca nitrocellulosa originale con una finitura più moderna solitamente riduce della metà il valore di uno strumento vintage, in gran parte a causa della perdita di resa musicale dello strumento. Sebbene non sia altrettanto determinante con gli ottoni, è comunque un elemento a cui prestare la massima attenzione.
Ogni qual volta si ricopre una superficie con un liquido che essiccando indurisce, le proprietà risonanti della superficie sottostante ne vengono influenzate. La nitrocellulosa ha alcune proprietà che rendono positivi tali effetti; può essere applicata in strati molto sottili e, invecchiando, diventa più fragile, più cristallina, una sorta di collasso su sé stessa. Un chimico potrebbe darci informazioni tecniche su questo comportamento, ad ogni modo la nitrocellulosa "respira" in un certo senso dopo alcuni anni, e la maggioranza delle persone ritiene abbia un effetto molto limitato sulla superficie sottostante (in termini di risonanza). Un pezzo di legno rivestito con una mano sottile e a regola d'arte di nitrocellulosa continuerà ad espandersi e a contrarsi a seconda dell'aumento o diminuzione dell'umidità. Rivestimenti come il poliuretano, al contrario, sono come il guscio di una caramella dura. La superficie sottostante viene sigillata ermeticamente, il materiale non respira affatto. Il poliuretano mantiene anche il suo indurimento originale. Asciuga forte, rimane duro; asciugato "gommoso", rimane tale. La mia prima esperienza con questo tipo di lacca è stata come chitarrista e riparatore. Ho rimosso la nitrocellulosa dal corpo di una Telecaster dal suono accattivante e l'ho rivestito con la lacca poliuretanica più recente e migliore del mercato (stando al produttore che ne vanta la sua durabilità) e la chitarra suonava in modo orribile una volta rimontata. Ho cercato in giro il motivo di ciò e qualcuno mi ha dato le dritte sul discorso della nitrocellulosa, per cui ho rimosso il poliuretano, trovato un fornitore di nitro e rilaccato lo strumento. Suonava in modo sensazionale.
Senza dubbio in giro ci sono persone a cui piace veramente come suona una laccatura moderna e più dura. La mia esperienza con gli ottoni è che questi spray attenuano le risonanze nellele parti più basse e più alte dello spettro. Per me questo suona sordo. Ho rimosso la laccatura di una Bach Stradivarius (poliuretano) della fine degli anni '90 e l'ho nuovamente laccata con della nitrocellulosa lecita. La differenza ha sconvolto chiunque.
Robert Rowe afferma che "dichiarare che la lacca alla nitro-cellulosa sia "illecita" o "illegale" non è corretto. La lacca alla nitro-cellulosa può ancora essere acquistata legalmente. Il trattamento e la cessione di tale materiale è regolata dall'EPA (agenzia di Protezione ambientale) e dall'OSHA (Office for Safety and Hazards Administration) (Ufficio per la sicurezza ed Amministrazione dei rischi n.d.t.).
Lustre-Conn
Allora, cos'è la Lustre-Conn? Conn ha iniziato a utilizzare, o perlomeno a pubblicizzare, Luster-Conn nel 1957, quindi è lecito ritenere che la maggior parte degli strumenti in ottone Conn prodotti dal 1957 in poi abbiano una finitura Lustre-Conn. È molto resistente all'usura ed ai distacchi. Personalmente ho suonato una Conn 15B Director del 1964 per quasi 25 anni e non c'è nemmeno un accenno di usura nei punti in cui tengo lo strumento. Sappiamo che è una lacca alla nitro-cellulosa (il che è un bene basandoci su quanto sopra), ma, a parte questo non sappiamo esattamente come sia. Per quanto se ne sappia, nessuno è stato in grado di replicare la Lustre-Conn; è un '"arte perduta". Gli strumenti Conn pre-1957 sono anch'essi laccati con vernici nitrocellulose. Se, e in tal caso, in che misura, fossero diverse dalla Lustre-Conn, non lo so. Ho il sospetto che lo fossero, poiché la lacca sugli strumenti Conn pre-1957 tende a "brunirsi": scurisce con l'esposizione alla luce ultravioletta (il sole). Ciò non influisce affatto sulla qualità della vernice, per quanto ne so, ma solo sul suo colore.
Rilaccare?
Ogni persona ha un proprio limite di accettazione dell'usura o scolorimento della laccatura. Rilaccare uno strumento lo farà sembrare "come nuovo", anche se è dimostrato essere estremamente difficile o addirittura impossibile replicare la tonalità della lacca Conn originale, che sia la Lustre-Conn o la vernice pre-1957 (per inciso: la tonalità di la lacca è uno dei modi per dire se una Conn sia stata rilaccato. Particolarmente facile da dire per gli strumenti con una campana Coprion). In merito al valore monetario di uno strumento, e parlando rigorosamente a titolo personale, evito strumenti rilaccati preferendo quelli con laccatura originale. Sì, preferibilmente lacca originale in discrete condizioni. Avendo la scelta tra due strumenti identici, uno ben rilaccato, l'altro con una lacca originale così così, sceglierei quello con la lacca originale. Valore monetario: secondo me la rilaccatura di uno strumento rispetto ad uno con lacca originale fa diminuire il suo valore da un terzo a metà, persino di uno con una laccatura originale così e così. La questione della "sonorità" è stata ovviamente ampiamente affrontata sopra. Un altro pericolo su cui vorrei poneste attenzione con la rilaccatura è che il processo prevede anche la lucidatura dello strumento. Se ciò non viene eseguita con cura, le incisioni originali diverranno più sbiadite o addirittura andranno completamente perse a causa dell'assottigliamento del metallo dato dalla lucidatura. Questo assottigliamento del metallo potrebbe, ovviamente, influire anch'esso sul suono. Alla fine, ad ogni modo, la scelta spetta al proprietario dello strumento.