La prova del fuoco

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stefano bartoli
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La prova del fuoco

Messaggio da stefano bartoli »

Dopo molti giorni di studio e prove di vario tipo, stasera ho messo alla prova l'ibrido da me creato. In casa, confrontandola con varie trombe, alcune dal costo di oltre sei volte superiore, avevo già sentito che l'ibrido in questione faceva il culo a tutte.
Ma gli strumenti vanno provati nel loro reale contesto (con altri strumenti dal vivo)ed in ambienti con  acustiche anche differenti dalla tua abituale stanza.

Bene, ecco che il live di stasera, col mio trio, mette il sigillo alla questione: ho creato un mostro. La tromba esce dal sound del trio in maniera magnifica, autorevole, scura, centrata e ricca di armoniche. Forse una delle migliori trombe che abbia mai maneggiato, senza dubbio in grado di competere con trombe da diverse migliaia di euro.

In conclusione, dopo le ultime piccole modifiche e messe a punto di questi giorni, trattasi di:

Macchina e pompe originali Alysee.
Campana G&P da 130 mm
Cannello Martin Committee anni 90 con conicità meno accentuata dell'Alysee.
Chiavi Amado (meno tensive delle classiche e con meno punti saldatura)
Anelli pompe G&P (solo un vezzo, timbricamente ininfluente)
Eliminazione hook mignolo sul cannello (che non uso)


Modifiche nel dettaglio: tornitura per ridurre al minimo lo spessore dei bottoni pistoni rendendoli piatti e soprattutto prive della da me odiata madreperla.
Slaccatura.
Pompa generale modificata in reverse.
Sostituzione cannello e ripiazzamento receiver per un gap da 2 mm col mio bocchino attuale.
Chiavi Amado.
Spostamento ragionato dei braccetti per la massima risonanza e intonazione.
Smontaggio praticamente totale dello strumento e conseguente risaldatura per togliere le eventuali tensioni (che quà e la c'erano)
Eliminazione del braccetto sulla pompa generale.
Diminuzione dello spessore lastra della campana da 0.5 a 0.4mm tramite tela e olio di gomito (questo mi ha richiesto molte ore di paziente lavoro)
Arretramento della campana di 20 mm con boccola maggiorata per ridurre al minimo l'estrazione del corista (cose che nelle mie sperimentazioni migliora il suono dello strumento).
Sostituzione campana Alysee con la G&P di cui sopra che oltre ad avere un diametro maggiore di quasi 10 mm , ha un collo molto più aperto.

Devo dire che ho creato un mostro ottenendo uno strumento eccellente con una spesa piuttosto bassa ma soprattutto, in questi casi hai la grande soddisfazione di "farti la tromba che vuoi" e devo dire che il risultato ha richiesto molti ragionamenti ma poco lavoro, tutto sommato.
Naturalmente la mano d'opera è gratis...

Unica modifica mancante, un receiver leggermente più massivo, cosa che farò prossimamente, una volta che avrò terminato di rimuginare su dimensioni, massa, materiale e forma dello stesso.


sturmtrumpet
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da sturmtrumpet »

Giù il cappello e applausi a profusione. Bravo Stefano!
stefano bartoli
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da stefano bartoli »

Applausi no, men che meno a profusione. La cosa dovrebbe però far riflettere su vari aspetti. 
Questo è lo scopo del post e in fine del forum....

In primis, per me, la questione : trombe buone ma inevitabilmente fatte "perchè vadano bene a tutti" che se la cavino dal bosco alla riviera, oppure una tromba fatta per te, pensata per te, per le tue specifiche esigenze?

Questione foriera di discussione e opinioni varie, come vari siamo tutti noi.
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toro
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da toro »

Ciao Stefano,se ce lo vuoi dire,per un “mostro” così cosa si spende?....alla fine l’aspetto economico conta ;)
stefano bartoli
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da stefano bartoli »

Dipende da diversi fattori, cercando di stare nella media:

La campana G&P va (prezzi di un paio di anni fa ma meglio sentire Angelo della G&P)tra i 300 ed i 450 euro (la prima standard 130mm la seconda 140 stile Flora ma sempre campana martellata a mano e ricotta molte volte) Un'altro artigiano italiano per la 130 mm mi aveva chiesto un mese fa 650 euro.
Si trovano anche campane di ottima qualità sia tedesche che americane a prezzo molto inferiore ai 300 euro ma sulla qualità non so dire come siano rispetto alle G&P...Mi sento di dire però che una campana martellata a mano e ricotta molte volte, difficilmente la si possa trovare ad un prezzo inferiore a quelle G&P...Per questo, temo che se un tedesco me la da ad una cifra molto inferiore alla G&P , un motivo deve esserci (un tedesco non è un cinese...)
Il cannello (se è da cambiare ma non sempre lo è...) va da circa 40 euro se preso negli USA, ai 350/400 se preso da un artigiano italiano del quale non mi sento di fare il nome. Ma per un cannello tirato a spina e pressa, per me 350 euro sono troppi ma questa è la mia idea personale.
Gli anelli pompe sono pochissimi euro.
La boccola per arretrare la campana, costa già tagliata a misura come un pacchetto di sigarette.

In realtà, a parte il costo campana che è il più impegnativo, il vero costo è nella mano d'opera. Io alla fine, tra tromba Alysee, campana, cannello, anelli, e boccola mi trovo un totale di circa 500 euro (mano d'opera e attrezzatura necessaria esclusi)
E' chiaro che se una persona pur abile nella meccanica, non ha in casa nessun attrezzo, la cosa cambia, già una minitorcia di ottima qualità costa tra 70 e 120 euro cineserie escluse, un bulino per rifinire le parti saldate va fatto fare e costa oltre 150 euro, una mini morsa a testa girevole costa sui 60/80 euro etc etc

Per cui concludendo, se escludiamo l'attrezzeria, come costo totale siamo a livello di una tromba entry level di vari marchi, che alla luce dei risultati che definisco incredibili...direi ne vale la pena. Almeno per il mio personale modo di ragionare...
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toro
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da toro »

grazie mille per avermi tolto la curiosita'   ;)
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Patrizio
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da Patrizio »

L'abilità artigianale di Stefano, le sue esperienze musicali e le sue conoscenza dello strumento sono note, quindi il risultato non mi sorprende. Si conferma che un buono/ottimo strumento non  deve per forza costare cifre spopositate.
[justify]Arnesi e capacità manuali a parte, per farsi una tromba su misura bisogna però essere anche molto consapevoli di quello che chiediamo a uno strumento e non tutti lo siamo, io compreso.[/justify]
[justify]Detto questo, Stefano, per la macchina dei pistoni (una delle parti più cruciali della tromba) come sei arrivato a scegliere quella della Alysee,? L'hai selezionata provando diversi esemplari, hai verificato che la quaità è mediamente alta??  Da quale  modello della Alysee l'hai presa? Consiglieresti una Alysee a un principiante?[/justify]
[justify] [/justify]
[justify]Grazie,[/justify]
Patrizio
stefano bartoli
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da stefano bartoli »

Ciao Patrizio, per mia esperienza, oggi ci sono molte macchine ben funzionanti, troviamo il Monel spesso anche su modelli entry level, cosi' come troviamo macchine steel molto ben funzionanti. Il mondo cambia, le conquiste tecniche sia sulle leghe che sulle macchine utensili, permettono oggi traguardi che una volta erano appannaggio solo di oggetti "costosi" e certe tolleranze di lavorazione, oggi sono le stesse sia su modelli entry level sia su modelli top. Prova provata le entry level di Yamaha che hanno un livello di macchina un tempo impensabile.
Va anche detto che moltissimi marchi hanno oggi lo stesso fornitore di macchine, di spare parts componenti la tromba. 
Rimangono certe eccellenze relative alla macchina, Bauerfeind e Bosc per citarne due. Personalmente però non trovo determinante quel tipo di fantastica "morbidezza" della macchina tipo Bauerfeind, dovuta in gran parte al tipo di molla a compressione con freccia e sezione  differente dalle standards. Ma a molti piace e lo capisco mentre a me, alla fine dei giochi, una molla molto "morbida" non piace, probabilmente 30 anni di abitudine a molle "regolari" hanno lasciato il segno nelle mie abitudini.
Ci sono poi alcune di queste macchine che sono anche a "corsa corta" e inevitabilmente se a parità di diametri e spessori camice e pistoni, più leggere. Questa ultima caratteristica,  la massa minore, in alcune trombe, tende a rendere molto crescente l'intonazione per cui vanno attuate delle "contromisure" E anche li, se sei abituato da una vita a macchine con corsa e peso  "standard" il corsa corta non porta nessun vantaggio, almeno per me.
Sono personalmente convinto che una delle migliori configurazioni sia "macchina pesante e campana leggera" ma anche quì siamo di fronte a mie idee personali anche se corroborate da molti esperimenti empirici. La macchina pesante, per mia esperienza, da precisione e stabilità allo strumento mentre la campana pesante da vita a tutt'altri risultati. Cioè, le masse ed i punti nei quali vengono distribuite nello strumento, possono dar vita a strumenti totalmente differenti anche se il peso finale, totale dello strumento è esattamente lo stesso.
La scelta della macchina Alysee non è scaturita da prove di confronto particolari ma semplicemente da decenni di pratica con decine di trombe che mi hanno portato a percepirla immediatamente come una macchina perfettamente funzionante ed a livello di molte altre macchine montate su trombe ben più costose.
Quando una macchina va bene, trovo personalmente sciocco, spendere di più per una macchina che alla fine, mi da gli stessi risultati.
Altro discorso è la campana che su molte trombe entry level, inclusa la Alysee è di un livello inaccettabile e per me, non in linea con quello che quella tromba potrebbe esprimere con una campana di altro livello. Li, la tecnologia delle attuali macchine utensili non può aiutarci, li rimangono una serie di dettagli, dal materiale, alla martellatura alle numerose ricotture, alla manualità di certi artigiani, cose insostituibili insostituibili.
Sappiamo esserci anche trombe top con campana due pezzi (Monette ad esempio) dove il fusto è (un po) martellato e ricotto ed il flare ottenuto invece per imbutitura a freddo. Questa tecnica a mio avviso non inferiore da però vita ad un comportamento nelle vibrazioni della campana, nella risonanza di questa, totalmente differenti per un risultato differente, non peggiore, differente. Sta poi alla sapienza del progettista, far diventare  una peculiarità "positiva" quella tecnica, Monette ha cercato un certo tipo di risultati e ritengo li abbia ottenuti. Ogni costruttore opera una serie di scelte che chiamano in campo vari argomenti: suono, efficienza, ore lavoro, costi finali, affidabilità, serialità, target clienti, originalità, estetica etc etc.
Diciamo che la meccanica ha le sue regole, se ci si ragiona e le si sanno un po maneggiare, queste funzionano anche sulla tromba, strumento che comunque è fortemente influenzato dalla variabile del trombettista e quì, per me si entra in una delle componenti imprevedibili, poco gestibiloe da parte del costruttore. Alcuni fanno scelte estreme (Monette ad esempio)  indirizzandosi al cliente "tipo" magari una nicchia. Altri, la maggior parte, si orientano su scelte più "moderate" una sorta di via di mezzo, una serie di compromessi che permettano a quel costruttore di proporre uno strumento che vada incontro "un po a tutti"
Quest'ultimo concetto riguarda molti campi, ad esempio c'è chi investe un capitale per un microfono Peluso o Brauner e c'è chi si "accontenta" di uno Shure, meno performante ma molto meno costoso e molto meno impegnativo nella gestione. C'è chi investe un capitale in un integrato a valvole single ended, sa che deve accenderlo tre ore prima dell'ascolto per portare a regime termico tutti i componenti e sa che quando esaurita, una sola valvola costa molte centinaia di euro, parimenti invece, c'è chi appena rientrato a casa vuole accendere l'integratino nipponico da 300 euro ed ascoltare subito musica, senza beghe, senza manutenzione, pur con l'inevitabile compromesso di una "musicalità" certamente inferiore...
C'è infine chi sta con la moglie, scelta nel suo paesino e c'è chi cerca di portare a cena la Maria Callas infilandosi in una serata ben più complessa ed impegnativa...

Un vecchio adagio recita che tutto quello che alla fine ti funziona, ti permette di esprimerti al tuo meglio  va bene. Dopo di che, datti pace, parcheggia il portafoglio e concentrati solo sulla musica e lo studio.

Questo per me.
gbc
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da gbc »

Ciao Stefano e tutti.
Ho letto la sequenza dei vari interventi su "La prova del fuoco" e viste le varie argomentazioni/ipotesi/possibilità, a questo punto io mi permetto di avanzare un'ipotesi: che ne dite di trovarci un fine settimana (maggio, prima non posso proprio, ho un calendario di lavoro degno di un "girone dantesco") e facciamo un bell'incontro qui con un bel parco di trombe e io, con la collaborazione di un artista Yamaha, vi illustro le varie diversità costruttive principali (campane, pompa generale, cannette d'imboccatura) dei differenti modelli e potete fare la prova dal vero di cosa succede cambiando i vari elementi ?
A disposizione. ciao. GBC
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Patrizio
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da Patrizio »

Grazie Stefano per la risposta esaustiva! 
Tra le marche di trombe con un buon rapporto qualità prezzo tempo fa in Italia erano in vendita le Brasspire della J.Michael. In USA da Trent Austin i modelli base hanno un prezzo di circa 800-1000 dollari, ma in Italia venivano vendute a circa la metà, ultimamente però mi sembra che non siano più distribuite. Chissà come mai...
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Michele Lupi
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da Michele Lupi »

Grazie GBC per la proposta.
Mettiamola in calendario con un post adeguato.
Appena ho 2 minuti lo metto su.
Michele
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stefano bartoli
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Re: La prova del fuoco

Messaggio da stefano bartoli »

Gianbattista, tu inviti il maiale alla ghianda, come rifiutare?
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