Microfonazione

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stefano bartoli
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Microfonazione

Messaggio da stefano bartoli »

Posto questo video non per un "giudizio" sui musicisti ma per evidenziare quanti errori si possano fare nell'uso dei microfoni.

Il posto è un piccolo teatro/ristorante nel quartiere di Santa Croce a Firenze, acustica del luogo discretamente neutrale, poco riverbero naturale.
Il suono, ripreso certamente dalle out del mixer, è timbricamente penoso, aggressivo, sbilanciato e privo di frequenze basse.

Partiamo dalla batteria, si vedono due over head ed un dinamico da cassa. Se usi over head, devi microfonare anche i fusti, cosa non fatta quì ad eccezione della cassa. Se vuoi usare solo tre microfoni, ci sono varie tecniche storicamente ottime. Una di queste (usata anche dai Led Zeppelin in studio) è costituita da soli  tre mics a condensatore, preferibilmente diaframma grande. Equidistanti tra loro e posti uno davanti alla cassa, uno lato dx (lato timpano) ed uno sulla pelle del rullante. Distanza uguale tra loro e di circa un metro, un metro e mezzo dai pezzi relativi (Cassa, timpano e rullante/toms)
Quindi, due over head solamente, sono già di per se un  errore infatti il timbro della batteria è stravolto, orrendo. Ma qui l'errore va ancora oltre, usando per over head due Shure SM57 che sarebbe invece ottimo sul rullante o per la tromba ma a distanza ben più ravvicinata (è pur sempre un dinamico)
Diciamo in sintesi che l'ultima delle destinazioni che verrebbe in mente ad un fonico, per un SM57 è l'over head.

Alla tromba viene piazzato un condensatore a diaframma piccolo non meglio identificato. I condensatore vanno usati con parsimonia per strumenti come la tromba, vanno saputi usare e dal fonico e dal trombettista. Il risultato è infatti inaccettabile timbricamente, la tromba è semplicemente inascoltabile poichè manda in saturazione il microfono in questione.
Ne escono un po meglio il sax (pur con un livello dinamico completamente sballato), con un mic a clip che sembrerebbe un economico  Ovid ma che cmq fa il suo sporco lavoro quasi dignitosamente e l'organo, probabilmente un Viscount che sicuramente entra nella linea del mixer, quindi via cavo.

Microfonare un live è complesso come microfonare in studio. Bisogna conoscere bene l'ambiente, gli strumenti, i microfoni ed il mixer. In fine bisogna saperci fare con la fonica. Chi ha messso le mani alla focica di questo live è una persona che ci capisce davvero poco o uno che le orecchie non le ha.

Altrimenti, il risultato, ed è questo il caso, una performance musicalmente decorosa come questa, può trasformarsi in una tragedia...[youtube]JVgBoQJloc0[/youtube]


stefano bartoli
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Re: Microfonazione

Messaggio da stefano bartoli »

Potremmo addirittura affermare che siccome investiamo anni, nella ricerca della nostra idea di timbro, nella nostra personale idea di "suono bello", è un contro senso poi suonare male amplificati. In certe situazioni, molto molto meglio, restare acustici. D'altra parte laddove non c'è un reale bisogno di amplificare, il suono degli strumenti acustici, sarebbe bene restasse tale.
Io stesso ho maneggiato per anni, molti processori di suono, spendendo un capitale,da semplici riverberi a macchine capaci di trasformare totalmente il suono. Ho avuto, con immensa soddisfazione, anche un vecchio Lexicon PCM 60, un riverbero dalle qualità soniche mostruose benchè datato o forse "proprio perchè datato" direi meglio. Forse uno dei riverberi in assoluto più naturali, più vicini al reale.
Ma quando, una volta venduto, sono tornato all'acustico, ho riscoperto la soddisfazione di studiare esclusivamente sul tuo suono "reale" Su quello che tu puoi dare per davvero.

Tanto è vero che oggi, non sopporto più l'uso esagerato di certa effettistica tanto cara a Fresu ed altri. Un ambiente acusticamente "morto" un cd, si sa che hanno assoluto bisogno di un "aiuto" a livello di riverberi e compressori ma con molta molta  attenzione e soprattutto ridotto al minimo necessario.
D'altra parte, io con Fresu ci ho studiato e ricordo bene che quando a lezione, suonavamo entrambi nella stessa stanza, entrambi acustici, il timbro che avevamo era quasi identico, sottolineo, il timbro eh, il fraseggio è un'altra storia ovviamente.
Alla fine direi che un vero cantante si misura in acustico, senza microfoni e ammennicoli vari, stessa storia per gli altri strumentisti nessuno escluso.

E' talmente vero tutto questo, che quando vi capita di lavorare con un fonico davvero bravo, questi tende a modificare il tuo suono, il meno possibile.

Questa la mia esperienza.
stefano bartoli
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Re: Microfonazione

Messaggio da stefano bartoli »

https://stefbartoli.wordpress.com/music/

In questa mia pagina, a titolo Nem Um Talvez (Di H. Pascoal) si può ascoltare quanto uso io abbia pur fatto di effetti. (Non è una Stratoacaster ma la mia tromba)

Invece qui un esempio di suono originale, acustico, con una minima quantità di riverbero:  

https://soundcloud.com/stefano-bartoli/forifoco
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