Consiglio per cuffie

[bicho]

Grazie Stefano, mi hai chiarito abbastanza le idee!
Vedi, per esempio, da ignorantone ero convinto che le B&O fossero roba hi-end, ma se invece è solo design e fuffa non mi interessa...
Il tuo discorso, riguardo la godibilità di una certa fascia di prodotti, non fa una piega. Alla luce dei tuoi suggerimenti penso che aspetterò per effettuare un acquisto ragionato e lungimirante, magari orientandomi in futuro sulle Beyer che mi hai indicato.
Nell'attesa, viste le attuali ristrettezze economiche, mi orienterò su qualcosa di economico senza pretese...
Grazie ancora!

[stefano bartoli]

Sulla DT 770/80ohm ti metto la firma che farai un acquisto per la vita (poi tutti gli studi del mondo la usano da anni come uno degli standard di riferimento)
Non è mio costume dare consigli a caso, soprattutto a chi non ha soldi da buttare...
L'ho fatta prendere ad una caro amico trombettista professionista classico.
Gli è arrivata oggi, prestazioni e confort lo hanno letteralmente sconvolto.

Ciao

[bicho]

Stefano, per curiosità, ma la versione 80ohm delle DT 770 necessita di un amplificatore qualora le si utilizzi, ad esempio, collegate a PC o sordina elettronica?
Nel qual caso non converrebbe, per un uso non professionale, la versione 32?

[stefano bartoli]

Beyr commercializza 3 tipi di DT770 (le trovi anche su Thomann)
Una 32 una 80 ed una 250 ohm di impedenza.
Più è bassa l'impedenza meno potenza serve per pilotarla, Ad esempio la 250 con i telefonini ed i riproduttori MP3 portatili non va.
La 32 va con tutto come intuirai, la 80 è la via di mezzo.
Man mano che l'impedenza cresce (da 32 a 250 ad esempio) aumenta la qualità del suono riprodotta ma sia chiaro, le differenze non sono tali da farne una discriminante, gli studi con macchine molto costose,comperano  o la 80 o la 250 per avvicinarsi al massimo risultato possibile. Ma hanno ampli per cuffia dedicati che spingono di brutto anche la 250. Moltissimi studi ottimi ma non top tendono a prendere la 80 essendo una via di mezzo che va sul 99% dei dispositivi prof. o da dilettanti. La 32 è più da "ragazzini" ed è cmq quella che suona un po peggio della 250.

Sintetizzando, la 32 e la 250 le eviterei per i motivi di cui sopra, la scelta migliore è la 80 sempre per i motivi di cui sopra.

Cmq sia, le differenze tra la 80 e la 250 le senti solo se sei un super fonico che di mestiere magari mixa gente come Stevie Wonder, talmente sono minime.

Per darti ulteriore info, un ampli per cuffie da 4 ingressi, parte da una cinquantina di euro ed è già di discreta qualità sonica ma dovresti averlo solo nel caso tu ti fissassi sul prendere la 250ohm.

[bicho]

Ho capito... Grazie!

[bicho]

Ciao Stefano, in questi giorni ho cercato di capirci un po' di più leggendo recensioni qua e là...
Allora, utilizzando le DT 770 80 ohm collegate allo stereo o alla scheda audio behringer che uso per registrare non dovrei avere problemi... Ma la Yamaha silent brass gliela fa ad amplificarle, secondo te?
O è meglio stare sul sicuro col modello 32 ohm, dato che, come dicevi tu più sopra, la differenza non è così abissale?
Nel caso optassi per le 32 entrerebbero in scena anche le DT 240... La differenza tra le 240 e le 770 32 ohm è tale da giustificare il prezzo quasi doppio?
Perdonami le tante domande, ma sono pieno di dubbi!

[stefano bartoli]

Ciao Bicho, mi piacciono molto le persone che nonostante i consigli dettagliati, vanno poi a fare più indagini possibili, lo trovo un modo sano ed intelligente, un modo di "rispettare" il valore dei soldi. E comunque la fretta è sempre cattiva consigliera.
Allora, vediamo se riesco a risponderti anche agli ulteriori chiarimenti che chiedi: le differenze tra 240 e 770 sono nette. Premesso che parliamo di due prodotti al di sopra della concorrenza pari prezzo offerti da altri marchi.
La 240 è una cuffia pensata un po per tutti, dal ragazzino che ascolta dal cellulare allo studio "amatoriale" la neutralità sonica è buona ma non assolutamnte a livello della 770 che è invece un "vero strumento di lavoro" per professionisti.
La 240 ha un tipo di padiglione che non riesce a contenere tutto l'orecchio, oltre ad isolarti meno dall'esterno, dopo un'oretta inizia a fare parecchio male alla paerte esterna delle orecchie, per questo, per chi come un fonico, deve indossarla anche delle ore è una cuffia da scartare e infatti negli studi "seri" non è cagata.
La 770 ha tutta una serie di caratteristiche che invece ne fanno un prodotto top per gli studi anche di livello stellare, neutralità, leggerezza, non stanca nell'ascolto, non da dolore alcuno alle orecchie, isola perfettamente dall'esterno, ed il fatto che venga prodotta con ben 3 tipi di impedenza ti suggerisce che è un prodotto top di Beyer e pensato per le varie esigenze. Inoltre ha i cuscinetti sostituibili con ricambi, in pelle o velluto...cosa pretendere di più...
Personalmente, dovessi fare un acquisto "per la vita" non avrei quindi alcun dubbio. Unico "difetto" entrambe non hanno il cavo scollegabile,come ad esempio la strepitosa Yamaha HPH MT8 che però costa ben 180 euro...
Quindi, quando dopo molti anni, il cavo dovesse rompersi (cosa che accade a tutte le cuffie) dovrai farlo sostituire da un tecnico ma è un limite che riguarda il 90% delle cuffie, anche top.

Tra le tre impedenze, io sceglierei la 80 ohm proprio perchè "via di mezzo" in tutti i sensi, sia sonico che di pilotabilità dai vari dispositivi.
Non so se la sordina Yamaha riesce a spingere 80 ohm, io penso di si ma per sicurezza dovresti andare a vedere quanti millivolts ha di uscita massima e confrontarlo con l'uscita sempre in millivolt di un mixer  dei tanti con uscita cuffia (Behringer 1002 Soundcraft EFX etc) se come millivolt siamo simili ai mixer vai tranquillo perchè dalla 32 alla 250 ohm vanno sui mixer.

In assoluto considera che tutti gli addetti ai lavori, considerano la DT 770 un prodotto miracoloso, una cuffia dalle prestazioni top ad un prezzo talmente basso da farne un affare assoluto nel rapporto Q/P Per sentire differenze notevoli devi infatti andare su cuffie da 500 euro come la Neumann...
Nessun marchio insomma, riesce a darti un pacchetto prestazioni/comodità/robustezza come la 770 naturalmente nella stessa fascia di prezzo. Hai un tetto massimo di 110 euro? Prendi quella, non sbagli.

Ciao

[bicho]

Grazie per le ulteriori delucidazioni!
Quasi sicuramente opterò per la 770, alla luce di quello che mi hai detto...
In realtà, come si può capire leggendo l'inizio di questo thread, ero partito con tutt'altro obiettivo di tipologia nonché di budget, ma effettivamente ha più senso risparmiare quei 30/40 euro che avrei speso per una cuffia "sdozza" e metterli da parte per un acquisto oculato...
Ora devo solo capire se la 80 ohm la posso gestire.
Consulterò i manuali della mia scheda e della silent, per vedere se riportano il valore dei millivolt in uscita...

[stefano bartoli]

Sai Bicho, che spesso risparmiare è una cosa delle quale poi ci si può pentire nel tempo. A volte succede che qualcuno compra una tromba che non apprezza davvero, magari perchè pensa di risparmiare o perchè in quel momento non ha i soldi sufficienti. Poi però continua a guardare la Shilke del caso nella vetrina ed a non essere soddisfatto. Alla fine spesso accade che uno si accorge che in certe cose il risparmio non esiste se vuoi qualità devi pagarla e magari allora era meglio aspettare e prendere la cosa giusta...
Per gli 80 ohm della DT 770 relativamente alla sordina Yamaha, forse puoi trovare risposta o sulle istruzioni o anche chiedendo sui vari forum relativi tipo Home Studio Forum.

Ciao.

[bicho]

Giustissimo

[bicho]

Niente, purtroppo né sul manuale né online ho trovato dei dati relativi alla potenza in uscita della Yamaha silent brass.
Chissà se GBC legge e ha notizie in merito...

Ricapitolando:

escluderei comunque la versione delle DT 770 a 32 ohm perché, tra le altre cose, ho letto che sono dotate di cavo da un metro e mezzo, adatto all'uso con dispositivi mobili ma un po' scarso per tutto il resto.

Le DT 770 80ohm mi attirano molto ma ho il dubbio che non possano essere controllate ottimamente da tutte le sorgenti con cui avrei intenzione di utilizzarle.

Mi ispirano molto anche le DT 240, come prestazioni e portabilità sarebbero perfette per me, e il prezzo è molto invitante, ma ho qualche riserva sulla comodità dei padiglioni... andrebbero provate!

Nei post precedenti non sono state citate le Audio Technica ATH M40X (e le M50X), che hanno alcune caratteristiche interessanti, tra cui i padiglioni pieghevoli e la dotazione di tre cavi (corto, lungo e a spirale).
Stefano, le hai mai provate?

[stefano bartoli]

La Audio Tech. che citi, sono nettamente inferiori alla DT770, più "drogate" più per dispositivi mobili "per ragazzi". Inoltre hanno padiglioni che dopo un po fanno male, sempre per lo stesso discorso...
Intendiamoci, non stiamo parlando di prodotti scadenti ma quando siamo e cercare il max nel rapporto Q/P andrebbe valutato tutto senza pietà.

Se vuoi escludere la DT770 ma rimanere a livelli top, e sotto i 100 euro, ti consiglio questa  https://www.thomann.de/it/sony_mdr7506_kopfhoerer.htm

Come per la DT770, con la Sony MDR 7506 siamo di fronte ad uno standard storico per tutti gli studi top level del pianeta, forse ancor più diffusa della 770.
Padiglioni abbastanza comodi (anche se la 770 rimane un miracolo sotto questo aspetto) impedenza 63 ohm quindi ok per tutti i dispositivi.
Sonicamente non arriva alla meravigliosa 770 ma ci si avvicina parecchio. E' una cuffia monitor e perciò tendenzialmente "neutra"
Costruttivamente è molto molto robusta ed ha qualche decennio di storia senza aver avuto bisogno di modifiche.
Anche qui, come per la 770, comperi un prodotto molto serio, affidabile e duraturo nel tempo, ad un prezzo che in rapporto al prodotto è semplicemente ridicolo.

Personalmente, se dovessi fare una classifica al di la del prezzo, in ordine di preferenza tra i prodotti seri,direi:

1)Yamaha HPH 80
2)Beyer DT770
3)BeyerDT150
4)Sony 7506

[gbc]

Ciao Bicho,
quello che tu mi chiedi (informazioni al riguardo della potenza d'uscita dalla presa cuffie dello studio dei sistemi Silent Brass) è un'informazione che non ci viene fornita dalla casa madre. Del resto mi permetto di ribadire una cosa, i sistemi Silent Brass sono nati con lo specifico intendimento di permettere di suonare in situazioni potrei dire "d'emergenza", quando non ci si deve far sentire, non si deve arrecare disturbo.
Pretendere di avere una qualità di ascolto che sia pari alla qualità di suono di uno strumento a campana aperta, mi sembra un assurdo; è contro la natura fisiologica dei Sistemi Silent Brass: non sono stati creati per quello.
Ciao. GBC 

[bicho]

@Stefano: molto interessanti anche queste Sony... mi piace il fatto che siano pieghevoli e bello anche il look anni '80
come certamente avrai capito, l'uso che intendo fare delle cuffie che acquisterò non è propriamente "professionale"... si andrà dall'utilizzo come "monitor" quando mi registro tramite microfono collegato con cavo xlr a scheda audio, ascolto di musica (da stereo, computer e, perché no, da smartphone), piccoli "mixaggi" (l'ho messo tra virgolette perché si tratta più che altro di sovrapporre qualche traccia registrata amatorialmente, come per esempio adesso che col gruppo stiamo provando a distanza) e, infine, studio con sordina elettronica.

@gbc: certo è logico, come dici tu, che non si possa pretendere da una Silent Brass chissà quale qualità del suono, ma la mia domanda nasceva in funzione della necessità di scegliere una cuffia che potesse poi venire sfruttata su vari fronti tra cui, per l'appunto, l'utilizzo con la S.B.

[bicho]

ciao Stefano,

sto finalmente provando delle cuffie, tra cui un paio di modelli che mi hai suggerito tu:
- beyer 770 80ohm
- sony 7506
- audio t. m40x

allora, intanto ti dico che sì, avevi ragione: le beyer sono eccezionali, a partire dal confort (che bello quel vellutino grigio) per arrivare al suono e alla spazialità.  qualità costruttiva e dei materiali davvero palpabile.
ce la fanno ad essere tirate anche da dispositivi mobili, anche se ovviamente con volume ridotto...
difetti? quando le indosso mi pizzico le dita, se non impugno i padiglioni in un punto preciso.
avrei preferito un cavo a spirale o, meglio ancora, intercambiabile come sulle audio t.

le audio technica sono le più "ruffiane" perché, pur avendo un suono molto pulito e non particolarmente sbilanciato, sono comunque un po' più caricate sulle frequenze basse tendendo ad avere un suono più caldo e, di conseguenza, forse anche più piacevole rispetto alle altre due nell'ascolto prolungato.
sono molto ben fatte anche se così tanta plastica (e tanti snodi, seppur comodi) danno un'idea di minor robustezza. ripiegandole diventando abbastanza compatte, per essere trasportate facilemte.
delle tre sono le uniche con cavo staccabile (ne vengono forniti due, uno "normale" e uno a spirale)

le sony le metterei nel mezzo: suono molto "critico", forse più delle beyer, perfette per un ascolto analitico, il dubbio è che possano risultare un po' stancanti, non a livello di confort ma di suono, nell'utilizzo prolungato.
come confort le metto al pari delle audio technica: comode anche se effettivamente stanno un gradino sotto le beyer che, da questo punto di vista, sono dei cuscini di zucchero filato dentro cui si perde l'orecchio (poetico, eh?).
cavo a spirale della giusta lunghezza, ripiegate diventano davvero piccolissime, le infili dove vuoi!

alla luce di queste considerazioni, sarei orientato su una delle due giapponesine, con una leggerissima preferenza per la sony, ma c'è un problemino proprio con queste: quando inserisco il jack nello stereo (attenzione, problema rilevato solo su questa sorgente) sento un rumore bianco (credo si chiami così) che non ha nessuna relazione col volume impostato (rimane invariato da 0 in su).
in realtà questo disturbo è presente con tutte, anche se molto più evidente con le sony: in una scala da 0 a 10, le beyer stanno indicativamente tra 0 e 1, le audio t. a 3, le sony a 6.
a cosa può essere dovuto?