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blues

Inviato: 01/12/2020, 12:12
da Andrea
Ciao a tutti, aiutato da MaMut, visto il suo messaggio su i blues, ho allegato il link di google drive dove ho inserito il libro di Ongarello di standard italiani; tutto swing.se interessa è lì.
se non ci sono riuscito scusate ma sono pochissimo digitale.
buona giornata
Andrea
ps
l'ho utilizzavo per canto e chitarra quando strimpellavo

Re: blues

Inviato: 01/12/2020, 12:50
da Marco Muttinelli
Grazie Andrea,
al momento richiede le credenziali d'accesso, ti ho inviato mail per rendere il link accessibile a tutti.
 

Re: blues

Inviato: 01/12/2020, 12:52
da Matteo Giannini
Se é ancora coperto da copyright, non si può condividere sul forum.

Re: blues

Inviato: 01/12/2020, 13:06
da Michele Lupi
Capo_oro ha scritto:Se é ancora coperto da copyright, non si può condividere sul forum.
MaMut ha avuto la gentilezza di chiedere se poteva pubblicarlo prima di sentirsi con Andrea.
Il problema del Copyright esiste ed è per questo che ho suggerito di mettere un link
esterno. Credo, ma mi riservo di approfondire che inserendo un link esterno il Forum
non sia passibile di denunce ( però mi informo meglio ).
Resta comunque il problema se mai per chi il link lo pubblica ( ma anche di questo mi informo ).
Grazie

Re: blues

Inviato: 01/12/2020, 13:22
da Michele Lupi
Ho fatto una piccola ricerca.
Come sospettavo non è chiarissimo, la legge parla di provider che mettono
a servizio spazi senza moderazione o opera di pre-autorizzazione che in questo caso
non sarebbero responsabili. In altra sentenza però si parla di Forum o pagine in cui,
c'è comunque la conoscenza dei post perchè attiva una forma di moderazione anche senza
blocco preventivo.
Allego il testo trovato.
Direi che per non correre rischi, NON SONO AMMESSI TESTI COPERTI DA COPYRIGHT NE LINK
DI RIFERIMENTO. ( Per questo motivo chiudo il post, scusate ragazzi, rischiare anche cause o multe
non me lo posso permettere :( )

"Appare già subito chiara la distinzione di responsabilità tra il caso in cui un utente possa inserire direttamente un contenuto all’interno del sito del webmaster, e il caso in cui lo stesso webmaster operi una qualche moderazione dei contenuti immessi dall’utente.
Anche l’art. 17 del D.Lgs. 70/2003 contiene un principio rilevante. Si stabilisce infatti che nella prestazione di servizi di cui all’art. 16 il prestatore non è assoggettato a nessun obbligo di sorveglianza sulle informazioni memorizzate dall’utente.
La norma però, per essere applicata ai webmaster, necessita di una interpretazione analogica, visto che nella rubrica del succitato art. 16 si fa riferimento alle società che forniscono hosting.
L’orientamento di cui sopra dunque è tutt’altro che certo, anzi, in giurisprudenza e in dottrina l’argomento è molto dibattuto.
Un’ordinanza del Tribunale di Roma ha escluso la responsabilità del provider titolare dei server che ospitano il newsgroup non moderato.
Si legge nella sentenza che il Provider  “si limita a mettere a disposizione degli utenti lo spazio virtuale dell’area di discussione e non ha alcun potere di controllo e vigilanza sugli interventi che vi vengono inseriti”.
E pare potersi estendere il principio contenuto nella sentenza citata al caso dei forum, in cui vi è un analogo rapporto tra chi gestisce il sito e chi scrive sul forum.
Del resto è difficile configurare una culpa in vigilando a carico del webmaster che predispone uno spazio di discussione, senza prevedere una moderazione, anche alla luce del già visto articolo 17 D.Lgs 70/2003.
Diversamente se si tratta di un forum in cui la moderazione è preventiva, il webmaster o chi per lui, esercitando i diversi poteri riconosciutigli, dovrebbe intervenire per impedire l’immissione di contenuti illeciti.
Sembra simile, anche se meno chiaro, l’orientamento di una recente sentenza del Tribunale di Catania in cui viene condannato  il gestore di un sito internet che ospitava e gestiva per conto di terzi pagine web in cui vi erano pubblicati alcuni scritti in violazione del diritto d’autore.
Il Giudice, nonostante l’ aver specificato che il content provider è responsabile solo nel caso in cui “sappia che l’attività o l’informazione trasmessa o svolta suo tramite siano illecite”, e nonostante l’ aver ammesso che “non si possa imporre al prestatore di servizi un obbligo generale di sorveglianza sulle informazioni trasmesse e memorizzate né, tanto meno, un obbligo generale di ricercare attivamente fatti o circostanze che indichino la presenza di attività illecite”, condanna ugualmente il provider per non aver provato la sua posizione di mero fornitore del servizio in virtù dell’onere probatorio gravante su di lui ex art. 2697 cod. civ. (visto anche lo status di proprietario del dominio presso il quale veniva gestito e pubblicato il sito in questione).
Riassumendo, non sembra dunque gravare sul webmaster la responsabilità per i contenuti immessi da terzi all’interno del proprio sito internet, a meno che questi non sia a conoscenza dell’illiceità dei contenuti, e purchè egli provi di svolgere l’attività di mero fornitore del servizio, nonostante il sito, ed il dominio siano riconducibili a lui."