Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

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Marco Muttinelli
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Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Il titolo può sembrare esagerato e provocatorio, eppure in un certo senso è successo davvero così.
Da sempre appassionato di HiFi, non avendo mai avuto grandi disponibilità economiche ho sempre dovuto fare acquisti molto oculati, frutto di infinite sessioni di ascolto, confronto e ragionamenti sul budget.
I tweeter dei miei precedenti diffusore si erano bellamente bruciati all'unisono, complice un ampli americano particolarmente muscoloso e senza alcun tipo di protezione verso i diffusori, che causa un improvviso black out ha riversato nelle casse tutta la corrente dei condensatori all'istante.
Fumetti che uscivano dai tweeter e fumetti che uscivano pure dal padrone di quei tweeter.
Morale della storia, valutato il costo per sostituire i tweeter, mi metto in caccia di diffusori nuovi non essendo totalmente soddisfatto dei precedenti. Fatti i conti al solito i soldini non erano molti da metter nel budget e via verso tutti i negozi di alta fedeltà della mia zona armato dei miei cd di riferimento. Come sempre ascolto tutti i diffusori possibili nel budget senza preclusioni di sorta verso questo o quel marchio, verso questo o quel tipo di disegno. Non trovo nulla che mi faccia "impazzire" e sono quasi tentato di far riparare le mie quando un negoziante che mi conosceva molto bene mi disse: "Marco, so che queste sono un po' fuori budget per te, però secondo me queste potrebbero piacerti molto e nel caso vediamo come fare per i pagamenti." Fu letteralmente un colpo di fulmine, me ne innamorai subito, mai avevo sentito una tale tridimensionalità nell'evento sonoro, un senso del ritmo ed una musicalità del genere, una gamma media così liquida e pastosa, un timbro così brunito ed umorale, gli alti ed altissimi rifiniti e cristallini senza mai diventare fastidiosi, un basso così potente e frenato pur in presenza di un wooferino così piccolo ed un litraggio così ridotto, un microdettaglio radiografante in tutto lo spettro senza mai diventare faticoso all'ascolto e per finire quel suono di legno che solo certi archi sanno avere quando le corde fanno risuonare la cassa armonica. Da allora sono passati quasi vent'anni eppure loro sono sempre li (attualmente nel secondo impianto) ad allietare i miei ascolti ed il poco tempo libero. Non hanno perso nulla del loro fascino e della loro poesia ed è grazie a loro che ho plasmato ed affinato il mio gusto musicale ed il mio orecchio. Attorno a loro ho completamente ridisegnato l'impianto e messo a punto maniacalmente in ogni dettaglio, ma sempre con quell'ottica di avere il miglior rapporto possibile prezzo qualità sapendo che la riproduzione (per sua stessa natura) non potrà mai essere perfetta e che per fare un'ulteriore salto di qualità dovrei spendere cifre folli senza una reale garanzia di successo. Tutto questo però cosa centra con la tromba? In realtà molto perché da un lato come dicevo sono stati i diffusori che maggiormente hanno plasmato il mio gusto musicale e la sensibilità dell'orecchio a cogliere le diverse sfumature sottili e sottilissime che uno strumento produce (anche le nostre amate trombe),
dall'altro perché mi sembra che nel mondo dell'hifi si assista oggi a vere e proprie follie, che nulla hanno a che vedere con la riproduzione dell'evento sonoro, ma che sembran più feticismi o stregonerie di sorta atti ad abbindolare persone dal portafoglio gonfio ma dall'orecchio duro. Questo tipo di marketing estremamente aggressivo e basato sull'esclusività anziché sulla bontà mi sembra stia sempre più prendendo piede anche nel mondo degli strumenti musicali dove il focus viene spostato dalle qualità intrinseche di dato strumento a questioni completamente al di fuori dello stesso. Cerchiamo, per quanto possibile, quando acquistiamo uno strumento di valutarlo scevri da condizionamenti di marketing considerando che più caro non significa migliore, probabilmente per vent'anni o più ne saremo contenti e se li cambieremo prima sarà solo per necessità effettive di varia natura e non perché è uscito l'ultimissimo modello ancor più caro ed esclusivo del precedente.


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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da stefano bartoli »

Sonus Faber, sono tra i diffusori bookshelf che non mi sono mai piaciuti.
Pensa quanto possono essere differenti i gusti personali.

Ed è questo il bello della "democrazia".
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Marco Muttinelli
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da Marco Muttinelli »

stefano bartoli ha scritto:Sonus Faber, sono tra i diffusori bookshelf che non mi sono mai piaciuti.
Pensa quanto possono essere differenti i gusti personali.

Ed è questo il bello della "democrazia".
Indubbiamente sono tra i diffusori più bastardi che esistono, richiedono installazione ad hoc (almeno 120 cm dalla parete di fondo e 90 dalle pareti laterali per la mia esperienza), un ambiente mediamente riflettente, stand altini (minimo 60 meglio 70 cm) e molto sordi ed in grado di scaricare velocissimamente le vibrazioni; interfacciamento con ampli particolarmente complesso (richiedono tanta corrente ma particolarmente raffinata, non muscolare), sensibilissime a tutta la catena a monte cavi compresi ma quando si trova la quadra sono un vero tripudio. Se non si trova la quadra un vero inferno invece :) 
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da stefano bartoli »

Francamente, essendo al tempo importatore italiano  di 30 marchi, le ho mandate con tutto il possibile ma non mi hanno mai convinto. Ho sempre preferito altro, Ma nei gusti è giusto che ognuno trovi la sua personale quadra.
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Hahahaha.... Stefano non c'è dubbio, anche sulle trombe :D per questo ci ho tenuto a dire che sono state fondamentali per la formazione del mio orecchio e del mio gusto musicale.
Ho assistito, nel mondo dell'hifi a dispute ferocissime, quasi peggio delle tifoserie calcistiche per certi versi (anche se non ho mai visto audiofili venire alle mani hihihihih) tra cui ne ricordo una particolarmente cruenta tra Spendoristi e Infinitysti, per non parlare dei giradischi poi... Un po' di nostalgia mi è venuta pensando a quei tempi, perdona la curiosità che marchi importavi? (usa - uk)
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da stefano bartoli »

A memoria:

Elettroniche, diffusori e cavi USA : Bruce Moore Audio Design, Audio Aronov, Wavelenght, Magnum Dynalab, N.E.W, OCM Audio, Red Rose Audio.Diffusori:Antony Gallo, Artemis Audio, Merlin,Michael Green Audio Loudspeaker ,Sound Lab, e cavi Tara Labs .

Elettroniche, diffusori UK: NVA, Harbeth, Royd Audio, Revolver e giradischi vintage Garrard.

E altri marchi che non ricordo più....

I diffusori più mostruosi mai ascoltati sono stati le Merlin VSM e i monitors Harbeth 40 Monitor.

https://sigsound.com/merlin-vsm/

diffusori Harbeth M40

E poi Bruce Moore, un mito del tubo a vuoto, semplicemente sublime il Pre top gamma: https://www.google.com/search?q=bruce+m ... QUBTVlsvsM
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Beh tanto di cappello... solo che erano tutti inavvicinabili per le mie finanze più o meno, anzi direi più più che meno ;)
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da stefano bartoli »

Anche per le mie... Ah ah ah
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Grande Stefano, ho sempre ammirato la tua onestà intellettuale e questa è una riprova. Nel mio piccolo sono orgoglioso, al di là dei gusti personali che sono comunque importantissimi, di essere riuscito sempre ad imbastire sistemi ben suonanti con il poco che potevo. Quando vedevo, pardon sentivo, impianti molto più costosi dei miei suonare molto peggio. Sicuramente sono stato anche fortunato nel mio percorso, e non mi sono lasciato prendere dall'ansia tipica dell'audiofilo di cambiare pezzi dell'impianto ogni giorno alla ricerca di qualcosa che probabilmente non esiste. Per me era importante la musica e non gli "accidenti" che mi permettevano di ascoltarla. Quindi la musica e sentirla bene, coglierne gli aspetti sottili e celati senza che questi diventassero il centro della fruizione musicale. Il mio allora primo impianto è diventato il secondo nel corso degli anni ed il primo è di poco più costoso del secondo, ma ogni volta che accendo uno dei due mi godo la musica che ne proviene e oramai dal '94 che non cambio più una virgola se non recentemente aver messo le Sonus sul secondo al posto delle dynaudio e sul primo delle Totem a torre al posto delle SF. Direi che 16 anni con così pochi cambiamenti significa aver raggiunto una certa pace pensando a questo mondo pazzerello ;)
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da stefano bartoli »

Trovo nella tua articolata, risposta, molti pensieri che erano e sono i miei. Ho conosciuto gente che ha messo la famiglia sul lastrico per venire ad acquistare componenti dal costo imbarazzante e spesso, in casa avevano solo qualche disco di Pupo o di Albano. Ad un certo punto mi sono potuto permettere un Sota Cosmos con un bel tangenziale ed una Koetsu Red. Una goduria durata poco perche' la famiglia ha avuto altre priorita'. Pero' ti posso dire, a proposito di magie della sinergia, quanto segue: portai alla mostra di Las Vegas e poi a Milano (con esiti identici) un tris siffatto, integration NVA AP 10, dimensioni meta' di una scatola da scarpe, potenza 10 watt canale e poca corrente, di listino sotto i 300 euro. Poi diffusori Revolver bookshelf 2 vie bass reflex, inglesi ma fatte in Cina, listino 350 euro coppia e provocatoriamente, un vecchio CD player Philips portatile. Ti posso dire che le persone erano sconvolte dal rapporto Q/P. Potere delle sinergie azzeccate. Facevamo suonare questo impiantino con una tenda fono trasparente davanti, i clienti sparavano cifre alto sonanti, pensando che stesse suonando un impianto molto molto piu' costoso. Quando toglievamo la tenda erano sconvolti. Infatti gli amli NVA andarono a ruba per anni. E qui' mi vengono in mente gli ascolti "blind test" cosa che anche sulle trombe darebbe vita a grandi sorprese (e grandi delusioni) almeno secondo me.
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ma come no... l'intento iniziale era anche questo,
smascherare certe ipocrisie di chi pensa che avendo una tromba da mille mila euro uno suoni meglio perchè ha speso quei mille mila euro.
La mia tromba attuale più costosa si aggira con trasporto, sdoganamento etc. sui mille euro e veramente sfido chiunque a raggiungerne i limiti tecnici dello strumento, anche i più grandi trombettisti contemporanei. Magari non adatta per i loro scopi, ma molto spesso mi domando cosa riuscirebbe a fare un Lauda con le formula uno attuali e cosa un Vettel con quelle di allora, credo che il secondo prenderebbe le paste in entrambi i casi. Quindi perché avere strumenti da quindicimila, trentamila o più euro? Quando uno di questi strumenti mi proporrà soluzioni tecniche come la protezione in nickel della seconda pompa presente sulla 22B Special comincierò a pensare che il tempo non è passato inutilmente.
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

Messaggio da stefano bartoli »

La vedo come te MaMut, ho sempre cercato di convincere amici ed allievi a spendere una cifra adeguata, ragionevole per l'equipaggiamento e poi investire il resto in studio, libri, cinema, teatro etc etc Perchè è mia intima convinzione che se non si "cresce" anche come persone, il lato "artistico" può essere più "stitico"- ed è li che la musica può diventare un hobby al pari del calcetto, non è un crimine certo ma forme d'arte che possono scavarti dentro come la musica per me meritano di meglio che essere un passatempo al pari di qualsiasi altro.

Succede molto molto  spesso, purtroppo, che lo strumento continuamente nuovo, rappresenti una toppa ad altre sofferenze, alla noia talvolta. Rimane però una illusione perchè come tutti gli oggetti nuovi, una settimana dopo ha finito di eccitarti, d'altra parte come si può pretendere felicità dagli oggetti?ma è un discorso lungo e palloso...sembra di voler insegnare a vivere, cosa che non sono in grado di fare e non è nemmeno richiesta, giustamente ognuno fa della sua vita ciò che crede.

Sulle trombe vintage, almeno su alcune, c'era una cura dei dettagli che oggi è rarissima, inoltre se ben tenuti durano diversi decenni. La mia Selmer TTM dopo meno di dieci anni aveva già problemi di compressione nei pistoni e li ho dovuti far nichelare per riportare spessore...vedi tu.
Idem per il suono, ci sono certe vintage che fanno impallidire trombe odierne dal costo molto molto superiore ma siamo fatti così, o la novità o morte.
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Re: Sonus Faber Minima Amator, quando un diffusore può cambiarti la vita.

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[youtube]RI0kdjHvJqQ[/youtube][youtube]Owmx0a6GcDk[/youtube]
Quì due dei miei vari video su certi argomenti.La mia opinione.
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