Ciao Syber e tutti, la mia storia, come molti della mia generazione, passa dalla scuola, l'apprendistato e l'officina di stampi di precisione. Negli anni 70 le officine di stampi erano molte. Da ragazzo lavoravo in una delle migliori officine italiane (eravamo in 4 col titolare) e dopo cena ho fatto corsi CGIL per la qualifica di disegnatore
e aggiustatore meccanico.
All'epoca stare in officina voleva dire dover imparare tutto, leggere i disegni e lavorare a tutte le macchine dell'officina, rettifica, forno, frese, torni paralleli e revolver, trapani, filettatrici, alesatrici e banco. I titolari erano molto severi con gli apprendisti, perchè le commesse erano Ote Biomedica, Montecatini Edison, Pignone, General Electric ed altre aziende per le quali non potevi permetterti errori.
Ho poi proseguito nella mia azienda di hi fi, progettando e producendo le parti "meccaniche" dei prodotti, giradischi, bracci, fonorivelatori, chassis etc. Nel frattempo suonavo e facevo il conservatorio da esterno, è stata una vita piena e molto variegata la mia.
Ecco perchè alla fine le cose le sapevi davvero e non per sentito dire o per qualche sbirciata nel laboratorio di altri o peggio sui tutorial della rete come molti fanno oggi.
Quel tipo di "scuola" ti portava alla fine a trovare sempre una soluzione, ti insegnva ad attivare "l'ingegno" tirando fuori un cavallo da un cammello. Oggi il mondo è molto diverso, non c'è dubbio ma la maggior parte degli operai specializzati che oggi lavorano su macchine a controllo numerico, se la cavano alla grande anche "con le mani" soprattutto se vengono dalla mia epoca.
Per cui, gli attrezzi e le macchine che uso, in questo preciso contesto al quale ti riferisci, hanno poca importanza, un modo per raggiungere lo scopo, lo trovo sempre anche se oggi è un hobby, un modo di fare qualche favore a colleghi ed amici perchè il mio "mestiere" da molti anni è fare musica.
Fare invece produzione è tutt'altro discorso ma non stiamo parlando di questo.
Per mia cultura social politica, per come sono cresciuto io, i saperi, il lavoro, se sono fatti con onestà e competenza, vanno rispettati e protetti e io, dal lavoro sono nato, sia stato in officina o in fabbrica, sia stato da dipendente o da titolare. Per mia cultura ho sempre tenuto in gran conto la manualità di certo artigianato ed è da sempre una delle risorse del nostro Paese.
Chiudo il pippone con un copia incolla di una cosa che ho trovato stanotte in rete. Questa cosa è profondamente legata alla situazione che molte persone e famiglie stanno vivendo e del concetto di "lavoro" sempre più vilipeso, maltrattato e sottopagato, leggete la parte "rate" qualcuno rimarrà stupito e penserà non abbia nulla a che fare col mio discorso. In realtà, per me, non è così invece, se facciamo un certo ragionamento, troviamo il nesso tra il mio pippone e quelle "rate".
Ecco quà:
https://esperiashop.it/it/fonetica-inte ... medio.html