La morte di Amedeo Tommasi

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stefano bartoli
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La morte di Amedeo Tommasi

Messaggio da stefano bartoli »

Apprendo ora con grande dispiacere della morte di Amedeo Tommasi, pianista noto soprattutto per essere stato insieme a Renato Sellani, il pianista preferito da Chet per le date italiane. Ed in effetti, Tommasi e Sellani sono stati tra i più importanti pianisti italiani in assoluto.
Tommasi ha fatto però moltissime altre cose e la maggior parte di queste sono nelle enciclopedie e nel cinema.
Mio insegnante di armonia e analisi delle forme. Insegnante severissimo, dal carattere molto brusco ma diretto, molto diretto. E' stato per me determinante per molti aspetti. Se non studiavi abbastanza era capace di farti sentire davvero piccolo ma d'altra parte, chi frequentava i suoi corsi era generalmente gente che voleva fare la professione di jazzista, per questo era severo, perchè penso sapesse le prove alle quali saremmo andati incontro e cercava forse di darci tutti gli strumenti necessari alla navigazione.

Fu lui un pomeriggio senese a soffermarsi ad ascoltarmi e dirmi pochi minuti dopo "Potrai essere il nuovo Chet italiano, ne hai la stoffa, io ho fiuto e con Chet ci ho suonato ma dovrai farti un gran culo"

Poi ad una prova d'insieme mi mise in un sestetto di ragazzi che facevano letteralmente paura. Io suonavo da due anni. A metà di un pezzo molto complicato di Pat Metheny entrai nel panico. Tommasi fermò la performance mi fissò negli occhi e davanti a tutti mi disse "Oggi mi hai deluso, non me lo aspettavo da te. Esci da qui e rimettiti a studiare, ci conto"

Era fatto così ma era una persona sincera e straordinaria e come musicista e come uomo. Era un pomeriggio del 1988 quel pomeriggio la, e Chet era morto da poche settimane, questa cosa mi ha sempre fatto impressione.


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