Troppe tragedie ci circondano. Per cui vi sciorinerò una serie di racconti di vero vissuto che vanno dal buffo al ridicolo. Magari vi farete due risate.
Per ora, la memoria mi ha permesso di ripescarne 29.
Ecco il primo (Che tra l'altro è uno dei più brevi):.
Episodio uno. E' un fatto realmente accaduto.
Diversi anni fa ogni tanto suonavo in una specie di orchestra mito italiana. Nell'organico c'era davvero di tutto da gente musicalmente pericolosa a musicisti di talento e fama internazionale. Genere? Mah, difficile dirlo, diciamo musica di avanguardia mista a performance teatrali dei musicisti stessi. Ad esempio brani musicali con sottofondo di recitato delirante in aramaico antico ad opera di un prof. di liceo piuttosto colto e invasato di storia d'oriente, il tutto mentre lui stesso archeggiava su un violoncello.Un concerto poteva durare anche 3 ore se il pubblico era complice. L'orchestra in questione, non farò il nome, ha prodotto anche alcuni storici dischi che sono nella storia delle avanguardie ed esiste credo dagli anni 70!
Ma veniamo al fatto: Il direttore, un musicista, un colto intellettuale ma un tipo imprevedibile e molto molto fumino, alla prova spiega a tutti come dovremo comportarci.
"Te Bartoli, hey Bartoli, mi vedi? parlo con te...allora ascolta, io ad un certo punto ti farò un cenno. Un cenno parecchio vistoso! Te a quel punto tu mi fai quella cosa che tu mi "feci" a Pisa, che venne da paura" (Il tutto detto urlando in un delirio creativo, uno sguardo alla Dalì insomma)
Pausa da 5 secondi e penso che quella performance pisana, proprio non la ricordo. Allora alzo la mano e chiedo la parola impaurito dalla probabile sua reazione "Scusa xxx ma io a Pisa non c'ero!"
Lui dilata gli occhi in un modo da ricovero TSO, mi fissa come a folgorarmi e urla con tutto il fiato che ha "E' ugualeeeeeee!"