Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

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Marco Muttinelli
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da Marco Muttinelli »

NERO ha scritto:Provate a postare su un forum di sassofonisti che volete rilaccare un vecchio conn o buescher.. ban immedato e svalutazione dello strumento del 100/100  ;-)
Uno strumento è fatto per suonare, e quindi deve essere in perfetto ordine anche con interventi di manutenzione. I segni estetici del tempo non fanno altro che impreziosirlo...
Ciao Nero,
non conosco molto bene il mondo dei sax ma ciò che scrivi conferma in pieno quello che sostiene un caro amico sassofonista. Forse dipende dal fatto che hanno cominciato ad usare strumenti vintage molto  prima di noi e che quindi abbiano già affrontato determinati argomenti? Non lo so, ma la cosa mi colpisce e conferma ulteriormente la mancanza di un atteggiamento comune e condiviso in materia, a riprova che probabilmente è giunto anche per l'ambito degli strumenti musicali il momento di affrontare seriamente le tematiche relative al restauro. Il dibattito sarà necessariamente lungo (come lo è stato per altri settori), pertanto prima si comincia prima si arriverà a quelle linee guida comuni che saranno quei riferimenti ai quali attenersi se si decida per un intervento di restauro di uno strumento o quei parametri di scostamento dall'originale se si decida per un intervento di modifica dello stesso (ivi comprese rilaccatura, aggiunta o rimozione di trigger, e quant'altro). Sono entrambe operazioni legittime il restauro e la modifica, ma sono operazioni completamente differenti e che seguono finalità differenti, ciò che manca a noi in questo momento è la consapevolezza di ciò che stiamo facendo e confondiamo un intervento di modifica di uno strumento ritenendolo erronemente come restauro.


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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


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38A Connstellation 1968; 60B Super Connstellation 1968;

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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da Marco Muttinelli »

stefano bartoli ha scritto:credo di aver imparato che in poche cose si può davvero avere una ragione "assoluta" dal momento che la nostra realtà pare sia immaginaria, una proiezione della nostra coscienza, così dicono alcuni quantistici.
Non seguo più molto la scienza ma mi fa piacere che anche questo ambito stia arrivando a conclusioni simili dal momento che tradizioni antichissime come l'Induismo o il Taoismo da sempre ci parlano dell'illusorietà della vita :)
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Patrizio
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da Patrizio »

Caro MaMut, 


Mi dispiace molto che tu ti senta offeso non era nelle mie intenzioni. E mi dispiace anche molto che tu scriva "se me la fossi presa te ne saresti accorto" che sinceramente potrebbe essere interpretato come non molto amichevole. Io ho solo esplicitato il mio semplice punto di vista sull'argomento tranquillamente e con parole chiare, che non dovrebbero prestarsi a fraintendimenti, senza lanciare accuse verso nessuno. Come tu scrivi "L'italiano ha un suo perchè e le parole hanno un loro preciso significato".


 
Quindi, per amore di chiarezza e non di polemica devo risponderti con un breve riassunto delle puntate precedenti, come per le fiction. Puoi anche non rispondermi, non me la prenderò certo per questo.
 
1) Hai lanciato un post sulla rilaccatura o meno di uno strumento vintage con una premessa interessante sul restauro in architettura.
 
2) Hai esposto il tuo pensiero, ovvero che " Quindi anche uno strumento musicale appartiene esattamente alla stessa fattispecie e pertanto i principi delle carte del restauro si dovrebbero applicare anche agli strumenti musicali.
 
3) Poi hai descritto i principi fondamentali del restauro in architettura
 
4) Infine hai parlato dell'irreversibilità degli interventi di rilaccatura e che uno strumento di fatto sarà uno strumento completamente diverso da quello originale e delle insidie connesseagli interventi che non rispettano l'originalità.
 
Stefano ha replicato dicendo, tra le altre cose, che a suo parere "non possano essere stilate delle vere  "regole" comportamentali rigide" e che" vintage non significa sempre che quella tromba suona al suo massimo perchè XXX nel 1950 la progettò e la produsse in una certa configurazione."
 
Pur condividendo in generale il tuo discorso sull'originalità nel campo dell'arte e dell'architettura, il mio punto di vista sugli strumenti vintage è più simile a quello espresso da Stefano. Per questo ho scritto: "Ciao Stefano, non sono uno smanettone, ma il mio punto di vista è più simile al tuo e anche io non amo molto i dogmi". Riferendomi a quello che a mio parere suona come un dogma, ripeto, ovvero che secondo alcuni modificare strumento musicale vintage o un'auto d'epoca sia una sorta di oltraggio alla natura dello strumento. Non mi riferivo a te, ma parlavo in generale. 
 
Poi ho argomentato scrivendo che"Nell'architettura anche ci sono punti di vista diversi sul restauro. Conservare senza reintegrare, come sostengono  i cosiddetti "imbalsamatori del rudere", secondo altri può portare allo sfascio totale delle opere. Un conto è parlare del restauro dei mosaici della facciata del Duomo di Orvieto, un altro della slaccatura e revisione di una tromba vintage, ci sono ovvie differenze." 
E qui che forse ti sei sentito chiamato in causa come architetto? Non volevo certo offenderti. Mi sono solo limitato a citare un concetto che non è astratto e che condivido, espresso, tra le altre cose, nel capitolo "Integrare o conservare,dibattito aperto" del libro di Palo Marconi "Dal piccolo al grande restauro", Marsilio (1988).Nient'altro. Ho poi concluso scrivendo che "su questi aspetti (del vintage ) sarei meno rigido".

In conclusione, non penso di averti preso di mira o di aver stravolto o distorto il tuo pensiero, nè di aver piegato in modo offensivo le tue parole "per fini che non hanno nulla ha che vedere con il senso per le quali sono state scritte". Ripeto, ho solo esposto il mio punto di vista molto semplice sulla questione vintage, riferendomi anche alle auto d'epoca. Sbaglierò, ma non vedo offese dirette a te o ad altri in quello che ho scritto. Ti dici addolorato e me ne dispiace molto, ma non credi che la tua reazione a quanto ho scritto sia un po' eccessiva rispetto allo stato delle cose? La dialettica è normale in un Forum e non solo, le opinioni possono essere diverse, basta argomentarle mantenendo dei toni normali e io credo di essermi attenuto a questo comportamento.

Un caro saluto e d'accordo per il bicchiere!
stefano bartoli
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da stefano bartoli »

Shilke, per fare un solo nome "autorevole" , sono decenni che produce trombe e bocchini "nella stessa maniera" Scherzosamente e forse non perfettamente corrispondente al vero, direi che non ha mai nemmeno cambiato  marca e tipo di stagno  e di Castolin, con i quali salda le parti.

Monette (sempre per citare un solo autorevole nome) invece ne ha fatte di ogni, sia sullo strumento che sul bocchino, buttando all'aria, mi si passi l'esagerazione, molte regole considerate sacre sino a poco prima e per qualcuno, ancora oggi.

Dove sta quindi la "verità". Direi semplicemente e penso che tutti voi direste lo stesso: Non esiste una verità ma esistono molte verità (riferito al ns equipaggiamento ed alla musica in senso ampio). E quì, ognuno elabori o meno il suo pensiero, liberamente. E' il bello ed il limite della Democrazia, ognuno può dire la sua.
Personalmente, sono oltre venti anni che mi sporco le mani con questioni sindacali relative al comparto musica/cultura. Sempre nel tentativo di migliorare le condizioni di lavoro di tutto il comparto. Naturalmente, tutto e sempre, senza percepire non una "paga"  e nemmeno le spese sostenute per tali attività, dal gasolio, alle fotocopie, al tempo, tanto, investito e sottratto al mio lavoro.
Succede parimenti, che gran parte dei miei colleghi/amici, non solo non partecipi alla cosa, nemmeno con un merdoso (scusate la parola ma la trovo molto efficace)post social di commento o di sostegno, o anche di diniego al limite.
Questo tipo di attività politico/sindacali, saprete che richiede sempre il raccontare pubblicamente situazioni vere, vissute. Richiede spesso il fare nomi e cognomi di gestori di locali, di direttori artistici ed altro. Tutto questo, sempre per vissuto personale, ti rende indigesto, ti fa perdere lavoro perchè sei visto non più solo come uno che suona punto ma come uno che oltre a suonare, va in giro a rompere le balle nell'ambiente,ad agitare le acque. Eppure seguito a farlo tutt'oggi, nonostante la fame di lavoro che attanaglia me stesso ed il comparto tutto. Chi te lo fa fare? Penso sia "natura" una sorta di bisogno interiore.
So per averlo già vissuto che al momento ottenessimo qualche risultato, alla cassa, a riscuotere quel risultato, si presenteranno anche coloro che oltre a stare "nascosti" ti hanno anche dileggiato.
E' così, è forse la Democrazia ma cmq è così, da sempre, in ogni settore della società.

Per cui, ragazzi del forum, stiamo leggeri, viviamo questo spazio con serenità e se possiamo, con leggerezza. Sforziamoci di vivere più la passione che ci lega piuttosto che le cose che ci possono dividere. e che è normale ci siano.
Abbiamo tutti (presumo) talmente tanta merda da masticare tutti i giorni, che venirsela a cercare anche sul forum, lo trovo poco comprensibile.

Non vuol, essere un pippone a nessuno ma un augurio a tutti noi, me per primo, che come moderatore, mi sento anche in dovere di intervenire per distendere gli animi di tutti, nessuno escluso, mi ripeto, scusatemi, me incluso.
NERO
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da NERO »

La parola scritta (soprattutto da un telefonino magari e un po' di fretta) porta a incomprensioni. Sono sicuro che davanti al suddetto bicchiere di ripasso manco sarebbe cominciata la diatriba.. anzi.
Tornando ai punti di vista differenti nel mondo del sax la smania di personalizzare si concentra per lo più sul becco e al limite sul collo. Quella del becco "refaced" e' una vera mania (che conosco bene) per la quale tutto quello che esce di fabbrica è stonato ed imperfetto. Basti pensare che bocchino di una certa epoca e sistemati dal famoso refacer ammerigano possono costare quanto una tromba professionale. Pezzi di gomma dura o metallo limati qua e là... Ad ognuno le sue paturnie
Ultima modifica di NERO il 02/06/2020, 13:12, modificato 1 volta in totale.
stefano bartoli
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da stefano bartoli »

Concordo Nero.
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Marco Muttinelli
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da Marco Muttinelli »

AVVERTENZA: questo post va integrato con quanto presente nel topic viewtopic.php?f=68&t=903 essendo i due inerenti alla stessa tematica.

Poi trovi quella frase che fa riconsiderare leggermente la questione:
Tratto da C.G. Conn A New Era in Band Instrument Making, 1940, pag. 47 (catalogo generale degli strumenti di C.G Conn del 1940) (la sottolineatura è mia aggiunta n.d.r.)

"Lacquering"
The material used in our lacquer finishes are the best obtainable. However, like all lacquer finishes it is not permanent, as indicated by the following statement issued by the National Association of Band Instrument Manufacturers: "Lacquer is only a temporary finish and should be sold as such".
The following prices are for either clear or gold lacquer.
If instrument is in need of cleaning, add the charge shown at right.

Cornet or Trumpet..........$ 3.00

"Cleaning, Adjusting Cup-Mouthpiece Instruments"
Instruments are torn down, thoroughly cleaned, sterilized and polished; supplied with new springs, felts and corks,
and valves and slides adjusted; carefully reassembled, recleaned and thoroughly tested and inspected.
Removal of dents, soldering or replacing worn parts, and other repairs are additional.

Cornet or Trumpet..........$ 4.50 (Brass) $ 4.00 (Other Finishes)


Ciò, pur non cambiando sostanzialmente i termini della questione indica chiarissimamente che fino a qualche anno fa era normalissimo ricorrere alla rilaccatura dello strumento e che, probabilmente, la gran parte dei vintage più vecchi è effettivamente rilaccata anche quando sembri trattarsi di lacca originale.
Il problema quindi si sposta non tanto dal rilaccare o meno lo strumento, quanto ai materiali coi quali venga effettuata questa attività (confronta appunto altro post in merito).
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da Fcoltrane »

Interessante questo post mi era sfuggito. Sorrido pensando che come ho scoperto leggendo questo post , la mia idea sugli strumenti vintage e sul cercare di mantenere l’originalità deriva direttamente da studi di restauro ed architettura . Tutto ciò è affascinante perché si tratta di arte e rafforza la mia idea personalissima che esista un comune denominatore per tutto . Per me rilaccare uno strumento vintage è come prendere un martello e colpire ripetutamente le dita dei piedi. Ma sono consapevole che è una mia idea e conosco molti musicisti che la pensano diversamente. Il principio che diceva Marco è quello che applico è che mi è stato insegnato dal mio insegnante di sax ( un musicista straordinario con una attenzione al suono favolosa) . Se tu hai un sax e lo rilacchi ne modifichi il suono , questo succede pure se modifichi il collo l’altezza delle chiavi il bocchino ecc. ci sono però due correttivi a questo principio. Se il musicista è in gamba davvero in gamba è in grado di mantenere il proprio suono a prescindere dal cambiamento. Se il musicista è davvero scarso la rilaccatura la modifica del bocchino l’altezza delle chiavi ecc non faranno alcuna differenza. Posso solo aggiungere che come qui anche nel forum di sax le opinioni sono diverse. Un dato è oggettivo se hai un tenore selmer degli anni cinquanta e lo rilacchi con questa operazione il valore commerciale diminuisce. Alcuni amici hanno fatto rilaccare i propri sax in oro e altri in argento . Dal mio punto di vista : WallBash : : WallBash : . Ma ciascuno per me è libero di fare quello che vuole . Io stesso ho fatto parecchie stupidaggini come ad esempio il tentativo di intervenire su un bocchino
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Re: Considerazioni di ordine generale sul rilaccare o meno uno strumento Vintage.

Messaggio da Marco Muttinelli »

1936 Selmer Repairing Secrets, pagina 25

"RS132 Lacquer. To use lacquer requires a sprying outfit and experience. This lacquer is the finest obtainable for instruments.
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so you can mix it to suit your own needs.

Gold Lacquer, redy mixed: Gallon $5.60. Quart $1.75. Pint $1.10. 1/2 Pint $0.67
Clear Lacquer, unmixed, thick), per quart $2.10
Thinner, per quart $1.30
Color, per oz. $0.40"

pagina 40
"Suggested Repair Shop Equipment Assortments
...
1 Lacquer sprying outfits
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