Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

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Marco Muttinelli
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Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ripensando all’argomento vintage versus contemporanee mi sembra che sia una distinzione fittizia e, in un certo qual senso, fuorviante.
Ritengo, infatti, che sarebbe più corretto parlare semplicemente di strumenti validi o meno validi al di là dell’anno in cui siano stati costruiti.

Il perché è presto detto: noi definiamo come vintage strumenti che hanno una certa età sulle spalle, ma lo facciamo pensando esclusivamente a partire a ritroso dal momento temporale in cui ci troviamo e non prendiamo in considerazione un arco temporale più ampio che vada da un lato a ritroso e dall’altro in avanti. Solo così si può ragionare in modo più oggettivo sulla questione.

Ogni strumento, sia esso musicale o di qualsiasi altro settore, ha una vita spesso molto più lunga di chi lo ha creato o posseduto e passa di vita in vita per continuare a svolgere il proprio lavoro fino a quando non sopraggiunge il proprio fine vita che vedremo essere di due tipi.

Qui per capire quanto poi seguirà è necessario fare una precisazione molto importante. Esistono strumenti “semplici” * (si badi bene non “facili”) composti da un numero esiguo di parti/meccanismi che devono svolgere un numero limitato di funzioni (ad esempio la pinza, il martello etc.). ed esistono strumenti “complessi” * (si badi bene non “complicati”) composti da un numero elevato di parti/meccanismi in grado di svolgere da poche a moltissime funzioni (ad esempio un calcolatore, un tornio, un’automobile etc.). Gli strumenti semplici subiscono solo piccolissime variazioni nel corso degli anni (ad esempio il manico del martello che da ligneo è diventato plastico o la forma della testa che ha subito una semplificazione nel corso degli anni). Gli strumenti complessi cambiano molto e molto rapidamente in rapporto ai cambi tecnologici relativi alle varie parti che lo compongono.

Il fine vite a cui mi riferivo prima per gli strumenti semplici solitamente coincide con una rottura non più aggiustabile o a causa della perdita delle caratteristiche fisico/meccaniche necessarie per il lavoro che deve svolgere. Per gli strumenti complessi il fine vita solitamente avviene per obsolescenza ovvero l’essere superato da strumenti analoghi che svolgono lo stesso (o più) lavoro in modo migliore, o più efficiente, o più rapido etc. Lo strumento non smette però di vivere né tantomeno smette di riuscire a fare ciò per cui era nato, semplicemente viene accantonato e (molto spesso) demolito e riutilizzato in alcune sue parti o smaltito attraverso il ciclo dei rifiuti.
Per fare un esempio ho, giusto per citarne alcuni, delle stecche e squadre del mio bisnonno perfettamente funzionanti, dei compassi e dei regoli calcolatori del nonno anch’essi perfettamente funzionanti, uno sclerometro e dei flessimetri di mio padre idem perfettamente funzionanti e quando io non ci sarò più essi saranno ancora in grado di fare ciò per cui sono stati pensati. Per contro non ho più la Olivetti Divisumma 14 di mio nonno né l’Olivetti P6060 di mio papà.

Qui si pone una questione importantissima: utilizzare paragoni o paralleli (anche per un semplice fine illustrativo) tra strumenti semplici e strumenti complessi è un errore logico gravissimo per quanto appena visto, il paragone/parallelo può essere effettuato solo tra classi omogenee di strumenti, ad esempio tra un martello ed un cacciavite o tra un computer ed una imbottigliatrice, non potrò mai paragonare una pinza ad una automobile come non potrò mai paragonare un nastro trasportatore ad un filo a piombo. Sarebbe comunque sempre meglio fare questo tipo di operazioni tra strumenti analoghi (un cacciavite a stella con bite del 3 con un altro cacciavite a stella con bite del 3).

Da quanto esposto in precedenza si può considerare che gli strumenti semplici hanno una vita molto lunga, per contro gli strumenti complessi hanno una vita decisamente più breve.

Ora bisogna inquadrare che tipo di strumento siano le cornette e le trombe (ma lo stesso vale per moltissimi aerofoni): essendo strumenti composti da pochi elementi semplici e dovendo assolvere ad una unica funzione (emettere suoni) rientrano necessariamente nella prima casistica, la riprova di questo è anche data dal fatto che nel corso di 200 anni (da quando vennero aggiunti i pistoni al corno postale) tali strumenti sono variati pochissimo, si potrebbe dire che le uniche variazioni siano di dettaglio** rispetto alla “struttura complessiva” dello strumento. Ad esempio, la lunghezza del canneggio è “fissa” e determinata in base all’accordatura voluta dello strumento, allungando o accorciando lo sviluppo del canneggio varia l’accordatura che scende al La o sale al Do, quindi per fare una tromba in Sib dovrò tenere una lunghezza di canneggio che è pressoché identica su tutte le trombe.

Qui si torna al principio del presente, i nostri sono strumenti solitamente dotati di vita veramente lunga e molto spesso ci sopravvivono e potranno continuare a svolgere la loro funzione. Ciò che per noi può essere vintage è stato uno strumento nuovissimo e ultramoderno quando è nato, così come strumenti odierni appena immessi nel mercato oggi, potranno essere considerati vintage tra 40 o 50 anni. E quelle che usciranno tra 50 anni a loro volta dopo altri 50 saranno considerate vintage e così via. Scherzando (ma non troppo) si potrebbe dire o che tutte le trombe sono modernissime o che tutte le trombe sono vintage a seconda di come si guardi la questione, pensandoci bene si potrebbe anche dire che siano modernissime e vintage al contempo.
Ecco perché non ha, dal mio punto di vista, senso parlare di vintage o contemporaneo, perché ragioniamo in tali termini solo in rapporto ad una percezione soggettiva riferita ad un preciso istante dell’esistenza personale e non all’arco temporale della vita di tali manufatti.

Si diceva che le trombe e le cornette siano, fondamentalmente, sempre uguali e di qui in avanti sempre lo saranno perché potranno anche cambiare i dettagli** ma non potrà mai cambiare l’essenza dello strumento, pena il fatto che non sarebbe più una tromba/cornetta ma diventerebbe un altro strumento.

Ecco che, allora, l’unico ragionamento veramente utile in materia è quello se un dato strumento sia valido o meno cercando di rendere tale processo oggettivo limitando al massimo ogni possibile soggettività che falserebbe, necessariamente, la valutazione finale. Non voglio farne un elenco, semmai nelle varie risposte si potrà capire quali elementi possano essere presi per una valutazione oggettiva, qui ne riporto solo un paio: qualità dei materiali, qualità dell’assemblaggio e qualità delle saldature.

*Non esistendo una definizione propria di strumento semplice o di strumento complesso e non potendosi adattare correttamente la definizione di altri ambiti (ad esempio macchina semplice) si è adottata la distinzione concettuale tra le due classi così come definita dalle parole che seguono ciascuna di esse.

**Il vocabolo dettaglio è stato usato nel suo più pieno significato etimologico di parte riferito ad un tutto pertanto non si intenda in alcun modo che essendo di dettaglio non possano essere significativi o importanti.


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stefano bartoli
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da stefano bartoli »

25 visite, neppure un commento, neppur timido. Diciamocelo, questo post mette paura. In tempi di pandemia c'è poca voglia di attizzar ulteriori scaramucce, s'ha bisogno di pace e tranquillità. Lo so, lo so, il tuo scopo non è agitar tenzone ma su molti forum oramai ci si accalora anche sul colore delle cassette della posta.
Astutamente nonchè infingardamente, attenderò il primo pazzo audace non che baldo che profferirà parola.
Li approfitterò meschinamente per sentenziare dall'alto del mio sapere, nel solco agevole eventualmente tracciato dal malcapitato apripista.

Magari arriveranno "contributi esterni" la speranza è l'ultima a morire.
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Mirco »

Eccolo il malcapitato :D

Ma infatti vintage è un termine relativo non assoluto. La treccani definisce vintage ciò che ha più di 20 anni. Un confronto fra una Bach di 50 anni e una attuale, fra una Martin di 50 anni ed una attuale . È il confronto fra due trombe vintage e due attuali poi è chiaro che TUTTE le vintage non sono ne meglio ne peggio delle moderne.
Vintage non è una tipologia di tromba è solo "ha oltre 20 anni ".
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Marco Muttinelli
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Come non essere più d'accordo Mirco :) sul tema spesso si sono fatte guerre ideologiche epiche tra fautori e contrari (all'una o all'altra) senza trascurare i feticismi o ancora peggio le claque da stadio inneggianti questa o quella posizione. Personalmente sono un Connista vintage duro e puro ma non mi sono mai sognato di dire che le Conn siano le trombe migliori del mondo. Ma che siano strumenti eccellenti è fuori di dubbio vista la grandissima musica che con essi è stata fatta nel corso degli anni. Così come ci sono tanti strumenti nuovi veramente validi per chi preferisce rivolgersi a questi. Ho cercato di gettare una nuova luce su di un argomento che solitamente viene visto in modo soggettivo, che per quanto legittimo, porta necessariamente una visione che non tiene conto di alcuni aspetti. Aspetti che ritengo fondamentali per la tutela di ciò che oggi è come attuale ma un domani andrà tutelato per evitare di perdere un patrimonio culturale. Sicuramente la mia formazione pregressa incide molto su queste riflessioni ma come sono stato abituato ad aver cura di tramandare (nel mio ambito) e tutelare ciò che è stato fatto nel passato, così devo fare per ciò che è fatto nel presente e ciò che verrà fatto nel futuro perché l'uomo che non lascia traccia del proprio passato è un uomo che non può avere futuro alcuno. Forse proprio questo ultimo punto è esattamente ciò che mi ha fatto scrivere il post iniziale.
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Marco Muttinelli
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Marco Muttinelli »

stefano bartoli ha scritto:25 visite, neppure un commento, neppur timido. Diciamocelo, questo post mette paura. In tempi di pandemia c'è poca voglia di attizzar ulteriori scaramucce, s'ha bisogno di pace e tranquillità. Lo so, lo so, il tuo scopo non è agitar tenzone ma su molti forum oramai ci si accalora anche sul colore delle cassette della posta.
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Ahahaha Stefano eletto seduta stante il sergente Donnie Donowitz del forum :lol:
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Michele Lupi
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Michele Lupi »

Premetto che sono un trombettista alquanto scarso e che non ho
l'esperienza ne la conoscenza necessaria per valutare adeguatamente uno strumento.
Detto questo, negli anni come molti di noi, mi sono divertito a comprare e vendere
molti strumenti, sia nuovi o semi nuovi che vintage.
L'idea che mi sono fatto a me è molto chiara ( ma magari non è così per tutti ).
Il suono di quasi tutti gli strumenti vintage che ho avuto era molto superiore, per
corposità e timbro al 90% degli strumenti moderni. Credo ( ma non ne sono sicuro )
che molto abbia influito la qualità dell'ottone. ( oggi credo che la percentuale di Piombo,
che risulta cancerogeno sia di fatto diminuita come il Nickel ed altri metalli pesanti ).
Si è cercato di controbilanciare provando vari materiali ed in linea di massima allargando
la misura delle campane. Di contro la meccanica dei pistoni è migliorata molto e rispetto
a tutti i vintage che ho avuto le trombe moderne scorrevano in modo più veloce e sicuro.
Anche se rimpiango ancora la meccanica della Courtois evò anni 80 ( e quì tutto quello che ho
scritto va a puttane... :) :) ) . Detto questo, potessi spendere in uno strumento sarei ancora
attratto dal fascino più che dalla meccanica....e mi ricomprerei la mia Blessing Super Artist.
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stefano bartoli
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da stefano bartoli »

Naaaa per ora taccio e rimango piattato nella mia trincea, ho la mimetica e le frasca sull'elmetto. Inoltre sono basso come il crucco di Sturm Truppen.

Attendo guardingo e infingardo come la tagliola attende la vorpe perchè le risposte di Mirco e Michele un m'hanno fatto nemmen vento, non ci vedo polemica possibile.

Attendo fiducioso qualche sconsiderato di vaglia (venisse anche da fori...)
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Marco Muttinelli
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Marco Muttinelli »

stefano bartoli ha scritto:Naaaa per ora taccio e rimango piattato nella mia trincea, ho la mimetica e le frasca sull'elmetto. Inoltre sono basso come il crucco di Sturm Truppen.

Attendo guardingo e infingardo come la tagliola attende la vorpe perchè le risposte di Mirco e Michele un m'hanno fatto nemmen vento, non ci vedo polemica possibile.

Attendo fiducioso qualche sconsiderato di vaglia (venisse anche da fori...)
Soldato infingardo ed uso alle più crudeli tecniche di guerriglia della giungla :D. È confortante sapere che sei pronto a tutto pur di esercitare il tuo compito di moderatore, financo immolarti per il forum, affinché la polemica non divampi. :lol: comunque sergente Donnie cofessi che persino lei ha avuto un sussulto di umanità leggendo che l'uomo che non lascia traccia del proprio passato è un uomo che non può avere futuro alcuno! ;)
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da stefano bartoli »

Purtroppo per me, solo chi innova passa alla storia. Ma talvolta succede l'errore. Accadde a Le Corbusier con il divano LC3 che ben conosci. Per anni costui si pavoneggiò all'epoca, ne trasse gloria e danaro.
Poi, un giorno, passò dall'Ikea dell'Osmannoro e vide che quel divano era già stato inventato, era li, in vendita, sfacciato e tronfio, si chiamava "Kupiaunkulla" e costava 296,50 scontato.
Rimase malissimo ma la vera umiliazione sarebbe avvenuta poco dopo, quando tamburellando sul telaio, ebbe a scoprire che per 349.00 euro davano il modello con tubi in bronzo al fosforo torniti dal pieno e il set di brugole.

Non fu mai più lo stesso ma questo la storia non lo racconta e lui seguita a passare per un fenomeno..
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Matteo Giannini
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Matteo Giannini »

Tra il serio e il faceto.
Esistono oggetti utili, esistono cose belle. L'utile ha un evoluzione che ne migliora la funzionalità. Il bello è soggettivo. Nel primo caso si possono avere balzi o passettini, come dice Marco, sintetizzando il mio punto di vista: concordo che più l'oggetto è complesso e più è soggetto a invecchiamento. Nel secondo siamo legati al gusto delle persone che possono assolutamente trascurare l'utilità marginale di una cosa. Dico cosa perché vale per qualsiasi oggetto ma anche per qualsiasi esperienza che tocchi il nostro animo. Per esempio le terme di Caracalla sono una rovina ma toccano, almeno per me, la mia anima in modo profondo. In questo caso non vale alcun parametro razionale tranne il quanto vale per me solo. Uno strumento musicale ha anche a che fare con la parte empatica e sentimentale della nostra vita, è strumento come un martello ma è anche espressione come la bocca per chi si esprime o il corpo per chi balla. Pertanto benvenga la fascinazione personale, basta che non passi per un'imbonitore di turno che mi convinca di bisogno che non ho. Come Marco suono strumenti âgée, ne sono affascinato ma non li ritengo superiori a nulla, sono buoni per me e mi piacciono.
(Capo Oro) vecchio suonatore in erba.
Strumenti:
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Conn: 12B Coprion '53;12A Coprion '53; 22B Victor '57; 6b late '65
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Conn 7B-N; Conn4 imp.precision; Shires 1.5c
Posseduti: ytr1320s; ytr4335g; YTR 634 '75; 18B Coprion '55; 18A Coprion '56; Mahllion Bruxelles 671 '45
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da stefano bartoli »

Beh, seriamente parlando (ma c'era del serio anche nella mia precedente risposta...) pure io che rompo sempre le balle sul non fissarsi sull'equipaggiamento, ho le mia piccole manie, ovvio.
Ad esempio preferisco le trombe "pulite" senza fronzoli, tipo Shilke B1, e aborro le trombe cariche di accessori e ammennicoli. Le stesse chiavi dell'acqua, se potessi le toglierei perchè mi disturbano il "profilo" dello strumento. Difatti le sostituisco la dove è fattibile con le Amado che sfogano peggio la condensa ma si "vedono" meno.
Così come preferisco le trombe raw brass e possibilmente invecchiate, ossidate ed eccetto rari casi, non mi piace nessun tipo di finitura. I bottoni più bassi e quindi meno esteticamente impattanti possibile.
Trombe con più materiali, più "colori" o finiture, braccetti e boccole da tutte le parti, insomma, non mi piacciono assolutamente.
Per fortuna, questo non mi ha mai distolto dallo studio però. Non mi succede nemmeno di Affezionarmi" a nessuna tromba o bocchino, se ho bisogno di realizzare ed è successo spesso, vendo, non c'è problema, non ho mai avuto la tendenza in generale, ad affezionarmi alle cose che invece considero semplici strumenti per fare qualcosa.

La considero una fortuna perchè attaccarsi alle cose, per come ragiono io, non è una buona cosa, il che non significa non rispettarle però eh.
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Matteo Giannini
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Matteo Giannini »

io ho, invece, amore per gli oggetti. In fondo anche tu li coccoli, li monti, li smonti, li ripari. Alcune cose anche poche, anche il pallone Wilson, sono parte della tua vita. A volte da alcuni non vuoi separati se non costretto.
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da stefano bartoli »

Lavorare ha sempre fatto parte della mia cultura, fin da bambino. Che poi fosse officina o i circuiti degli apparecchi, mi è sempre piaciuto, lo stesso vale per le trombe. Ho avuto alcune cose dalle quali sono stato costretto a separarmi causa "tempi bui" ciclici da 20 anni a questa parte,come capita a tante persone che vivono di lavoro alla giornata e so che mi capisci molto bene.
In realtà però la cosa che mi fa stare male non è il separarsi da un oggetto ma il fatto di essere costretto a farlo.
Tengo molto di più alle belle relazioni, quelle sono rarissime, gli oggetti vanno e vengono.
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Matteo Giannini
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Matteo Giannini »

stefano bartoli ha scritto:Lavorare ha sempre fatto parte della mia cultura, fin da bambino. Che poi fosse officina o i circuiti degli apparecchi, mi è sempre piaciuto, lo stesso vale per le trombe. Ho avuto alcune cose dalle quali sono stato costretto a separarmi causa "tempi bui" ciclici da 20 anni a questa parte,come capita a tante persone che vivono di lavoro alla giornata e so che mi capisci molto bene.
In realtà però la cosa che mi fa stare male non è il separarsi da un oggetto ma il fatto di essere costretto a farlo.
Tengo molto di più alle belle relazioni, quelle sono rarissime, gli oggetti vanno e vengono.
Concordo pienamente essere costretti è, in ogni modo qualcosa che non dovrebbe accadere. A volte è il male minore, a volte l'ultima possibilità, comunque mai un bene.
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Re: Considerazioni di ordine generale nel rapporto vintage/contemporaneo sulle trombe/cornette.

Messaggio da Andrea »

Buongiorno a tutti, ho letto con interesse. sono l'ultimo arrivato, studio da tre anni con tutte le complicazioni di questo periodo e tiro anche al vecchiotto; ho sempre trovato affascinanti gli oggetti costruiti con le mani, e le trombe mi affascinano per questo.
Non ho la vostra conoscenza tecnica, ma in questo periodo mi esercito con un vecchio flicorno a cilindri, e curiosando per conoscere meglio la tipologia ho trovato che ci sono diverse aziende (Schagerl, Kriner ecc) che abbinano una specie di meccanismo a pistoni con quello a cilindri e creano anche forme nuove: siamo così sicuri che la tromba continui ad essere uno strumento semplice?
Cari saluti Andrea
PS
complimenti per il nuovo ambiente del forum, sempre interessanti e stimolanti i contenuti.
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