Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

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Marco Muttinelli
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Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Marco Muttinelli »

Il Colonnello Charles Gerard Conn, il padre fondatore della C.G. Conn, personaggio alquanto ecclettico, poliedrico, pittoresco e di ingegno, nacque il 29/01/1844 e fin da piccolo cominciò a suonare la cornetta, cosa che ne condizionerà inevitabilmente le scelte in età adulta.

Arruolatosi molto giovane (1861) nell’esercito dell’Unione ne divenne ben presto un ufficiale, venne congedato con onore (riceverà anche una medaglia dal congresso nel 1926) nel 1865 dopo essere stato liberato dalla prigionia in cui era stato ridotto durante l’Assedio di Petersburg.
Dopo la guerra, ritornato nella sua Elkhart, il colonnello Conn vi aprì una attività di drogheria e pasticceria, oltre a condurre il negozio nel laboratorio produceva timbri di gomma ed effettuava lavori di argentatura di oggetti, al contempo, ovviamente, suonava la cornetta nella locale banda musicale.

L'ingresso di Conn nel settore della produzione di strumenti musicali pare sia stato dovuto alle conseguenze di una rissa avvenuta fuori da un saloon. La leggenda vuole che il labbro superiore di Conn fosse talmente lacerato e gli facesse talmente male appoggiarvi il bocchino da fargli pensare che non sarebbe mai più riuscito a suonare. Decise, così, di provare a far aderire il materiale per timbri in gomma al bordo di un bocchino che sperava si adattasse alle sue labbra. Dopo aver mostrato ai suoi amici la propria idea, vide che riscuoteva un'enorme curiosità e richiesta per la sua invenzione, così iniziò a pensare di fabbricare il suo nuovo bocchino. Aveva bisogno di un macchinario idoneo per far aderire la gomma ai bocchini e da uomo di genio qual era trasformò il telaio di una macchina da cucire scartata in un tornio con il quale iniziò a produrre i suoi bocchini.
In questo periodo Conn incontrò Eugene Dupont, un francese di recente trasferitosi a Elkhart che aveva costruito cornette nella sua terra natia, il quale lo convisse ad entrare nella produzione e commercio di Strumenti musicali. Il bocchino con la montatura in gomma di Conn fu brevettato nel 1875, e sempre in quell’anno Dupont progettò la prima cornetta di Conn chiamata Four-In-One. Nel 1877, in soli due anni, l'attività era talmente cresciuta che Conn dovette acquistare un edificio industriale ove iniziò a produrre strumenti a banda di ogni tipo. Conn riuscì ad attirare i più abili artigiani dall'Europa e in questo modo ampliò la sua attività a tal punto che già nel 1905 la sua era la più grande fabbrica di strumenti musicali del mondo e che produceva una linea completa di strumenti a fiato, archi, percussioni, un organo portatile nonché le campane per i grammofoni.

In questo contesto nasce il folle sogno di Charles Gerard Conn ed è facile intuire perché la cornetta abbia sempre ricevuto una attenzione particolare, in questa azienda, un posto speciale e privilegiato nella produzione, anche quando oramai soppiantata dallo strapotere della tromba a tal punto da essere sempre presente con diversi modelli di questo tipo di strumento durante tutto l’arco della storia di questa azienda (per lo meno fino a tutto il periodo Elkhart). Azienda anche tormentata da incidenti ed incendi devastanti, ma questa è altra storia che forse un domani racconteremo.

Dopo la separazione da Dupont, si narra che le cornette siano state progettate e disegnate dal Colonnello in persona che ne curava e supervisionava personalmente tutti gli aspetti anche quelli prettamente produttivi.
Charles Gerard Conn morì a Los Angeles il 05/01/1931 in stato di semipovertà e la sua lapide si trova tutt’ora nella sua amata Elkhart.

Venendo ai giorni nostri e riguardando alla storia ed evoluzione delle cornette della Conn possiamo individuare quattro periodi principali dagli albori fino alla vendita della Conn al gruppo McMillen, periodi contraddistinti da soluzioni abbastanza riconoscibili con l’epoca in questione.

Pionierismo, ovvero l’epoca del tutto è possibile e della fantasia al potere. Non c’è limite allo sviluppo formale dello strumento, anzi più è “complesso” ed arzigogolato più è in grado di illustrare il genio umano capace di trovare soluzioni disparatissime ad uno stesso problema. È l’epoca in cui l’inventiva francese, invero piuttosto disordinata, portata da Dupont la fa da padrona con soluzioni assai ardite ma assai poco razionali, è il periodo dei brevetti a doppia denominazione (Conn/Dupont) iniziato nel 1876 che si concluderà più o meno agli inizi del 1900 dopo circa un quarto di secolo.
In questo periodo si annoverano cornette assai bizzarre ma comunque perfettamente funzionanti tra i quali vanno ricordate in ordine sparso:
- Four in One (in grado di essere suonata su 4 chiavi diverse sostituendo il codolo)
- New York Wonder in C, Bb and A
- Circular Cornet (una sorta di cornetta con la forma di un corno francese)
- New York Wonder Fluegel Horn

L’epoca d’oro, ovvero il primo quarto del Novecento.
Conn dopo essersi separato da Dupont rivoluziona completamente tutto e, tra le altre cose, mette mano ai progetti e razionalizza i disegni, i percorsi e anche le catene produttive spostando dalla quasi totale produzione manuale ad una maggior presenza di macchinari e strumenti che aiutino la produzione ed innalzino l’uniformità di produzione. La maggior presenza di macchinari industriali è, comunque, bilanciata da una ancor maggior cura di tutte le lavorazioni che richiedono l’intervento umano, siano esse di assemblaggio quanto di finitura o di realizzazioni di parti completamente a mano. Sono di tale periodo, probabilmente, le più belle incisioni realizzate sulle campane degli strumenti così come le più belle finiture e lavorazioni superficiali, siano esse argentature quanto dorature. I particolari tecnico/costruttivi rasentano quasi la paranoia se visti con gli occhi contemporanei, ma ci piace pensare di più si trattasse di amore per la perfezione.

Rimangono ancora in essere soluzioni assai originali negli sviluppi dei canneggi e relativi percorsi d’aria ma sono casi oramai sporadici, comincia a conformarsi una ben definita forma “standard” delle cornette che assumono la caratteristica forma del bastone da pastore, contemporaneamente si assiste ad una “specializzazione” delle cornette di Conn che da qui in poi si presenteranno sul mercato sempre con una leggera predilezione per un uso da lead piuttosto che per un più pesante utilizzo commerciale. Nel primo caso l’accento dello strumento è posato sulle caratteristiche della melodiosità e dolcezza (mi verrebbe da definirla soavità) dello strumento, nel secondo invece sulla correttezza timbrica, sulla facilità di emissione e sul volume che lo strumento è in grado di produrre pur mantenendo, comunque, la pastosità propria della cornetta (mellow tone). Sia quel che sia entrambi i tipi devono essere sempre presenti contemporaneamente a catalogo, cos’ come emerge prepotentemente la maniacale attenzione di Charles Gerard Conn alle esigenze di utilizzo dei diversi strumentisti in riferimento ai grandi cambiamenti che stavano avvenendo nella musica all’epoca. In particolare va segnalato che spesso le cornette erano disegnate per lavorare sia in High Pitch che in Low Pitch e possibilmente nelle tre chiavi di Do, Sib e La.
Sono epoche in cui anche pochi dollari risparmiati sono una enormità ed ecco che il catalogo Conn presenta diverse “varianti” degli stessi strumenti in modo da venire in contro alle singole esigenze con il minimo esborso da parte dell’acquirente. Abbiamo così, molto spesso, un dato modello di cornetta accordata per il solo in Low Pitch oppure la versione in High Pitch in grado di lavorare anche in Low, strumenti con il meccanismo di apertura automatico delle pompe quando si apre il corista per la tonalità di La oppure prive di tale meccanismo, molto spesso tutti questi elementi in combinazione tra loro.
È l’epoca in cui i modelli (sarebbe più opportuno parlare di famiglie) hanno dei nomi veri e propri e solo nell’ultimissima parte del quarto di secolo al quale ci riferiamo vedrà l’introduzione dei numeri per l’identificazione. In questo periodo Conn depositerà, probabilmente, il maggior numero di brevetti di tutta la storia dell’azienda.

In questo primo quarto di secolo vanno sicuramente ricordate:
- Connqueror in C, Bb and A e poi Perfected Connqueror in C, Bb and A
- Perfected Wonderphone in C, Bb and A
- Perfected Wonder in C, Bb and A
- New Invention Circus Bore
- Wonder Vocal Cornet in C, Bb and A

Maturità:
il quarto di secolo successivo vedrà da un lato la crescita esponenziale di domanda per le trombe con conseguente contrazione di quella di cornette ed al contempo dei grandissimi mutamenti socio/economico/culturali ai quali la Conn saprà adattarsi perfettamente, anzi secondo alcuni una parte importante di tali cambiamenti fu indotta proprio dalla Conn stessa mediante specifici programmi educativi promossi dalla Conn nei confronti del congresso degli Stati Uniti, la Conn è stata nel frattempo acquisita da una cordata di investitori guidati da Carl D. Greenleaf che la guiderà fino agli anni ’50. L’amato Colonnello non ha più alcuna voce in capitolo e la Conn perderà completamente quegli aspetti di “romanticismo” per diventare a tutti gli effetti una super industria manifatturiera dotata di tutti i più moderni macchinari all’epoca disponibili o fatti realizzare appositamente. In questo periodo un altro Greenleaf entra a far parte dell’azienda (1928) si tratta di Leland B. Greenleaf che guiderà la Conn nell’ultimo periodo, dopo che Carl D. Greenleaf si sarà ritirato, fino alla cessione di fine anni ’60.
Pur se cambiata la proprietà e le modalità operative, ciò che non cambia assolutamente in Conn è l’amore di perfezione del lavoro e la ricerca assoluta della qualità ad ogni costo. Sotto la spinta di Carl D. Greenleaf si completa quel lavoro di razionalizzazione e perfezionamento degli strumenti e dei processi produttivi che era stato iniziato dal Colonnello Conn, rendendo così la Conn quella perfetta macchina da guerra in grado di produrre tutto il producibile nell’ambito musicale sempre con risultati strabilianti. Sebbene la pelle della Conn sia profondamente mutata e non sia più presente quello spirito romantico/avventuroso caratterizzato dai primi cinquant’anni di vita dell’azienda, ciò che non è venuto meno è la poesia nel fare gli strumenti musicali come si deve e pur di fronte alla nuova moda imperante che vuole la tromba come regina incontrastata degli ottoni in Conn non ci si dimentica certo la propria storia e le cornette trovano una nuova linfa vitale grazie ad una nuova formula in grado di accontentare i nostalgici puristi della cornetta quanto i più accessi sostenitori della superiorità della tromba rispetto alla cornetta. Prende piede un concetto, un disegno totalmente nuovo di cornetta una sorta di “long cornet” (d’ora in poi definita “americana lunga” per non confonderla con la vera “long cornet” che nascerà solo più tardi) in grado di coniugare il timbro morbido e pastoso della cornetta con quello più brillante ed aggressivo della tromba. Nasce la mitica serie “Victor” il cui nome si rivelerà realmente appropriato per descrivere il successo di vendite di questa famiglia di strumenti. Sempre durante questo quarto di secolo subentrano altre innovazioni assai importanti per il marchio ma che troveranno maggior sviluppo e presa nella fase successiva come appunto la nascita delle “long cornet” (grazie alle 40A e 48A Connqueror) vere e proprie di cui parleremo in seguito e alla rinascita delle “short cornet” seppur prive oramai della classica forma a bastone assai apprezzate per la maneggevolezza e la voce melodiosa. Oltre alle diverse proliferazioni di cornette bisogna anche ricordare l’introduzione dei pistoni “crysteel” e l’uso del bronzo fosforoso per la realizzazione degli involucri dei pistoni.

In questo secondo quarto di secolo vanno sicuramente ricordate:
- Famiglia “Victor” in tutte le sue declinazioni (iniziale 80A/81A Large bore, 6A/7A Medium bore e 4A Small bore) ricordando che a numero dispari corrisponde la versione sia HP che LP del numero pari che la precede alla quale si aggiungerà la 8A Slender che in qualche modo ne estremizzerà i concetti di base.
- 40A e 48A Connqueror (long cornet)
- 12A Coprion (e ho detto tutto) una “short cornet” nuova moda (no bastone da pastore)
- 26A Director (strumento professionale degli anni ’30) importante in quanto rappresenterà la base formale per le cornette student degli anni ‘50

Al momento mi fermo qui, di materiale ce n’è assai. Per chi dovesse riscontrare differenze con quanto presente sulla bibbia di noi Connisti, chiedo la gentilezza di esserne informato in modo da procedere alle verifiche del caso.


the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


VICTOR...ia’s secret: 82A - 1925; 8A - 1932; 80A - 1940; 6B - 1968

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Zosimo
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Zosimo »

: Thumbup : : Cool : : Thanks :
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Fcoltrane »

bel post : Thanks :
con calma lo studiero' e lo utilizzero' per la mia ricerca
AlbertoR
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da AlbertoR »

Molto interessante, grazie : Thumbup :
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Marco Muttinelli
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Marco Muttinelli »

Fcoltrane ha scritto:con calma lo studiero' e lo utilizzero' per la mia ricerca
Aspetta almeno l'ultima parte prima di prenderti tipo 40 strumenti nuovi : Lol :
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Marco Muttinelli »

TRAMONTO:
Quella da me definita epoca della maturità si protrae per più di un quarto di secolo, terminando tra il 1953 ed il 1955 anno che sancisce, de facto e definitivamente, la fine della CONN legata alle proprie origini storiche ed al proprio DNA (era impensabile per tale azienda produrre uno strumento meno che professionale, figuriamoci uno student) per divenire una azienda estremamente attenta al mercato ed alle sue logiche di profitto. Pur essendo scomparsa la poesia e la magia delle epoche precedenti anche in quest'ultima fase non verrà mai meno la mission aziendale di costruire i migliori strumenti al mondo, né verrà mai meno l'amore e la cura maniacale di tali prodotti. Questo tramonto si concluderà a fine del 1969 con la cessione/smembramento della CONN ed il conseguente spostamento delle attività produttive in varie località diverse dalla sede storica di Elkhart nell'Indiana.
E' un periodo sicuramente assai difficile quello che la dirigenza dell'azienda si trova a dover affrontare, la Conn ha superato indenne due guerre mendiali e due terribili incendi che ne hanno devastato la produzione in entrambe le occasioni ma questa volta si trova a combattere contro un qualcosa di troppo forte persino per la più grande fabbrica di strumenti al mondo. I cambiamenti sociali sono talmente forti e rapidi che nulla è possibile fare per una azienda come la Conn che si occupa di un settore specifico. Probabilmente ne sono anche consapevoli e, forse, questi anni servono a preparare al meglio la "fine" di una azienda così gloriosa dopo quasi cento anni dalla sua fondazione.
Sia quel che sia, come ogni tramonto che si ripetti i bagliori del sole calante sono di una conturbante bellezza così la Conn da azienda sana qual'è continua a produrre e sfornare strumenti affascinanti e ben suonanti, alcuni tra i più famosi del marchio ai giorni d'oggi.
In sostanza l'azienda si trovava di fronte ad una fortissima contrazione della domanda di strumenti musicali in generale (oramai la musica si ascolta riprodotta, non la si studia/suona) e nello specifico settore degli ottoni la tromba ha definitivamente e completamente soppiantato la cornetta oramai relagata a ruolo di pura "comparsa" nel settore musicale se non proprio di "fenomeno" o di "curiosità".
In Conn, con caparbia ostinazione guardano alla propria storia per andare in direzione contraria, attingono a piene mani dall'esperienza del precedente periodo della maturità e, ancora una volta, fanno l'impensabile. Da un'unica macchina sfornano una miriade di modelli diversi in grado di coprire qualunque richiesta proveniente dal mercato.
Scrivevo a fine del precednte intervento:
Marco Muttinelli ha scritto:In questo secondo quarto di secolo vanno sicuramente ricordate:
- Famiglia “Victor” in tutte le sue declinazioni (iniziale 80A/81A Large bore, 6A/7A Medium bore e 4A Small bore) ricordando che a numero dispari corrisponde la versione sia HP che LP del numero pari che la precede alla quale si aggiungerà la 8A Slender che in qualche modo ne estremizzerà i concetti di base.
- 40A e 48A Connqueror (long cornet)
- 12A Coprion (e ho detto tutto) una “short cornet” nuova moda (no bastone da pastore)
- 26A Director (strumento professionale degli anni ’30) importante in quanto rappresenterà la base formale per le cornette student degli anni ‘50
che sarà esattamente la medesima base per il periodo attuale, medesima non per modelli ma per i concetti che sottintendono ai modelli prodotti in tali periodi.

Rimane, infatti, la famiglia "Victor" con le cornette di tipo "americana lunga" 80A (large bore) prodotta fino alla fine del periodo Elkhart per uso prettamente commerciale e la small bore 38A (erede della 6A Victor anni '30) per uso prevalente da solista alle quali si aggiungono due cornette "corte nuova moda" la 5/A e la 9/A (design ripreso in gran parte dalla 12A del periodo precedente). In questo caso il numero dispari indica appunto trattarsi della versione short model di quella che è invece la "long cornet" caratterizzata dal numero pari successivo (5A short - 6A long, 9A short - 10 long) sulle long ritorneremo dopo.
Tale denominazione viene estesa anche, per la prima volta, alle trombe coinvolgendo i modelli professionali che avrebbero rappresentato lo "zoccolo duro" aziendale in materia tra cui la oramai venerabile 22B (sarebbe forse il caso di definirla leggendaria più che venerabile) e che comprendeva anche la 6B e la 10B.

L'esperienza maturata con la "Connqueror" sarà fondamentale per la nascita del mito "Connstellation" è infatti lo sviluppo della 28A che renderà possibile tutto questo. Dicevamo che il mercato era oramai completamente votato alla tromba e per le cornette erano tempi assai duri ma in Conn ciò che vale per altri produttori non vale per questa azienda e tale crisi di settore rappresenta la condizione ideale per tirare fuori il classico "uovo di Colombo". Lo fa proprio grazie al legame di origine con la nascita della azienda inevitabilmente legata alla cornetta. Nasce così la cosiddetta "Arma segreta" di Conn anche conosciuta come "tesoro nascosto" o "gemma nascosta" una cornetta in grado di suonare contemporanemente da cornetta o da tromba semplicemente cambiando il bocchino. La 28A genererà a sua volta due trombe e due short conet rispettivamente le 38B e 36B per le trombe e 36A e 37A per le cornette.
In definitiva per ogni famiglia di "modello" abbiamo così almeno una cornetta lunga, la cornetta corta e la tromba secondo il seguente schema:
5A-6A-6B Victor (campana in ottone)
9A-10A-10B Victor (campana e leadpipe in coprion)
28A-36A-37A-36B-38B Connstellation

A cui si aggiungono le già citate cornette "americana lunga" 38A e 80A e le trombe 22B ed 8B.
Questo conclude il periodo del "tramonto" di Conn ma ci sono altre cose da dire che aggiungerò in prossimi post, stay tuned : Groupwave :
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da AlbertoR »

Molto interessante, come sempre.
Marco, poco tempo fa ho acquistato una 'Victor Special', hai qualche informazione sulle differenze con la 80A che presenta lo stesso meccanismo d'intonazione ?
Sul forum non ho trovato indicazioni : Rolleyes :
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Marco Muttinelli »

AlbertoR ha scritto:poco tempo fa ho acquistato una 'Victor Special', hai qualche informazione sulle differenze con la 80A
Che dire? Applausi.... : Yahooo : : Cool : : Love 2 : era sempre stata un mio pallino prima di diventare terminale all'ultimo stadio del virus Conn (N+1B) nella sua variante più pericolosa la N+1A che pare non lasci scampo : Lol :
Torniamo seri alla "Special" si tratta di una 38A costruita con particolare attenzione e cura e con alcune soluzioni tecniche decisamente fuori dal comune (e te pareva : Lol : ). La serie "Special" era costituita da tre strumenti: la cornetta 38A Victor, la tromba 22B New York Symphony ed il trombone 4H Artist. Pensata e realizzata appositamente per un uso professionale assai gravoso, questa serie di strumenti venne realizzata per un periodo di tempo molto breve di circa sei o sette anni prima della seconda guerra mondiale. I modelli special sono facilmente riconoscibili dagli standard da cui derivano per la presenza di una serie di inserti nichelati in corrispondenza dei punti più soggetti ad usura e dalla presenza di una incisione particolarmente estesa su tutta la campana fino alla curva della stessa. il costo di circa 1 volta e mezza lo strumento dal quale derivava fece si che tale serie avesse un clamoroso insuccesso di vendite e quindi venisse prodotta su richiesta e definitivamente uscita di produzione con l'ingresso nella la seconda guerra. Insomma quella che doveva essere "l'ammiraglia" fu un flop e la ragione va ricercata nell'assoluta bontà dello strumento originale dal quale veniva elaborata tale versione che non aveva senso spendere 1 volta e mezzo il prezzo dello strumento originale solo per avere praticamente una incisione molto più estesa della già bella incisione della standard. In realtà le differenze ci sono eccome, ad esempio la 22B Special ha la pompa del terzo pistone tagliata e reallizzata in modo tale che si possa aprire fino a poter intonare il Fa pedale e non solo il Fa# e complessivamente risulta più retattiva rispetto alla NYS standard, suppongo un qualcosa del genere anche per la 38A. In linea generale la 38A deriva dalla 6A Victor di metà anni '20 inizio anni '30 che è costruita con un canneggio più piccolo rispetto alla 80A, la ragione del canneggio più stretto viene indicata da Conn in ragione di una maggior facilità nel registro alto e di una minore fatica, cosa assai utile per i solisti dell'epoca. Si torna, in un certo senso, a quella doppia anima da sempre presente nelle cornette di Conn con la netta distinzione tra strumento commerciale e lead che ha visto proprio nel confronto 80A-6A prima e 80A-38A poi il suo vertice più conosciuto, sebbene sonicamente non quello con le maggiori differenze che dovrebbero invece appartenere alla contrapposizione Wonder/Perfected W. verso Connqueror/Perfected C. del primo periodo di vita della Conn. Dal mio punto di vista gli Special riportano in un certo senso le cose alle origini e, data la loro rarità prenderli al volo se si presenta l'occasione e pensarci su tremila volte prima di separarsene.
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Zosimo »

tutto bello , ma parlare anche di altre marche
siete diventati www.forumconn.it : WohoW : : WohoW :
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Martin Commitee 1948
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Matteo Giannini »

Zosimo ha scritto:tutto bello , ma parlare anche di altre marche
siete diventati http://www.forumconn.it : WohoW : : WohoW :
Mio caro, ognuno parla di ciò che conosce... Marco, si sa, è un conn-oscitore...
(Capo Oro) vecchio suonatore in erba.
Strumenti:
BrassOn '18
Conn: 12B Coprion '53;12A Coprion '53; 22B Victor '57; 6b late '65
Eastar etr330 Pocket
Mp:Gewa 3c e Shilke16b4 pranizzati da Stefano
Conn 7B-N; Conn4 imp.precision; Shires 1.5c; Bach 7c corp; Getzen 7c;
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Marco Muttinelli
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Marco Muttinelli »

Zosimo ha scritto:tutto bello , ma parlare anche di altre marche
siete diventati http://www.forumconn.it : WohoW : : WohoW :
Capo_oro ha scritto:Mio caro, ognuno parla di ciò che conosce... Marco, si sa, è un conn-oscitore...
Avete toccato un tasto assai dolente.
Il problema non è il forum che è diventato monotematico, il problema è che nessuno interviene praticamente più. Nessuno che si prende la briga di dedicare una parte del proprio tempo agli altri, ma solo un atteggiamento di suzione fanciullesca dalla tetta materna: tanto qualcuno scriverà e se mi interessa leggo.
Su oltre 500 iscritti più o meno attivi (che leggono.... capirai...) siamo meno della metà. E' mai possibile che di 200 persone nessuno abbia tempo da dedicare a condividere aspetti della propria passione agli altri? E' mai possibile che post come questo aperto ad infinite considerazioni (basti pensare che si coprono circa 100 anni di storia con due guerre mondiali di mezzo, una rivoluzione industriale, diversi cambiamenti socio/culturali etc.) non creino un ben che minimo straccio di discussione di approfondimento?
Hai voglia ad investire ore di studio, di riflessione, di impegno e di passione... se questi sono i risultati tanto vale tenersi le cose per sé e parlarne a quattr'occhi con amici che condividano realmente questa passione.
Per me parlare di Conn significa farlo su basi di ricerche, di studio, di letture, di analisi e di riflessione dei dati incamerati e, fin dai tempi non sospetti, avevo spiegato per filo e per segno del perché avrei focalizzato la mia attenzione/impegno solo ed esclusivamente alla conoscenza di questo marchio, ma su 200 utenti qualcuno con un minimo di conoscenza di Bach o di Olds (Reyn) o di Holton o di King o di Yamaha o di Getzen o di Schilke etc etc etc e non trova 15 minuti al mese per scrivere qui? Qualcuno che conosca bene armonia e posti delle considerazioni sul tema? Qualcuno che ci parli del suonare la tromba nella musica classica? Insomma siamo in un mondo totalmente sconfinato ma siamo PIGRI, anzi pigri è poco, sfaticati veri e propri in primis mentalmente. Io il mio continuo a farlo, anche se sinceramente non ne vedo il motivo magari dovrei aprirmi un mio blog a pace amen a questa realtà? Magari lo potrei fare pensando anche a qualche forma di lucro, sarebbe sicuramente più "smart" come dicono adesso ma sarebbe profondamente contrario a tutto ciò in cui credo e ritengo buono e giusto da farsi. La parola è CONDIVISIONE, il concetto stesso con cui nascono i forum è la condivisione, ma questa non è possibile se a "condividere" è solo uno e tutti gli altri ciucciano e via andare... : Andry : : Andry : : Andry :
the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


VICTOR...ia’s secret: 82A - 1925; 8A - 1932; 80A - 1940; 6B - 1968

selezione ristetta: Buescher The 400 T225 1937; 8B Artist 1965;
15B Director 1970; 60B Super Connstellation 1970;

il mio adorato flicorno... Couesnon Monopole ?

imboccature
Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-312 Pechin
Precision/Imp. Precision: 3, 4, 5 e 6 (tp); 3 e 4 (cn)
Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 7 C-N, 9 B-W (tp)
E-Z Tone: Elkhart (tp&cn); Abilene (tp); UMI (tp&cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL (fl); 4 Classic (cn)


molti altri strumenti vintage disponibili
mail: c.g.conn.expert@gmail.com
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Zosimo
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Zosimo »

Purtroppo in Italia il momento forum è passato da anni,
il poco che si fa è su fb. Io infatti preferisco i forum amerigani
che sono sempre super attivi. Qui va tutto deserto, lezioni di armonia
video test, storie dei marchi. I nuovi utenti o entrano per vendere
o per chiedere: mi hanno offerta una bach mercedes intruppata
a 200 euro, secondo voi è buona per suonare al raduno di castronizzaro?
magari quando la gente si sarà stancata del tutto e subito
si riattiveranno, speriamo. non scoraggiarti.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
Martin Commitee 1948
Cornetta Bb: Conn 77A 1960
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie 1960 o giù di lì
Bocchini: Un secchio
Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
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Marco Muttinelli
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Marco Muttinelli »

Figurati Zosimo se mi scoraggio : Lol : lo avrei già fatto molto tempo addietro... era un ragionare per assurdo il mio : Wink :
Una cosa è più che sicura, mi piacerebbe passare più tempo a moderare e meno a scrivere : Yahooo : insomma a guadagnarmi quei diecimila euro al mese che mi pagano come mod : Lol : : Lol : : Lol : , scherzi a parte il moderare è attività assai bella ed istruttiva e costringe a leggere tutto ma proprio per questo così facendo si imparano tante cose interessanti. Abbiamo un post apposito per parlare di questi temi ed anzi riportiamolo in auge per vedere come migliorare il forum e reinvogliare le persone a dedicare un po' del loro tempo : Groupwave :

Il post apposito è "Movimentare il forum" qui: viewtopic.php?f=58&t=2343

Qui torniamo a parlare delle cornettine di Conn che ci sono ancora alcune cose da aggiungere dell'ultimo periodo del tramonto, appena ho tempo cerco di finirlo : Thumbup :
the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


VICTOR...ia’s secret: 82A - 1925; 8A - 1932; 80A - 1940; 6B - 1968

selezione ristetta: Buescher The 400 T225 1937; 8B Artist 1965;
15B Director 1970; 60B Super Connstellation 1970;

il mio adorato flicorno... Couesnon Monopole ?

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Precision/Imp. Precision: 3, 4, 5 e 6 (tp); 3 e 4 (cn)
Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 7 C-N, 9 B-W (tp)
E-Z Tone: Elkhart (tp&cn); Abilene (tp); UMI (tp&cn)
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Fcoltrane
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Fcoltrane »

Marco Muttinelli ha scritto:
Fcoltrane ha scritto:con calma lo studiero' e lo utilizzero' per la mia ricerca
Aspetta almeno l'ultima parte prima di prenderti tipo 40 strumenti nuovi : Lol :
: Lol : : Lol :
si ancora sono nella fase di studio
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Re: Il meraviglioso mondo delle Cornette di C.G. Conn

Messaggio da Fcoltrane »

Marco Muttinelli ha scritto:
Zosimo ha scritto:tutto bello , ma parlare anche di altre marche
siete diventati http://www.forumconn.it : WohoW : : WohoW :
Capo_oro ha scritto:Mio caro, ognuno parla di ciò che conosce... Marco, si sa, è un conn-oscitore...
Avete toccato un tasto assai dolente.
Il problema non è il forum che è diventato monotematico, il problema è che nessuno interviene praticamente più. Nessuno che si prende la briga di dedicare una parte del proprio tempo agli altri, ma solo un atteggiamento di suzione fanciullesca dalla tetta materna: tanto qualcuno scriverà e se mi interessa leggo.
Su oltre 500 iscritti più o meno attivi (che leggono.... capirai...) siamo meno della metà. E' mai possibile che di 200 persone nessuno abbia tempo da dedicare a condividere aspetti della propria passione agli altri? E' mai possibile che post come questo aperto ad infinite considerazioni (basti pensare che si coprono circa 100 anni di storia con due guerre mondiali di mezzo, una rivoluzione industriale, diversi cambiamenti socio/culturali etc.) non creino un ben che minimo straccio di discussione di approfondimento?
Hai voglia ad investire ore di studio, di riflessione, di impegno e di passione... se questi sono i risultati tanto vale tenersi le cose per sé e parlarne a quattr'occhi con amici che condividano realmente questa passione.
Per me parlare di Conn significa farlo su basi di ricerche, di studio, di letture, di analisi e di riflessione dei dati incamerati e, fin dai tempi non sospetti, avevo spiegato per filo e per segno del perché avrei focalizzato la mia attenzione/impegno solo ed esclusivamente alla conoscenza di questo marchio, ma su 200 utenti qualcuno con un minimo di conoscenza di Bach o di Olds (Reyn) o di Holton o di King o di Yamaha o di Getzen o di Schilke etc etc etc e non trova 15 minuti al mese per scrivere qui? Qualcuno che conosca bene armonia e posti delle considerazioni sul tema? Qualcuno che ci parli del suonare la tromba nella musica classica? Insomma siamo in un mondo totalmente sconfinato ma siamo PIGRI, anzi pigri è poco, sfaticati veri e propri in primis mentalmente. Io il mio continuo a farlo, anche se sinceramente non ne vedo il motivo magari dovrei aprirmi un mio blog a pace amen a questa realtà? Magari lo potrei fare pensando anche a qualche forma di lucro, sarebbe sicuramente più "smart" come dicono adesso ma sarebbe profondamente contrario a tutto ciò in cui credo e ritengo buono e giusto da farsi. La parola è CONDIVISIONE, il concetto stesso con cui nascono i forum è la condivisione, ma questa non è possibile se a "condividere" è solo uno e tutti gli altri ciucciano e via andare... : Andry : : Andry : : Andry :

il bello dei forum e' che le informazioni contenute rimangono nel tempo quindi il lavoro non va perduto.
(e' per questo che li preferisco agli altri social )
Da parte mia non sono in grado di recensire un gran che perche' la mia esperienza e' limitata alle poche trombe che ho provato o che utilizzo . Se puo' essere utile posso recensire la Suprema Resonance e il flicorno Soave, ma lo ribadisco la mia recensione e' sempre limitata dalla poca esperienza e al "limitato confronto".
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