La fisica degli ottoni

Discutiamo qui di tutte le questioni più "tecniche" riguardanti meccanica e principi di funzionamento degli strumenti musicali
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Marco Muttinelli
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Re: La fisica degli ottoni

Messaggio da Marco Muttinelli »

 ! Messaggio da: Marco Muttinelli
messaggio spostato da altro argomento (Re: Yamaha YTR2330 vs. YTR4335? qui: viewtopic.php?p=16321#p16321) per attinenza al presente
ho provveduto a depennare timbro dove effettivamente intendevo il suono dello strumento. Nella fretta scrivendo mi riallacciavo alle qualità timbriche ma forse sarebbe meglio definirle tonali, però qui si entra in un linguaggio tecnico che non è il mio terreno : Sad :


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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


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bicho
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Re: La fisica degli ottoni

Messaggio da bicho »

 ! Messaggio da: Marco Muttinelli
messaggio spostato da altro argomento (Re: Yamaha YTR2330 vs. YTR4335? qui: viewtopic.php?p=16321#p16321) per attinenza al presente
Marco Muttinelli ha scritto: 28/10/2023, 19:21 @bicho
Dicevi giustamente dell'importanza dell'onda stazionaria
in realtà non sono tanto convinto del discorso sulle onde stazionarie, ma se qui c'è un fisico mi potra smentire...
Marco Muttinelli ha scritto: 28/10/2023, 19:21
@bicho
secondo Adolphe Sax la cosa fondamentale è la "colonna d'aria" contenuta nello strumento musicale la cui forma e lunghezza ne determina le qualità timbriche, pertanto se la forma e lunghezza non varia nel mentre che viene eccitata il timbro non cambia, se appunto la fuoriuscita dell'aria è del tutto relativa rispetto alla formazione dell'onda stazionaria, si pensi al sax in proposito dove l'apertura delle chiavi modifica il timbro suono dello strumento proprio grazie a questo principio. Tornando alla tromba se lo strumento ha tenuta non è detto che necessariamente abbia anche compressione essendo quest'ultima relativa ad un aspetto "particolare" dello strumento e non al complesso dello strumento cosa che invece appartiene alla tenuta appunto. Quel che è sicuro è che, potendo, meglio avere tenuta ed anche compressione così non si sbaglia : WohoW : ma non bisogna necessariamente fasciarsi la testa se magari il secondo pistone ha poca compressione perché se comunque lo strumento non sfiata la colonna d'aria rimane della forma per garantire la corretta propagazione dell'onda sonora.

secondo me, in questo caso, non può esistere un paragone tra tromba e sax, in quanto il principio di funzionamento è completamente differente: il sax, per come è costruito, non può avere compressione dato che lavora con le chiavi aperte e/o chiuse... la tromba invece è un tubo chiuso dal bocchino alla campana

Fcoltrane ha scritto: 28/10/2023, 21:43 Provate a suonare un si bemolle basso nota lunga prima con un volume minimo e con gesto repentino aprite la chiave di scolo noterete immediatamente una modifica del suono nei termini spiegati sopra e riuscire a suonare lo stesso identico che aveva la tromba prima di questa operazione non sarà facile .
Poi provate a fare la stessa cosa con un volume sostenuto ; in questa seconda ipotesi dopo un primo momento nel quale il suono cambia con molta probabilità se avete tecnica modificando l'emissione riuscire a suonare quello stesso suono con le stesse caratteristiche ma continuando a tenere aperta la chiave di scarico dell'acqua .

questo dimostra, in modo semplice, che è la velocità dell'aria che sostiene il suono
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Re: La fisica degli ottoni

Messaggio da Fcoltrane »

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messaggio spostato da altro argomento (Re: Yamaha YTR2330 vs. YTR4335? qui: viewtopic.php?p=16321#p16321) per attinenza al presente
io sono dell'idea che la velocità dell'aria insieme alla direzione crea la vibrazione .
quindi mi riferisco alla velocità dell'aria che il trombettista è in grado di indirizzare che ha una importanza enorme nella produzione del suono.

la velocità dell'aria all'interno dello strumento (che è ridottissima rispetto alla precedente ha una influenza ridotta sulla produzione del suono se paragonata alla precedente) ma è mia convinzione che abbia una influenza sul suono insieme a tutto il resto.
Forma dello strumento materiali utilizzati ecc ecc..
perché uno strumento è migliore di un altro ?
quali sono le valutazioni che spingono un musicista a preferire uno strumento da 200 dollari rispetto ad uno da 15 mila dollari o viceversa?
Io ho una idea precisa di ciò che va bene per me e vale sia per il sax che per la tromba .
Ma nel corso della mia vita da musicista e appassionato mi è capitato di incontrare interlocutori con una idea del tutto diversa.
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Marco Muttinelli
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Re: La fisica degli ottoni

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Dunque da un punto di vista prettamente teorico la situazione ideale è quella dove non ci sia alcun movimento della colonna d'aria presente nello strumento.
La colonna d'aria in quella condizione, possiamo definirla di quiete, presenta una assoluta uniformità e l'onda stazionaria vi si propaga in modo uniforme essendo uniforme e costante la densità del fluido (aria appunto) e, di conseguenza, avendo un modulo di elasticità costante in tutto il percorso, entro cui tale onda stazionaria si propaga.
Se poniamo una membrana elastica applicata al bocchino e la facciamo vibrare lo strumento emette la nota relativa alla frequenza con cui vibra la membrana ma non vi è alcuno spostamento di aria e di conseguenza nessuna modifica della colonna d'aria presente all'interno dello strumento.
Il problema è che noi invece soffiamo dentro allo strumento, lo facciamo per far vibrare il labbro non c'è purtroppo altro modo... Soffiando all'interno dello strumento la colonna d'aria si modifica e, pertanto, modificandosi nella forma in modo differenziato nei vari punti dello strumento se ne modificano anche i moduli di elasticità nei vari punti e di conseguenza l'onda stazionaria subisce delle variazioni nella propagazione dovute alle differenze che incontra nel supporto elastico del fluido entro il quale si propaga. Le turbolenze rappresentano sicuramente i punti più critici (i peggiori) in quanto entro un brevissimo spazio, il punto nel quale si verifica la turbolenza, il supporto elastico cambia le sue caretteristiche istante per istante e punto per punto.
Ci sono in gioco altre questioni, legate comunque al flusso d'aria che si sposta nello strumento (ad esempio velocità e pressione sono in rapporto costante per cui in corrispondenza di una strozzatura la velocità dell'aria aumenta e diminuisce la pressione e viceversa dove il fluido si espande) ma come semplificazione credo sia accettabile e comprensibile.
Quindi se noi potessimo suonare senza muove l'aria all'interno dello strumento riusciremo a suonare molto meglio di quanto facciamo normalmente. Probabilmente alcuni musicisti che definiamo essere dotati di un suono assai preciso e pulito sono in grado di muovere l'aria all'interno dello strumento con una notevole uniformità e costanza, in qualche modo riescono a "riempire" lo strumento un modo uniforme lungo tutto il percorso del suono.
La velocità del flusso non influenza in alcun modo questa capacità di "riempire" lo strumento in modo uniforme, la velocità serve a noi solo per far vibrare più rapidamente il labbro e quindi di emettere una nota più acuta.
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Re: La fisica degli ottoni

Messaggio da Marco Muttinelli »

Come riportato negli avvisi di moderazione ho spostato in questa discussione gli interventi inerenti al presente argomento che erano stati postati rispondendo al post "Re: Yamaha YTR2330 vs. YTR4335?": viewtopic.php?p=16321#p16321 al quale si rimanda per eventuali salti logici nella discussione.
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