Fcoltrane ha scritto: ↑04/10/2023, 13:03
ma non dico l'aria nello strumento faccio riferimento alla velocità dell'aria che serve per far suonare lo strumento.
anche perché la domanda dell'autore del post era specifica : chi suona altri strumenti a fiato, che difficoltà si incontrano?
provavo a spiegare alcuni concetti che sono ormai condivisi.
(e frutto della mia esperienza)
Cerchiamo di essere ancora più precisi onde evitare di propagare concetti non corretti.
La velocità dell'aria serve esclusivamente a far vibrare le labbra oppure l'ancia. Più veloce è il flusso maggiore è la frequenza alla quale può vibrare il labbro o l'ancia. In questo lo strumento c'entra praticamente nulla ed il bocchino solo marginalmente.
Maggiore è la frequenza alla quale vibrano le labbra o l'ancia, più acuto è il suono emesso dallo strumento, minore è la frequenza più grave il suono emesso. La forma dell'imboccatura può in un certo senso facilitare una vibrazione a frequenze maggiori o minori (ad esempio bocchini piccoli a tazza alta e gola stretta facilitano tendenzialmente il registro acuto, al contrario bocchi a tazza profonda e gola larga quello grave). Tutto quello che avviene, a livello di flusso d'aria, all'interno dello strumento è del tutto marginale da un punto di vista acustico, può invece in qualche modo aiutare lo strumentista nel controllo della vibrazione del labbro/ancia (ad esempio la cosidetta retropressione nella tromba), in quanto a livello acustico l'unica cosa che realmente conta è l'onda sonora prodotta dal labbro/ancia che "si propaga" (il termine non è corretto in quanto si tratta di onde stazionarie) nella colonna d'aria delimitata dalle pareti dello strumento e dalla campana che finge da adattatore di impedenza con l'ambiente.
La velocità del flusso d'aria all'interno dello strumento è molto bassa fino ad annullarsi quasi completamente in corrispondenza della bocca della campana.
Pertanto non possiamo parlare di difficoltà intrinseche di uno strumento ma di difficoltà dell'esecutore nel suo approccio allo strumento.
Il fatto che il tenore richieda meno velocità dell'aria rispetto al soprano è dovuto proprio al fatto che le onde sonore che si devono creare sono più lunghe (quindi a frequenze minori) rispetto a quelle che si devono creare con il soprano.