Fregnacciandus non ti dare limiti . Se c'è la passione e la volontà tutto il resto è secondario.
vi parlo della seconda lezione .
parto da Catania verso le 10 ed arrivo alle 15 al conservatorio .
la mia lezione iniziava alle 16 30 ma c'è la possibilità di seguire le lezioni degli altri studenti.
(una condivisione che considero una ottima occasione e che ho sempre apprezzato, perché se ascolti musicisti più in gamba di te hai una buona idea di prospettiva ,e riesci ad acquisire sempre nuove informazioni, sia di tecnica strumentale sia di teoria ed improvvisazione) se invece i musicisti sono al tuo livello o peggio acquisisci un altro tipo di informazioni o conferme che si riferiscono alla didattica e all'insegnamento.
il musicista che ho conosciuto era un trombonista già diplomato in strumento classico.
nell'attesa dell'insegnante lo ho ascoltato riscaldarsi con il cichowicz.
ho scoperto così che la tecnica del trombone è identica alla tromba .
si suona l'esercizio tutto legato e con i suoni omogenei .
in breve il musicista ha suonato tutte le pagine sino al do della seconda ottava (io ad oggi no riesco ad arrivare sin lassù suonando con una unica emissione senza buchi tra le note ed in maniera omogenea).
un ottimo esercizio per il controllo dello strumento e del suo sul registro "usuale " della tromba.
quando è arrivato l'insegnante il musicista ha suonato l'esercizio 46 dell'arban.
io ho provato a leggere ma già sulla prima tonalità ho riscontrato qualche problema. (per la prossima settimana spero di riuscire a studiarlo un po meglio ma sono consapevole che mi ci vorrà di più per suonarlo come si deve).
quindi siamo passati al clarke n2 su tutte le tonalità (ancora alcune come do diesis e la bemolle rappresentano una tragedia)
il trombonista invece le suonava con facilità.
quindi le scale maggiori con il fraseggio in levare procedendo per semitoni.
per poi passare ad un esercizio di lettura di un brano swing con la base (anche su questo brano il trombonista era un ottimo lettore) io arrancavo e più che altro più che leggere provavo ad ascoltare il bravissimo insegnante e suonare lo stesso.
poi alcuni esempi di trascrizione di soli di Miles e Clifford e l'insegnante all'unisono con loro: è stato un bel sentire.
su joy spring lo avevo ascoltato da alcuni straordinari trombettisti e sassofonisti ma dal vivo è una altra storia .
Hai la sensazione di percepire le sfumature i respiri il suono ecc ..ecc...
siamo passati allo standard jazz che mi era stato assegnato il brano There Will never be another you che dal punto di vista armonico è facile .
la prima è andata male , la base stacca troppo velocemente.
non riesco neppure a suonare tutte le note del tema.
il trombonista pur non conoscendo lo standard (essendo un ottimo lettore ) suona il tema meglio di me
poi improvvisa l'insegnante (ed è davvero un bel sentire ).
le altre esposizioni e improvvisazioni un po meglio (molto poco in realtà)
l'aspetto che mi è da stimolo , la consapevolezza , è anche motivo di frustrazione , (molte delle cose che ascolto riesco a capire cosa sono ) però poi riuscire ad imitare l'insegnante è impossibile per mancanza di tecnica.
non so se vi è capitato di voler produrre una nota ad esempio una 4a aumentata su un accordo maggiore e di non riuscirci:
c'è l'intenzione , hai ben presente il suono , e poi sbrang il suono che produci è un altro
la prossima settimana una ballade che abbiamo accennato (una delle mie preferite ).
dopo il tema si suonano le sigle .
la ballade è contenuta nel disco Ballads di Trane.
chi indovina vince un cannolo di ricotta (da mangiare a Catania in via etnea da savia nota pasticceria ...)