Ciao a tutti.
Ieri sera mi sono visto i 5 video di Stefano, al quale faccio i complimenti per la bravura e per la profonda cultura musicale.
Prima di vederli stavo pensando di aprire un post, proprio in merito a quanto trattato nel video 3.
Devo dire che mi ha allo stesso tempo illuminato e, purtroppo, demoralizzato.
Ho cinquant’anni e suonicchio, con varie e più o meno lunghe interruzioni, da quando ne avevo tredici.
I primi (e unici) rudimenti musicali me li ha dati un vecchio maestro di flauto traverso!, allora insegnante della banda del paese.
Poco solfeggio, il Gatti 1 e poi in banda, alè!
Ho ripreso in mano la tromba da pochi anni dopo una lunga interruzione e cerco di fare qualche nota almeno due/ tre volte la settimana per una mezzoretta, al massimo un’ora, nella pausa pranzo; per motivi lavorativi e per altri impegni non posso purtroppo dedicarci altro tempo se non qualche ritaglio nel fine settimana.
Mi accorgo che se suono con un minimo di continuità, riesco a tirare fuori un suono soddisfacente ed a coprire la mia comunque limitata estensione con relativa facilità.
Cerco di fare qualche minuto di riscaldamento con note lunghe, esercizi di flessibilità e lo studio della musica della banda.
A volte però, se niente niente forzo un po’, magari per qualche brano che prevede diverse note sopra il pentagramma (niente di che, eh), ho poi un crollo improvviso, fino quasi a non riuscire più a suonare e ad essere costretto a qualche giorno di pausa.
E qui sicuramente vengono fuori i limiti ed i concetti cui accenna Stefano nel video. Se, trentacinque anni fa, avessi avuto un insegnante appropriato, forse oggi non avrei tutti i problemi che mi affliggono.
Come anche, se l’età, il tempo e la logistica me lo permettessero (pur essendo corregionali non siamo proprio vicinissimi), non nascondo che mi piacerebbe prendere qualche lezione proprio da Stefano per almeno una “messa a punto” dell’impostazione.
Chissà……
Un saluto a tutto il forum.
Luca