Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

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toro
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da toro »

Sono d’accordo con Marco,meglio lasciare la politica ad altri forum specifici,meno se ne parla ,meglio è in un forum dedicato alla tromba.......anche perché “eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo” e invece abbiamo fatto dei disastri ;)
Torniamo a flicorni,trombe,bocchini ,sordine........


stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Chi ha visitato il mio blog personale, si sarà accorto che è infarcito di molti articoli che di musica non ne parlano. In parte, probabilmente perchè cresciuto metalmeccanico, in parte perchè ho sempre detto (e scritto anche sul blog) che molte persone avrebbero cose da dire ma nessuno le ascolta, io che salgo su un palco, ho un microfono ed una platea disposta ad ascoltarmi, sento una urgenza di infarcire la mia musica anche di altre cose. Per questo ad ogni live ho sempre cercato di dire qualcosa oltre la musica, nella speranza di smuovere a riflessione anche una sola persona.
Chi ha un palco, chi ha una qualche visibilità, ha il dovere di dire qualcosa per chi non può farlo. Io sono fatto così.
Questo atteggiamento mi ha sempre danneggiato nel lavoro, mi ha spesso messo in cattiva luce ma le persone che lo hanno fatto o lo fanno, d'altronde non hanno la mia stima e non fanno parte della mia cerchia di vere amicizie. Non suono nemmeno con persone così ed ho lasciato situazioni musicali anche molto importanti per questo.Tutti i musicisti che lavorano o hanno lavorato nei miei gruppi, sono persone che hanno il mio stesso mood, che non parlano solo di pentagramma, è una mia regola di selezione.
Faccio delle scelte precise e spesso forti, perchè prima di essere un musicista, sono una persona esattamente come tutte le altre e so per esperienza che se le arti non si smerdano le mani con la vita, non sono arte ma intrattenimento..

La mia presenza, così invadente e di lunga durata sul ns forum è motivata esclusivamente dal fatto che posso parlare anche di altro, nella speranza di aiutare i più giovani. Se il forum si limitasse a parlare solo di bocchini, campane, sovracuti...ne uscirei immediatamente. Non perchè io mi ritenga "superiore" in qualsivoglia materia ma semplicemente perchè il sostantivo musica è inevitabilmente al sostantivo cultura, il quale è a sua volta, indissolubilmente legato al sostantivo persone, società.
Per questo, argomenti come quello in questione, distingue il nostro forum da alcune degli altri e ne fa una cosa preziosa.
Abbiamo già detto che ci sono regole da rispettare e lo abbiamo fatto direi ma permettetemi di dire che se si afferma che la politica va tenuta fuori dal forum, per me significa che questa è vista e come rissa da pollaio e come cosa bassa.
Quando parlo della situazione della cultura nel nostro Paese, non intendo difendere nessuna bandiera se non quella della cultura e non dare medagliette ne al centro ne alla destra ne alla sinistra. darei piuttosto una fila di labbrate a tutti quelli che stanno in Parlamento per arrivare poi al 90% delle amministrazioni locali.
Una fila di labbrate la distribuirei a anche a me stesso per gli errori fatti ed a molti miei colleghi per il loro menefreghismo.
Mi fermo quì  e concludo dicendo che non trovo quindi di nessun senso parlare della cultura senza tirare in ballo il fare della politica e delle amministrazioni, non trovo rispettoso della cultura cercare di curarne i malanni eludendo una parte assolutamente determinante per questa.
Ciò nonostante rispetto chi è "titolare" e responsabile del forum (Michele) e quindi non pretendo di andare oltre. Tant'è vero che ho proposto di fare delle video chiacchierate con il gruppo di persone del forum che vorranno aderire. Naturalmente fuori dal forum.
Per cui, potrà accadere che in futuro potrò alzarmi una mattina e riflettere se il mio tempo sia così poco importante da seguitare a rispondere a chi vuol sapere con che straccetto lucidare la tromba o come fare il "bagnetto alla bambina" e allora toglierò definitivamente il disturbo.
Perdonate la probabile acidità tipica dei toscani quando si accalorano ma l'ho scritto prima, ho sfanculato situazioni milionarie (Bluenote) e produzioni importanti, semplicemente per questioni di principio, son fatto così. Chi è amico intimo sa cosa ho vissuto e cosa sto vivendo oggi e sono certo capirà la mia sparata.
Oggigiorno per alcuni di noi, credetemi, la misura è davvero colma e ho l'età per decidere di fare esclusivamente quello che mi va.
Il tempo mi dirà cosa fare, è sempre successo.
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Matteo Giannini
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Matteo Giannini »

Caro Stefano, i livelli sono molti. Quando sono approdato qui, mi ha colpito la tua capacità di comunicazione tecnica. Poi, conoscendoti, ho apprezzato la tua capacità umana di confrontarti col prossimo. Ecco non fare il burbero.
(Capo Oro) vecchio suonatore in erba.
Strumenti:
BrassOn '18
Conn: 12B Coprion '53;12A Coprion '53; 22B Victor '57; 6b late '65
Eastar etr330 Pocket
Mp:Gewa 3c e Shilke16b4 pranizzati da Stefano
Conn 7B-N; Conn4 imp.precision; Shires 1.5c; Bach 7c corp; Getzen 7c;
Posseduti: ytr1320s; ytr4335g; YTR 634 '75; 18B Coprion '55; 18A Coprion '56; Mahllion Bruxelles 671 '45
stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Carissimo Capo oro, apprezzo il tuo gesto ma credimi, il mio pippone non consente sconti, si arriva ad un punto, nel quale si prendono decisioni drastiche, quando il malato spira l'ultimo afflato è inutile seguitare a far flebo.
Io sono così.
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Michele Lupi
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Michele Lupi »

Caro Stefano,
Ci conosciamo da anni ed abbiamo in qualche occasione,
discusso, anche di politica, molto spesso con
le stesse idee o quantomeno molto simili.
Mi dispiace che tu abbia una posizione così rigida nei confronti del regolamento del Forum. Sai perché esiste e sai perfettamente che non è possibile fare diversamente da come facciamo. In tutti i forum o gruppi di qualsiasi argomento la politica è bandita (se giro un po' in rete lo può vedere ) questo non certo perché non sia importante ( io stesso anni fa sono stato molto attivo e pure candidato sindaco) ma creerebbe SICURAMENTE dissidi e dissapori forti costringendo molti ad abbandonare il Forum stesso perché ambiente sgradito ( abbiamo già provato come ben sai ). Il tuo supporto al Forum è immenso e te ne sono sempre grato. Anche questo lo sai bene, non ne faccio certo mistero. Detto questo, credo tu capisca perfettamente che la politica resta un argomento troppo sensibile perché se ne discuta su ForumTromba. Se vogliamo aprire un luogo di argomento politico creando un nuovo forum non ho nessun problema.
Credo anche che la tua posizione sia acutizzata da una non facile situazione, che tutti soffriamo causa restrizioni ( io stesso ho un calo di fatturato del 80%). Lasciamo per cortesia che Forum Tromba resti una sorta di isola felice, dove sia possibile scambiare quattro chiacchiere sulla nostra passione o lavoro che sia. Rispetterò tutto quello che deciderai/deciderete di fare in linea con queste direttive, anche, nel caso vendere il Forum. Perché il suo obbiettivo rimanga la divulgazione di nozioni e notizie oggettive ed informazioni per chi si avvicina a questo strumento.
Michele
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stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Carissimo Michele, non è in discussione la nostra relazione, assolutamente. Non è in discussione nemmeno il regolamento del forum, perchè se ci scrivi, diventa sottinteso che lo accetti.
Vanno banditi allora argomenti che trattino di cultura e sua situazione altrimenti ci stiamo pigliando per il culo. Va altresì evitato di parlare della musica di migliaia di musicisti e di band, Banco, Area Napoli C. Sheep, Roach, Lincoln, Cherry. Di gran parte del cantautorato. Del blues etc etc A meno che, se quando parliamo di "Gioia e rivoluzione" ad esempio, non ci limitiamo agli accordi ed alle scale e allora dovrei ripetermi, ci stiamo pigliando per il culo. O stiamo comunque giudicando un elefante osservandone esclusivamente la coda.
Al contempo, come ho scritto, se dal forum scompare un certo "tipo" di argomenti, il mio interesse scompare completamente e di leggere e di scrivere.
Il mio atteggiamento non è dato dalle attuali drammatiche situazioni, dal momento che queste questioni me ne occupo da tutta la vita ma certo, adesso siamo ad un tragico capolinea  e non solo nella cultura, è il nostro sistema social/economico che è arrivato al capolinea. E noi ne siamo parte, ci piaccia o meno.

Forse, e dico forse, una soluzione potrebbe essere il creare una sezione del forum, nella quale si possa parlare di tutto, con un accesso particolare e più "protetto" del solito ma al di la di come tu la veda, non saprei nemmeno dire se è "tecnicamente" fattibile.Il creare un altro forum non mi interessa nella maniera più assoluta, già faccio politica e socialità  attivamente, nel sindacato, nel sindacato musicisti, sul mio blog, in teatro con FARM e in tutte le occasioni che la mia città offre.

Ribadisco in chiusura, che non è assolutamente possibile parlare di cultura se non si affronta la questione in tutta la sua interezza. Ma non lo dico io, è semplicemente ovvio.
Sarebbe come parlare di sesso senza coinvolgere l'amore, è una cosa che non funziona, almeno alla mia età.
Per me è così e dalla piega che prenderà questa questione, deciderò se uscire definitivamente dal forum o meno. Le motivazioni mi sembra di averle scritte nel post precedente. Non ho la minima intenzione di dedicare il mio tempo esclusivamente  a questioni che ritengo ininfluenti per la musica, per la crescita delle persone per un miglioramento della società.

Un abbraccio
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Michele Lupi »

Tecnicamente è possibile aprire un thread "chiuso" dove, chi ne ha volontà può chiedere di entrare e partecipare alla discussione. Avevo pensato anche a questa soluzione. Sarebbe indirettamente come aprire un altro Forum all'interno di Forum Tromba.
Chiudo momentaneamente il post, così che lo Staff possa discuterne e trovare eventuali soluzioni, senza agitare bandiere di ricatti, che risultano spiacevoli e creano solamente risentimenti inutili.
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Marco Muttinelli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Riapriamo il post raccomandando a tutti di mantenersi entro i limiti di regolamento negli interventi.
Per confrontarci sull'argomento in essere per le questioni che potrebbero andare oltre tale regolamento si invitano gli utenti che ne avranno desiderio di utilizzare l'apposito post protetto da password "Arti, Musica e cultura, questioni pratiche."
Le parti di quest'ultimo, ritenute interessanti ai fini di questo post principale verranno qui riportate dai moderatori.
Grazie a tutti.
Marco.
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Scrivevo in apertura del post:
Marco Muttinelli ha scritto:Sul lungo periodo, le conseguenze di questa visione economico/meccanicistica saranno ancora più desolanti. Persone che non si sogneranno nemmeno di iscriversi a qualche banda o scuola musicale o di arti varie perché tanto la musica, la cultura, le arti non servono a nulla… Quindi vedremo da un lato disgregarsi completamente quel microtessuto che attualmente forma (o quanto meno ne fornisce i primi rudimenti) i musicisti di qualunque ordine e grado (il che si rifletterà, poi, anche nei confronti dei conservatori che si troveranno molte meno domande e quelle poche da parte di persone totalmente digiune della ben che minima conoscenza musicale con tutto ciò che comporta come conseguenze che sono facilmente intuibili) dall’altro, e questo è ciò che preoccupa di più, un ulteriore impoverimento ed appiattimento culturale che non potrà che generare, a sua volta, produzioni artistiche di sempre più basso livello.
Ebbene in realtà il processo di appiattimento verso il basso delle produzioni artistiche è già in fase molto avvanzata, l'aver sostituito le scuole musicali e lo studio con i coach e con i talent show, il cercare la "strada facile" a tutti i costi anzichè il duro lavoro di imparare, capire, comprendere (nel senso di cum prendere, contenere in sé) ed infine essere esattamente ciò che si è e si fa, ha portato a produzioni artistiche basate esclusivamente sull'immagine anziché sui contenuti.

Proprio oggi mi sono imbattuto nel video di Nada al suo esordio a San Remo del 1969. Pensare che una quindicenne abbia già tutta quella padronanza dello strumento e quelle qualità espressive ed interpretative (oltretutto su un testo decisamente adatto a persone ben più grandi di età) lascia davvero esterrefatti. Aggiungiamo pure che far esordire un cantante a 15 anni al giorno d'oggi è impensabile in tale tipo di contesto rende il quadro ancora più fosco.

[youtube][/youtube]
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stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Credo che in molti argomenti, alla fine ognuno di noi parli a titolo personle per il proprio vissuto. Ci sono però anche delle oggettività ed oggi sono spesso negate, vedi certo negazionismo, il terra piattismo etc etc-
Per cui, fino ad un certo livello do per scontato sia così, al di la delle opinioni. E' altrettanto ovvio che il punto di vista e l'opinione su un determinato argomento, siano inevitabilmente "influenzati" dall'epoca nelle quale sei cresciuto e dalle esperienze fatte.
Chi è nato dagli anni 90 in poi, difficilmente concorderà sul un declino social/culturale ed economico che stiamo vivendo, dal momento che ci è cresciuto in mezzo. Non trovo quindi strano che molti ragazzi trovino "normale" il precariato, le paghe basse, una mancanza di futuro e cmq di visione futura. E trovo questo molto molto grave perchè subire certe cose e trovarle normali o al limite ineluttabili è già di per se una sconfitta.
C'è a mio avviso anche molta confusione, su tutto, il modo di educare, i valori, le competenze e la rete ha amplificato molto questi fenomeni con una cosa molto vistosa il "tuttologo" Quello che non sa nulla di un determinato argomento ma che tra una sbirciata su Wikipedia e qualche tutorial in rete, si spaccia per quel che non è. Ne consegue una società incasinatissima e basata più sull'astuzia che sulla competenza.
Non è più di moda dire "Non ne so nulla" tutti sanno tutto di tutto e capite che non è credibile.
Il fare musica, l'avere a che fare con le arti richiede vere competenze, studio, esperienza, pratica continua e siamo ancora a fare qualche nota su qualche accordo. Andare oltre e fare qualcosa che abbia un reale valore artistico pur se non innovativo, chiede altre cose ancora, in primis una formazione umana di un certo livello.
I Talent hanno dato la mazzata finale in un comparto (lo spettacolo) dove l'apprendimento era storicamente un processo lungo e molto delicato, alla fine del quale non c'era necessariamente il "successo". Non è un caso che moltissimi artisti abbiano dato il meglio in età matura. Drammaticamente siamo anche scivolati in un atteggiamento per cui molti non cercano di diventare bravi ma bensì "noti" si cerca un palco insomma, che sia vero o virtuale (i social). E spesso si accede a quei palchi ma poi succede che non abbiamo nulla da dire o non abbiamo la formazione per poterlo dire.
Certe forme d'arte sono storicamente di nicchia ed il motivo è che poterle davvero gustare, serve una formazione almeno sufficiente e parlo del pubblico, altra nota dolente da anni. E' noto che molti ragazzi dei talento vengono sfruttati uno o due anni e poi buttati nella spazzatura e avanti un altro. Il meccanismo di competizione, i gruppi sostenitori a colpi di televoto sono un chiaro segnale di un meccanismo malato, inadatto e certamente molto lontano dal vero significato di arte.
L'affermare poi che certe arti saranno sempre di nicchia "Se non piace a nessuno, se piace a tutti non è arte, se piace a pochi è arte" equivale a negare la formazione culturale di gran parte dei cittadini e credo che sia più un effetto di una pessima politica che un dato ineluttabile.
Se ad una persona, pur intelligente, fai bere tutta la vita Tavernello e cibo dei fast foods è probabile che quella persona pensi che quello è il vino, quello è il cibo.
Gli artisti, i piccoli teatri, le piccole etichette, così come molti insegnanti della scuola, lottano ogni giorno per cambiare questo stato di cose ma è palese che se chi amministra e finanzia, non cambia atteggiamento, non ne usciremo e morti gli ultimi "vecchi" ci ritroveremo con persone più giovani, alle quali potremo raccontare di tutto, persino che la luna è quadrata, la si vede tonda per un effetto ottico.
Insomma, dire che preferisci Giovanni Allevi a Maurizio Pollini ci può anche stare, molto molto al limite, ma dire che Allevi è più bravo di Pollini...ecco, questo è un buon esempio di terra piattismo secondo me.
Io non ho la soluzione e se l'avessi, non avrei i mezzi per attuarla, quello che quelli come me cercano di fare da sempre, oltre ad essere attivi laddove possibile, è il cercare di insegnare in una certa maniera, nel tentativo, spesso riuscito devo dire, di formare futuri musicisti intellettualmente onesti, integri e coscienti.
stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

I saperi artigianali se ci sono escono,se non ci sono, hai voglia "tecnologia" un esempio:

[youtube][/youtube]
Andrea
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Andrea »

Fantastico,da ex strimpellatore visto fino alla fine.
A Ferrara abbiamo un grande produttore di contrabbasso, ho curiosato qualche volta nella sua bottega.
Cari saluti andrea
stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

"Oggi, le piattaforme virtuali ,che sono anche all'interno dei telefonini, hanno globalizzato, standardizzato e rovinato tutto.
Standardizzando, non si accetta più l'eccellenza, l'estremo o gli estremi. Nello standardizzare, vince il mediocre, la mediocrità, nella musica, nella letteratura, nelle arti. Ed è quello che, probabilmente, gli alti vertici cercano di imporre"

Daniele Di Gregorio, vibrafonista/batterista da moltissimi anni con Conte, Mina, Concato, Gaslini, Mannoia e molti altri.

Una semplice ma non semplicistica sintesi di ciò che da diversi anni sta accadendo. E questa tendenza coinvolge pesantemente la società in tutti gli aspetti, a tutti i livelli. Sino, direi io, ad una trasformazione antropologica.
Le arti sono state spesso guida e medicina per la società, per questo trovo particolarmente grave vengano messe in grave difficoltà ed al contempo, proposte cose che con l'arte non hanno nulla a che fare.

Rimando chi ne avesse voglia, all'intervista di Daniele, fatta da Tino Carugati (nella nostra pagina Filmati/interviste)
stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Questo documento, che trovai devastante, ci sta tutto, oggi è quì da noi.

[youtube][/youtube]
stefano bartoli
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Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Un mio post di oggi su Facebook.

Vedo che sui TG nazionali, i musei sono cultura, mentre musica, teatro, ballo etc sono intrattenimento. Già quì andrebbero aperte riflessioni. Poi leggo un volenteroso post "L'arte e gli artisti vanno protetti" Intuisco lo spirito "buono" di chi quel post lo ha scritto ma sono troppo vecchio e sono nato metalmeccanico, per cui ragiono in altra maniera, probabilmente.
Chiude il cerchio una serie di post e articoli pietistici sul povero pianista romano morto raider, naturalmente non posso che ripensare (in alcuni casi sia chiaro) alle classiche lacrime del coccodrillo, al paternalismo in cui siamo campioni, alla goduria nel postare qualcosa che metta in bella mostra la nostra umanità.
Ma vedete, da mesi cerco casa in affitto ma mi si scrive "Le persone che lavorano nello spettacolo non sono gradite, non affittiamo a questo tipo di persone"
Allora, io NON voglio essere protetto , non sono un panda, io pretendo i doveri, i diritti e gli ammortizzatori di qualsiasi altro lavoratore. Prima di scrivere musica, io, come voi vado a fare la spesa e pago le bollette.
Se poi io sia artista, se ti faccia sognare o meno, quello non mi riguarda, se ti emozioni o meno con la mia musica, nemmeno questo è un mio problema. Non suono per emozionarti ma per emozionarmi. Il resto è retorica.
Il pianista morto raider non ha fatto nulla di speciale, non c'è lavoro da un anno e come fanno tanti operai, impiegati, giovani laureati, ha cercato di portare pane a casa in altra maniera.
E' proprio questo pietismo verso gli artisti il primo nemico degli artisti stessi che non vogliono affatto essere ne mantenuti ne protetti, ne tantomeno compianti, vogliono semplicemente lavorare con tutti gli obblighi e i diritti ch ne dovrebbero seguire. Non siamo panda.
Infine, tra coloro (moltissimi) che mi negano la casa in affitto, certamente ci sarà chi si è seduto in platea quando ero in teatro e ci sarà anche qualcuno che in queste ore sta versando lacrime ipocrite per quel pianista morto.
Suggerisco a queste persone, sia quelle che si commuovono quando suoniamo, sia quando muore un pianista , ma in altri frangenti ci considerano "altro" di farsi un bel bidè con quelle lacrime.
Non so se hanno più sudicio il culo o la coscienza ma di sicuro di un bidè ne hanno estremo bisogno.
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