La qualità nei ppp?

Discutiamo qui di tutte le questioni più "tecniche" riguardanti meccanica e principi di funzionamento degli strumenti musicali
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stefano bartoli
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La qualità nei ppp?

Messaggio da stefano bartoli »

Dobbiamo fare un parallelo tra il nostro strumento e i diffusori hi fi. Naturalmente prendendo a paragone diffusori qualitativamente molto buoni.
Si sa che un ambiente nel quale ascoltiamo musica, viene eccitato dalle particelle di aria in movimento (la musica) questo reagisce/interagisce. Il tipo di reazione è dipendente da molti fattori, citiamone alcuni:
Dimensioni, tipo di arredamento, intonaci, tendaggi e tappeti, superfici riflettenti come gli specchi o vetri, parquet o altro pavimento, forma e altezza della stanza e naturalmente anche pressione atmosferica. Per i giradischi a telaio rigido è assolutamente marcata la differenza tra un piano alto ed un piano terreno, in quest'ultimo tipo di solaio il giradischi suonerà nettamente meglio. Infine, come ovvio l'impianto nei suoi componenti ed il posizionamento dei diffusori nel punto migliore relativamente alla stanza.
Veniamo quindi al diffusore, oggetto del mio paragone con la tromba. Al di la delle dimensioni e della tipologia, il giudizio più feroce per la qualità sonica di un diffusore sono i pianissimo. Un diffusore che per esprimere qualità notevole ,per emozionare, ha bisogno di un ascolto a volumi davvero notevoli, è un diffusore con certi limiti progettuali e/o costruttivi ma può anche essere progettato per tale tipo di ascolti, tipo certe JBL o certe Klipsh il che le relega ad una fascia ristretta di generi musicali.
E' ovvio che per godere dell'emozione di un pieno orchestrale si debba "tirare su il volume" ma in molte altre situazioni, il diffusore di alta qualità deve dare il massimo anche a volumi "notturni" i PPP appunto.
Concludendo, se un diffusore suona di brutto, ha dettaglio, bassi presenti profondi e frenati, se emoziona anche a volume molto basso, è quasi certamente un gran diffusore.

Val e lo stesso nelle trombe, se le spingi a manetta da un punto di vista della dinamica, le trombe sono quasi tutte molto simili. Gli equilibri meccanici più piccoli, vengono messi alla frusta e le trombe (nel range di quelle buone ovviamente) tendono a comportarsi alla stessa maniera.
E' invece nei pianissimo che potremo notare molte differenze tra una tromba e l'altra. La tromba che anche nei ppp riesce a rimanere precisa, dettagliata, con proiezione e con un effetto presenza notevole, è probabilmente uno strumento ben progettato e si comporterà bene anche nei FFF.

Questa la mia esperienza, perciò fatela questa prova, mettete lo strumento alla prova, col vostro solito repertorio di studio o di musica, ma eseguendo il tutto al volume minimo che riuscite a produrre, registratevi, riascoltatevi e traete le vostre conclusioni.

Ovvio che anche per questa prova, così come per i diffusori, l'ambiente è fondamentale sia musicalmente il più naturale ed equilibrato possibile. Ne troppo riflettente, ne troppo sordo, ne troppo riverberato ne troppo stoppato.


Fcoltrane
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Re: La qualità nei ppp?

Messaggio da Fcoltrane »

Sostanzialmente concordo . Posso aggiungere che la mia esperienza è nello stesso senso anche con i sax. Per misurare la bontà di uno strumento a fiato la dinamica rileva tantissimo. Con la tromba oltre a sperimentarlo come esecutore schiappa lo sento spesso come ascoltatore . C’è un video interessantissimo dove Porter suona i whisper tones con la monette e se lo ascoltate con la sua precedente attrezzatura potete sentire quanto sia costretto a piegare i suoni . E lui è uno di quelli che ha tecnica da vendere . Io nel mio piccolo e dal basso della mia poca tecnica trovo una grande differenza tra le trombe che ho . La selmer tt rispetto alla conn da questo punto di vista è più difficile da suonare a bassissimo volume. Però poi il discorso è inverso a dinamiche esagerate con la selmer il suono non si frange rispetto alla conn o se lo fa lo fa molto dopo .
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