stefano bartoli ha scritto:Credo Igor che tu abbia frainteso quel che intende Ott......
Ciao Stefano, grazie per la risposta. In realtà, per molti versi diciamo, anche se in forme diverse, le stesse cose.
Non credo di aver mai fatto mistero del fatto che sopra ogni cosa, io creda nello studio come unica via per essere in grado di padroneggiare
il nostro ingrato strumento. Puoi avere la tromba "più top dell'universo", il bocchino più tecnologico della galassia, la custodia più fashon del cosmo,
ma se non studi, a nulla serve tutto questo.
Uno che studia farà un figurone anche con una Alysee da 100 euro, uno che non studia, farà pena anche con una Monette da 10000 euro...
Però devo anche dire che un po' mi son stancato di leggere di leggende metropolitane nostalgiche della serie "le trombe moderne son senza anima, il vintage era migliore, l'artigiano classe 1940 sa tutto, chi è venuto dopo non capisce nulla... la scienza non è in grado di spiegare nulla, val più un colpo di bulino al punto giusto di un artigiano 80enne che uno studio scientifico di qualcuno con la metà dei suoi anni". Mi pare, in questo senso, di essere sprofondato in un nuovo medio-evo, dove la tecnologia e la scienza lasciano spazio alle credenze popolari.
Tu che vieni dal mondo dell'HIFI sai bene quanto me come certe soluzioni tecnologiche, 50 anni fa non sarebbero mai state possibili, e nella tromba, molto meno per ovvi motivi di differenza di complessità tecnologica, si vedono gli stessi fenomeni.
Ovvio che in queste citazioni son stato un po' estremista, come è ovvio che non basta cospargersi di una patina "scientifica" per dire di saper costruire strumenti top. Per fare un esempio abbastanza noto nel settore, c'è un costruttore americano (di cui non faccio il nome per ovvi motivi), che ha fatto di pseudo studi sull'energia delle onde sonore il suo cavallo di battaglia, salvo poi essere preso per i fondelli da chiunque mastichi un po' di fisica, e costruzione di strumenti, perché nessuna delle sue teorie ha alcun fondamento ne fisico, ne costruttivo.
Hai ragione quando dici che MAW, Twin Tube, saldature senza tensioni, backbore strani, alla fin fine fanno poco... ma bisogna anche comprendere il target di cui si sta parlando.
Per il "bandista" medio, che è già cara grazia che capisca di essere intonato o meno, tutte queste cose sono un di più, nel senso che probabilmente, il suo "controllo" dello strumento è tale da rendere impercepibili le differenze (e diventano percepibili, come tu dici, come effetto placebo, solo quando ne vengono a conoscenza).
Se invece parliamo di professionisti seri, di quelli che hanno una sensibilità consona al loro mestiere, è altrettanto ovvio che queste differenze esistono,
altrimenti, giusto per fare un esempio semplicissimo, Yamaha non avrebbe alcun motivo di sostenere i costi di un Atelier creato ad-hoc per adattare gli strumenti alle esigenze dei professionisti.
Io credo che ci siano trombe migliori, e trombe peggiori, e che il problema sia che, mediamente, purtroppo, ci siano pochi bravi insegnanti e molti insegnanti mediocri e che sia questo, oggi, in Italia, il problema principale
Buona domenica
I.