stefano bartoli ha scritto:Davanti a me,ad un paio di metri, le coriste. Una era una ragazzina africo americana sui 20 anni, 1,80 fisico di quelli del vecchio caro Postal Market. Minigonna livello acqua alta a Venezia e tacco 12.
Ste.... siamo ancora in fascia pro-tetta
certe cose postale solo in orario notturno che qui c'è gente che deve lavorare
Ricordo che dopo vari arrosti, decisi di affidarmi alla memoria chiudendo gli occhi.
Non funzionò, li riaprivo continuamente ma francamente non ricordo se per leggere le parti o per guardare altro.
Credo non ci siano dubbi su quale delle due
E' molto importante dove guardi mentre suoni. Lo dice anche Monette.
Soprattutto davanti ad un paio di metri
...
Stefano mi sono letteralmente scompisciato a pensare a questa scenetta, però a pensarci forse la cosa più esilarante sarebbe stata osservare te in quel contesto.
Ma torniamo seri Dizzy, Louis, Chet, Maynard, Lee e tutti gli altri grandissimi in molti passaggi li si vede suonare ad occhi chiusi. Mi sembra che lo facciano su passaggi particolarmente difficili ed impegnativi, quasi come se così sia più facile ricordare ciò che si deve fare.
Comunque se è vero, e non ho ragione di dubitare il contrario, che il dove si guarda influisce sulla proiezione sarebbe interessante anche capire come l'uso di campane piegate alla Dizzy ne venga in qualche modo alterato/falsato.