Punti di vista

Le tecniche di base per suonare uno strumento musicale, suggerimenti e nozioni principali.
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stefano bartoli
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Punti di vista

Messaggio da stefano bartoli »

Ritengo per mia esperienza, fondamentale rispettare alcuni parametri base nello studio ma trovo pericoloso pretendere di imporre un "metodo" per tutti, come sappiamo, ognuno è diverso e quindi anche approccio e percorso potrebbero dover esserlo.
Naturalmente quello che conta, alla fine è il risultato. Se siamo soddisfatti personalmente, allora va bene. Se invece dobbiamo affrontare esami e commissioni, sappiamo che dovremo "piegarci" anche a cose e metodologia talvolta contrari alla nostra personalità o al nostro fine.
Io penso che alla fine, l'errore più grave, sia cercare di imitare gli altri anzichè cercare la propria via alla musica.

Posto un video di un gira anni 80 (Ma su Google potrete vedere i vari modelli well tempered prodotti ed up gradati nel tempo). un progetto per vari aspetti, fortemente innovativo- Il video descrive il modello del tempo (che io rifeci per me con alcune notevoli migliorie non avendo io, limiti di budget o canoni estetici da dover rispettare. Infatti ne venne fuori un mostro di giradischi e di braccio, che dovetti poi vendere per motivi economici...)

I punti chiave di quel gira erano:

Motore sincrono 12 poli separato fisicamente dal plinto onde non trasmettere alcuna vibrazione al sistema di lettura.
Sandwich a strati di medium density (MDF)
Braccio accoppiato alla base da un filo da pesca (nylon) e frenato in un liquido iper denso (Della inglese Dow Corning)
Antiskating ottenuto semplicemente dalla torsione del filo di nylon
E infine la genialata dell'ingegner Farabough, perno tondo in pozzetto triangolare.
Il pozzetto in realtà tondo ma di diametro molto maggiore rispetto al perno, ha al suo interno 5 piccoli punti di contatto col perno stesso. I 5 punti sono costituiti da 5 grani in teflon di grande diametro. Due sopra a circa 60° l'uno dall'altro, due sotto sempre a 60° ma dal lato diametralmente opposti ed uno alla base a fare da reggispinta.
Il piatto, naturalmente tende a cadere su un fianco ma altra genialata, la cinghia di trascinamento, lo costringe contro i perni, di sopra tirandolo, di sotto spingendolo.
Il tutto a bagno di olio come da copione...

Chi non ha mai ascoltato un gira come questo, con questa tecnologia, in realtà non può rendersi conto del livello spettacolare per micro dettaglio, micro dinamica e soprattutto la naturalezza sconcertante del suono.
Gli attriti sono praticamente quasi assenti, il braccio "penzola" appeso ad un filo sottilissimo e quindi è quasi completamente libero su tutti gli assi. Questo fatto, mette il fonorivelatore in una condizione favorita per il tracciamento.
Il piatto (Su quello fatto da me, che ripeto, fu migliorato in vari aspetti spendendo un piccolo capitale...) una volta spinto con pochissima forza a mano, girava per diversi minuti e quandoera praticamente quasi fermo, rimanevi di stucco perchè poteva fare altri 10 giri talmente era basso l'attrito perno/grani.

Dove sta la genialata del perno, a parte gli attriti bassissimi? Perchè questo giradischi era musicalmente spettacolare?
La spiegazione era soprattutto nel fatto che la cinghia, costringendo continuamente il perno verso i grani, il gioco/tolleranza sia da nuovo sia dopo decenni, è sempre totalmente inesistente!

Per chi non avesse afferrato, facciamo un esempio: Se metto due capre fatte a X e sopra vi adagio un tronco, questo si troverà a cadere sempre al centro delle X. Insomma, come quando sulle capre ad X segate un tronco in campagna...Semplicissimo ma geniale se applicato ad un giradischi.

Ecco, una soluzione che molti si affrettarono a criticare ma che poi ascoltando questa macchina apparentemente semplice e rozza, rimasero letteralmente di sasso. Cerchiamo quindi, sempre, la nostra via.



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