collegamenti accordali

Metodi, scale, arpeggi, swing, tutto sulle tecniche di improvvisazione
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yanez
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collegamenti accordali

Messaggio da yanez »

Stefano: per prima cosa grazie per ciò che scrivi e condividi (interviste, video...)
Sto leggendo i vari argomenti e hai parlato di "collegamenti accordali".  Puoi spiegare cosa sono e cosa serve sapere per lo studio dell'improvvisazione?
Grazie ciao

Ivano


stefano bartoli
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da stefano bartoli »

Siccome l'argomento è vasto e complesso, se ve la sentite, potete chiamarmi in video chat su Facebook. Stefano bartoli Firenze, trombettista, ci son solo io, è facile.
stefano bartoli
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da stefano bartoli »

Ciao Yanez, come vedi su un post di oggi ho provato a dare qualche rispostina.

Purtroppo sono argomenti che trattare scrivendosi risulta complicato perchè dovrei scrivere paginate e poi quando scrivo molto poi mi perdo e faccio magari confusione...

Cmq, i collegamenti sono il modo di legare gli accordi tra loro per avere una "progressione" logica e non strampalata. Un pò come quando in un periodo metti in fila verbi, sostantivi, aggettivi, congiunzioni etc.

Ci sono regole matematiche precise in armonia e  a queste tutti più o meno sottostanno per fa si di avere un "senso e un linguaggio comune" i grandi riescono anche a sovvertire certe regole senza fare casino ma è roba per pochi.

Concatenare bene gli accordi di un giro è fondamentale non solo riguardo l'armonia ma anche perchè una concatenazione logica e corretta ti permetterà di fare un buon solo, diversamente ti trovi in un labirinto con poca logica ed organizzare belle frasi nel solo diventa moooolto difficile.

Ci sono grandi compositori come Monk o Mingus ad esempio che usano moltissimi accordi di passaggio (o collegamento) sono accordi che hanno il compito di traghettare l'armonia da una tonalità all'altra o da un modo all'altro. A volte anche 4 accordi per battuta e molto complessi (accordi alterati, sostituzioni di tritono etc).

Per questo motivo improvvisare davvero bene sugli accordi di Monk richiede anni di studio.

Quando la qualità e la quantità degli accordi in una struttura si fa complessa si tende (molti di noi) a "suonare sugli accordi) cioè senza fare frasi lunghe che colleghino molti accordi ma frasi brevi e differenziate su ciascun accordo.

I grandissimi come Coltrane, anche su queste progressioni molto complesse riuscivano a tessere linee lunghe e molto belle e logiche ma è una doto che pochissimi hanno.

Dm7  G7  CMaj7   

Dm7  Db7  CMaj7

Dm7  G7  FMaj7 #11

ad esempio sono tre "banali" progressioni super tipiche chiamate anche turn around (II V7  I)

Il turn around ti permette di girare da A a B di una struttura, in questo caso come vedi però risolve sul I° grado o sul 4° Lidio con la finezza di una sostituzione di tritono (Db7)  Prova a suonare in sequenza queste tre progressioni in arpeggio e sentirai bene la logica di cui parlo.


Ciao
stefano bartoli
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da stefano bartoli »

Una progressione facile "traditional" buona per studiare:

F/F7/Bb/F
F/Dm7/G7/C7
F/F7/Bb/A7
Bb B°7/F  D7/Gm7  C7Sus4/F  C

Come vedete sono 16 battute, quindi struttura quadratissima (facile) poche ma belle modulazioni, andamento accordale tipico della tradizione Bluesy (ma NON è un Blues, occhio!)

Tempo 4/4  velocità lenta all'inizio e accelerare man mano che si diventa bravi ad improvvisarci sopra.

Naturalmente il primo lavoro è scrivere gli arpeggi di tutti questi accordi e suonarli, seconda fase scrivere le scale relative ai vari accordi, terza fase capire le tonalità ed i collegamenti (II°  V7° etc) e poi iniziare a suonare prima gli arpeggi (in sequenza) e poi le scale.

A questo punto dovremmo aver capito cosa succede nel giro, bene, adesso mettiamo le nostre note su questi accordi, stiamo improvvisando!!!
stefano bartoli
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da stefano bartoli »

Ecco un mio videino in cui suona la struttura "traditional" del post precedente ed io che ci cazzeggio sopra:[youtube]nx84Tldkbiw[/youtube]
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yanez
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da yanez »

Grazie per la risposta articolata.  Ho capito cosa sono, però la struttura del brano non la scelgo, l'ha fatto chi l'ha composto...
L'armonia mi è un po' ostica e sto cercando di imparare a improvvisare in modo più semplice ma piacevole per chi ascolta.
Ad esempio mi piace in un solo anche l'aspetto ritmico, magari poche note ma trascinanti ritmicamente.
Ciao
stefano bartoli
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da stefano bartoli »

Suonare "poche note" è l'obbiettivo di tutti i musicisti e spesso prende tutta la vita.

Si chiama sintesi come sai, ed è "un'arte in tutte le arti" raggiungerla richiede davvero una vita poichè si tratta di capire quali sono le note "essenziali" in una frase.

Abbiamo avuto giganti in questo: Monk, Miles e Chet da soli già basterebbero.

Il problema dei problemi è capire "quali" sono le note essenziali e questo richiede una vita perchè le note essenziali rispondono ad una miriade di fattori, armonici, melodici, ritmici, dinamici ed in fine estetici.

Studiare, ascoltare, suonare, studiare, ascoltare, suonare e così via, pian piano si migliora e se c'è talento il risultato può essere grande. Diversamente avremo imparato cose nuove, anche di noi stessi, perchè scavare per costruire il ns linguaggio richiede di scavare in noi stessi.
stefano bartoli
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Re: collegamenti accordali

Messaggio da stefano bartoli »

Caro Yanez, non capisco quando scrivi "non la scelgo perchè creata da altri". I diritti Saie e i diritti sulla creatività riguardano le melodie non le armonie dei brani.

La cadenza accordale che senti nel video e che ti ho trascritto è "patrimonio collettivo" . Parlando quindi di accordi e progressioni, il blues, l'anatole, la canzone AABA, i traditional, la fuga, la suite  etc etc. non hanno "padrone" sono in genere (con qualche eccezione) moduli matematici a disposizione di tutti.

Certamente se prendi un blues di Mingus o Coltrane o Monk, ci sono finezze armoniche che appartengono a questi signori ma noi stiamo parlando di strutture "standard"

Un esempio per tutti un giro di qualsiasi tonalità blues è 1° 4°  1°  5°  4°  1°  sopra questa sequenza accordale ci son stati scritti decine di migliaia di blues, è chiaro adesso?


Ciao
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