Temi/Soli

Metodi, scale, arpeggi, swing, tutto sulle tecniche di improvvisazione
Rispondi
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Temi/Soli

Messaggio da stefano bartoli »

Come sempre, i miei post sono suggerimenti e non lezioni vere e proprie, soprattutto perchè personalmente riesco a fare lezione per davvero, solo di presenza e anche perchè quello che provo a raccontare è frutto di un vissuto personale, singolo, al netto delle regole che comunque esistono in armonia etc etc
Per questo spero li prendiate come stimolo per andare oltre e non come verità assolute, sarebbe sbagliato.
Mi rivolgo in questo caso, a chi non ha molto tempo da dedicare allo studio ma che abbia una tecnica trombettistica sufficiente si da potersi concentrare più sulla musica che su lo strumento.

Ho visto molto spesso allievi che in odore di jazz saltibeccavano da un pezzo all'altro senza riuscire, alla fine, a completarne davvero uno. Un brano come sappiamo è scolasticamente composto da molti "fattori": la melodia, l'armonia, il ritmo, la velocità, la dinamica, i centri tonali, gli accordi di passaggio ed il timing per citare le cose principali.
Per come la vedo io, l'ideale è scavare un brano il più possibile prima di passare ad un altro.Il che significa ad esempio, suonarne il tema a varie velocità, con tempi diversi, in varie tonalità ed alla fine iniziando a fare variazioni del tema stesso, solo dopo si potrà iniziare a lavorare sul solo.
Avere il tema realmente in mano, significa poterlo suonare con le varianti di cui sopra, senza lo spartito davanti e magari anche senza base e/o metronomo. Questo ci darà molte cartucce per poter poi improvvisare perchè che la chiamiamo tematica, tonale o altro, l'improvvisazione ha sempre una strettissima relazione col tema originale che cmq rappresenta sempre un faro.

Sempre per mia esperienza, dopo il nostro timbro, viene il senso del timing, il nostro personale timing, queste due cose sono tra le più importanti per essere "riconoscibili" e per dare "vita" ad una serie di note altrimenti anonime.
Consiglio inoltre di applicare queste variazioni a poche battute per volta, possiamo iniziare ad esempio su un brano facile lavorando due battute alla volta. Quando siamo più bravi passeremo ad otto e così via. Alla fine ci scopriremo in grado di farlo al volo, su tutta la struttura ed in tempo reale, cioè sul palco.

Il mio suggerimento classico per poter lavorare sul timing è quello di prendere un tema che consideriamo adatto a questo esercizio, diciamo che tutti i temi o quasi tutti in realtà possono essere adatti ma alcuni si prestano particolarmente.
Prendiamo quindi ad esempio Summer samba, un brano abbastanza semplice armonicamente e melodicamente, ritmicamente molto stabile.
Abbiamo una certa ripetitività della frase nelle prime 8 battute. Dalla cinque si ripete abbastanza simile alzando una quarta giusta, tipo blues insomma...per andare a concludere in maniera molto prevedibile e anche semplice.
L'esercizio iniziale per il timing, consiste nel suonare quelle otto battute, applicando tutte le variazioni e micro variazioni ritmiche che ci frulla no in testa. Lo spostare le appoggiature, la durata di note e pause, il dove andare ad appoggiare una frase, darà vita a decine di versioni di quelle otto battute. Il tema diverrà molto personalizzato e noi avremo acquisito delle piccole ma importanti sicurezze per successive avventure.
Ovvio che queste operazioni dovrebbero, almeno inizialmente, garantire sempre una riconoscibilità del tema e preservarne l'equilibrio della struttura o delle cellule di struttura che questo aveva in origine (Ogni frase ha un suo perfetto equilibrio se il tema è ben scritto e Summer samba di certo lo è)

Si possono fare variazioni della pasta alla carbonara ma dovremmo sempre mantenere una relazione con la ricetta base...se no diventa altro...
Col tempo e con la ripetizione di questa pratica su molti temi, diventeremo "naturalmente" bravi e immediati nel farlo e questo andrà a costruire anche la nostra capacità di improvvisare che come abbiamo detto, ha molto a che fare col tema originale e con la nostra capacità di elaborarne le varie costituenti.
Col tempo e la pratica, le nostre variazioni di cui sopra, potranno diventare sempre più ardue, sino a portarci a stravolgere il tema stesso. Ma questo è un altro discorso che peraltro non è detto vada sempre bene o che piaccia a tutti.
Naturalmente non si tratta di un semplice esercizio tecnico ma di una vera e propria "costruzione della nostra personalità musicale, della nostra "firma"
Infine, riuscire a far questo senza base e senza metronomo è un altro grosso passo avanti, ricordiamoci che il solista di vaglia ha timing, ha swing anche senza un accompagnamento. La raccomandazione rimane infine sempre quella di registrarsi durante questi studi così da poter riascoltare quello che realmente abbiamo ottenuto e poter analizzare eventuali "errori" o ingenuità. Il registratore è imparziale.

Tutto il resto è pratica, pratica, pratica e poi ancora pratica.

PS: Mi spiace non poter corredare certi post con esempi audio/video appositamente fatti ma con questa bega del covid, un recente trasloco ed altre tragedie varie ed eventuali piovutemi addosso, sono in uno stato psico mentale fisico piuttosto discutibile...Forse sul mio canale you tube c'è qualcosa di diverso tempo fa ma non ne sono sicuro...


LabMarino
New Member
New Member
Messaggi: 12
Iscritto il: 28/03/2021, 20:07

Re: Temi/Soli

Messaggio da LabMarino »

Ciao a TUTTI , Trombettisti e No, indistintamente
ma volevo semplicemente fare i complimenti a Stefano Bartoli a proposito di :- Temi/Soli
ho visto per caso su YouTube una sua "Lezioncina all'Aperto" ed il brano in questione era :- "E la chiamano estate"
del grande Bruno Martino (una delle sue composizioni da me preferite) e sinceramente sono stato colpito
dal Bel Suono / dal Bell'Approccio al tema / dalla Bella Improvvisazione sul tema etc.etcetera.- insomma dalla > Naturalezza!
Era solo per spostare ogni tanto il riflettore anche su un trombettista forse non molto conosciuto ma che si' che vale.. : Thumbup : scusate il giochino di parole.. : WohoW :
Tutto qui'...
Artistically Yours
"Lab" Marino Galli
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Temi/Soli

Messaggio da stefano bartoli »

Sei troppo generoso Marino. Diciamo che tutti noi proviamo a fare della musica, a volte viene bene, altre volte no. A volte piglieresti a martellate lo strumento, altre volte no. Mi sono sempre considerato un musicista assai insicuro, fragile ma onesto.
Una passione che accomuna milioni di persone, una delle cose più belle tra tutte le brutture che siamo costretti a vivere.
Personalmente, da sempre distinguo tra bravura/valore e notorietà che non sempre corrisponde al vero valore ma è un discorso lungo e noioso. Per certo ho conosciuto musicisti splendidi ma sconosciuti e quanti non ne conosco e non ne conoscerò, il mondo è vasto e dinamico. E quanti splendidi giovani ma ignorati talenti ci sono.
Suoniamo e cerchiamo di trarne gioia, ognuno al suo livello ma con onestà intellettuale e senza sentirsi sto ca...o.

Un caro saluto ed un invito ad arricchire il forum con i tuoi interventi.
Rispondi