Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

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stefano bartoli
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Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da stefano bartoli »

Sappiamo che almeno nel jazz, ci sono N modi di usare il nostro strumento. Alcuni si specializzano nel registro estremo, in alto intendo. Altri preferiscono approfondire il fraseggio e l'armonia. Le ritengo figure entrambe preziose ed indispensabili nei vari contesti.
Personalmente ho avuto una breve stagione da fischiatore, dopo le utilissime lezioni di Tofanelli ma sono poi tornato rapidamente alla mia vecchia impostazione ed i "fischi" li ho dovuti abbandonare. A malincuore devo dire, perchè cercavo di usare quel registro come un grido in mezzo alle mie frasi ma troppo spesso, esaltandomi, prendevano il sopravvento.
In fondo sono nato con Chet ed il primo Rava per poi seguitare a studiare ed amare principalmente fraseggiatori che sui sovracuti ci andavano raramente.
E' chiaro che l'ideale per tutti noi, sarebbe avere "tutto" e poter così miscelare le cose ma a me non è riuscito.

Mi rendo conto che la mia aspirazione, probabilmente inconscia, è imitare la voce umana, che è per me, lo strumento più bello in assoluto. Credo che moltissimi trombettisti, intimamente, coscientemente o meno, aspirino a questo.
E quindi, per il mio personale sentire, il mio fraseggio, sta principalmente nel registro medio basso.
Ricordo di aver inseguito, da amante del jazz mitteleuropeo, per anni, il sogno di imitare lo stile di Kenny Wheeler. Questo trombettista ha messo insieme molte cose, tra cui, i sovracuti, un fraseggio strepitoso e mai banale ed un timing piuttosto originale, in particolare evidenza con il trio Azimuth e con la Maritime Orchestra. Ma quì parliamo non solo di uno strumentista eccelso ma anche di un musicista meraviglioso e le sue composizioni stanno li, nella storia.
Tendo anche oggi, ad amare vari tipi di trombettisti. Quelli con un fraseggio articolato e quelli con un fraseggio essenziale, alla Miles. Trombettisti che pratichino la difficile arte dell'In/Out come ad esempio Lester Bowie o Tom Harrell. Ma anche grandi lirici come Booker Little o Clifford Brown o Freddie Hubbard. O al limite fraseggi quartali come quello di Woody Shaw.

Ma la lista sappiamo essere ben più lunga e l'analisi ben più complessa. Insomma, amo un sacco di modi di pensare e suonare poi però ti trovi a suonare con altri e li, viene fuori non già quello che vorresti essere ma piuttosto, quello che in quel momento sei, nel bene e nel male.

Ho detto qualcosa di sensato alla fine? Mah, comunque stavo rimuginando...


ott
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da ott »

a me sembra che il registro sovracuto sia sempre un'acrobazia priva di sentimento musicale.
La musica, come forma di conoscenza del mondo ideale, nel nostro caso la musica eseguita con la tromba, secondo me dovrebbe sempre trasmettere contenuti nel senso che la tromba "dice, ma ciò che dice non lo si può dire" (non l'ho inventato io, è il finale di: Tutte le mattine del mondo).
Il nostro obiettivo dovrebbe essere l'imitazione della voce umana, per comunicare ciò che le parole pronunciate con la voce umana non sono in grado di veicolare verso l'ascoltatore.
Di ciò che intendo può essere un esempio calzante l'Andante del Concerto di Hummel.
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Marco Muttinelli
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Marco Muttinelli »

Premetto che non amo i suoni acuti in generale ma prediligo sempre il registro grave.
Ad esempio non amo il violino, amo invece il violoncello ed il contrabbasso; non mi piace il sax contralto preferisco invece il tenore ed il baritono; non amo i tenori preferisco i baritoni ed i bassi etc. etc. etc.
Quindi perché la tromba? Semplice perché è uno strumento che mi consente di arrivare la dove, con la mia voce piuttosto profonda, non arriverei mai.
Ma anche la tromba (non è un mistero che preferisco il flicorno soprano) comunque nelle sue prime due ottave e mezza, oltre tendenzialmente mi da fastidio. Tanto di cappello a chi arriva a vette che neanche il Cervino riuscirebbe a scorgerne l'altezza ma preferisco evitarne l'ascolto e mi rivolgo ad artisti che fanno un uso diverso dello strumento. Detto questo, penso che l'esprimersi nel registro acuto/sovracuto richieda impegno e studio costante e che possa in diverse situazioni risultare interessante per coloro i quali prediligono questo registro.
L'unico "acutista" che veramente mi piace è stato Cat Anderson, ecco lui per qualche ragione (per me inspiegabile) mi piace assai quando va su e non si ferma più. E' anche vero che Cat, per quello che ho sentito di suo, inseriva alcuni passaggi sovracuti nemmeno molto lunghi per il resto suonava la maggior parte del tempo negli altri registri. Altri acutisti (ma posso sbagliare non ascoltandoli quasi mai) mi sembra tendano a lavorare per la maggior parte del tempo in questo registro o, comunque, a lavorarci molto di più di un Cat.

Bene e dal serio lasciatemi passare al registro faceto:
Per chi abbia velleità di acutista.... ma ragazzi perché proprio la tromba che vi dovete dannare l'anima (e a noi trapanar l'orecchio)?
Di seguito due ottimi strumenti per chi ama il registro acuto e non voglia impazzire con la tromba.
Il primo è un notissimo flauto dritto mentre il secondo è un traverso:

https://it.wikipedia.org/wiki/Fischietto
https://it.wikipedia.org/wiki/Ottavino

E, udite, udite...! pei i supermegaiperacutisti ecco a voi l'arma definitiva:
https://www.addestramentocaniblog.it/fi ... -per-cani/
: Groupwave : : Lol :
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-312
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Tp e Cn varie epoche
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
stefano bartoli
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da stefano bartoli »

E infatti ho scritto che ogni tipo di strumentista è prezioso, a seconda del contesto, basterebbe anche solo pensare a molte cose fatte dai Tower of Power o dal compianto Dereck Watkins, per non citare Maynard e molti altri.

E' altrettanto chiaro che sono tutte "specialità" che richiedono molto studio, molta pratica e molti sacrifici ahimè.

Chi fa la sezione, chi fa i temi e/o i soli, chi suona prevalentemente musica da film etc etc Tutti "mestieri" che se portati a livelli alti, sono molto molto difficili. Anche suonare come l'ultimo Chet è difficilissimo e non basta lo studio...
Dopo di che il nostro strumento, come altri, ci pone ulteriori difficoltà di base, come ad esempio dover produrre un suono dal nulla, da un tubo "morto"

Insomma, dovunque ti giri è dura e c'è molto da lavorare a testa bassa.
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Zosimo
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Zosimo »

Argomento da un ''mione'' di dracme.
Gli acuti per noi trombettisti sono un po' come
La velocità per i chitarristi. Da ragazzo stavo
In fissa. Non tanto per la musica ''acutista'' ,
Non mi è mai piaciuta a fatica ascolto qualche
Brano, ma per sapere quale tecnica utilizzassero.
Alla fine sì, sono professionisti, sì studiano
Però un trucco doveva esserci. Ho mollato
Dopo aver scoperto le guerre di religione che ci
Sono dietro le varie impostazioni. Anche ora
È una musica che non mi interessa tranne pochi
Casi dove oltre all'acuto, c'è il suono, l'articolazione
Ecc ecc vedi Faddis o Brisbois o White. Alla fine
Io sono migliorato semplicemente studiando
Non gli acuti, ma studiando regolarmente. Ora
Senza nessun trucco arrivo senza rischi di emboli
A un sol acuto in giornate con il vento a favore anche oltre. Secondo me ogni trombettista però dovrebbe dedicarci un po' di tempo non per fare i fischioni rotanti, ma almeno avere qualche nota in più nella faretra.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
Martin Commitee 1948
Cornetta Bb: Conn 77A 1960
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Alak »

ciao a tutti.
Il discorso è che secondo me gli acutisti non fanno jazz.
Può sembrare una frase azzardata, ma in effetti è rarissimo trovare un' acutista che ha un fraseggio degno di artisti come Hubbard, Clifford, Tom Harrell e i soliti.
Diverso è invece dire che un musicista jazz suona anche negli acuti. Marsalis arriva tranquillamente in alto, Clifford prendeva il fa ed il sol normalmente, ecc. Ma tutti questi hanno usato il registro sovracuto all'interno del fraseggio, e non viceversa; e difficilmente hanno una potenza tipica degli acutisti di professione.. La ricerca del jazz non è sui sovracuti.

Alex Sipiagin, Ryan Kisor, sono anche delle prime trombe eccellenti, lavorano benissimo su quei registri, ma non come faceva Ferguson, o fanno i vari Tofanelli, Sandoval (che è anche un buon solista), Faddis e altri.. quindi i primi non li considero acutisti, e i secondi non fanno jazz. È proprio una ricerca diversa..

Adoro gli acutisti delle orchestre di salsa, e altri, ma quando gli acutisti si mettono a suonare coi jazzisti, in varie gare, Marsalis-Faddis-Miyashiro, non li sopporto..
Azzeccano un II-V-I ogni dieci, e una volta che arrivano sopra il do non riescono più a scendere, si esaltano e si dimenticano settime, terze, swing, timing, pronuncia, tensioni, accordi, e pure che stanno suonando un ballad..
Non sopporto neanche il jazzista che ha un' ottava di estensione, certo.. Persolmente nello studio ci metto anche gli acuti, più come note espressive, come faceva Hubbard che in alcuni soli arrivava tranquillamente a Lab, Sib5 spaventosi.. (io no) tra l'altro con un 5c..

Poi, è vero, ci sono degli acutisti che riescono in questo, ma nessuno di questi è mai arrivato a livelli musicali jazzistici dei maestri che conosciamo.. Sono due strade diverse.

OT, non so chi ha citato i Tower of Power, fantastici, enciclopedia del funk, vederli dal vivo è uno dei miei sogni.
Ultima modifica di Alak il 22/06/2021, 14:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Zosimo »

Hai ragione, ma non tutti con la tromba vogliono
Fare jazz e dire che sandoval e faddis non lo fanno,
Beh mi sembra azzardato. Calcolando
Che Dizzy ''nomino'' Faddis suo erede.
Nemmeno a me piacciono quei video
Su you tube da circo equestre, ma il pubblico
Vuole vedere anche questi generi di spettacolo.
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Alak »

Certo, l'ho detto, può sembrare azzardato, ma io non dico che è meglio una cosa rispetto l'altra, ci mancherebbe.
Non è un giudizio su chi è più bravo, è solo un discorso a livello tecnico-musicale-armonico-stilistico. Il miglior acutista che suona jazz, non arriva dal punto di vista del fraseggio jazzistico ai livelli dei grandi; non ci arriba perché ricerca altre cose..
e viceversa il miglior jazzista che sa suonare sui registri alti non arriva da questo punto di vista alla grandezza di Sandoval, Faddis, ecc. per citare i più famosi.. e sempre perché è una ricerca completamente diversa. Aldilà della propria capacità, è una questione di scelta.
Detto questo, sono due stili diversi, apprezzabili tutti e due.
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da ott »

cari Disagisti,
sbaglio se penso che per eseguire il Secondo brandeburghese in pubblico con sicurezza (cioè in casa propria arrivare una quarta/quinta sopra) lo studio non basta, occorre avere una disposizione anatomica, cioè il palato alto, la lingua giusta, la gola appropriata, il velo palatino con un certo profilo?
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Zosimo »

Avoja, oltre a essere nato dall'incrocio tra una fata
e un unicorno pezzato, sotto il cielo
di Berlino in una notte di mezzo plenilunio : Thumbup :
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Re: Fischiatori/fraseggiatori ed altre amenità

Messaggio da Marco Muttinelli »

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