Breve sintesi di un calvario giornaliero.
Chi ha uno studio, si sa, lascia tutto cablato, ovvio. Ma chi ha locali multi funzione deve per forza montare e smontare ogni giorno, è anche un vantaggio, ti impratichisci e ti muovi tra le macchine come Bocelli in casa sua...
Ma avviamo a principiare la mattinata.
Ti siedi, scegli una base da studiare, accendi: PC, scheda audio, riverbero, preampli, phantom e videocamera. Regoli la distanza del microfono ma l'asta cede e va tutto a ramengo.
Rimetti tutto a posto e vai.
Dopo due battute, ti accorgi che non hai aperto i canali audio della video camera, ti rialzi.
Dopo due battute, ti accorgi che il riverbero satura in ingresso, ti rialzi.
Dopo due battute, ti accorgi che il gain del pre è basso, ti rialzi.
Dopo due battute, ti ricordi che devi andare in mono, se no senti come vedeva Polifemo, ti rialzi.
Dopo due battute, ti suona il citofono, ti rialzi.
Dopo due battute senti che la tromba è piena di olio e saliva.
Il tutto condito dal calendario di Suor Gerrmana perchè ogni volta che ti alzi, il cavo della cuffia si intreccia tra le gambe, il cavo usb si intreccia con quello del microfono, i cavi dell'audio della videocamera si intrecciano con quelli del riverbero, del pre e della scheda audio, il mouse è a distanza siderale, e non vedi gli accordi perchè non hai messo gli occhiali.
Quando arrivi, finalmente a cliccare REC, sulla base partono i banner del Prostamol (Mi hanno preso di mira) sei esausto e un filo nervoso, però, le prime due battute della base le sai come l'Ave Maria!
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