Come si fa ad improvvisare?

Metodi, scale, arpeggi, swing, tutto sulle tecniche di improvvisazione
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stefano bartoli
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Come si fa ad improvvisare?

Messaggio da stefano bartoli »

Questo post nasce da una amichevole chiacchierata con un caro amico, Andrea che scrive pure lui sul nostro fiammante forum.

Andrea è una persona che ha una discreta cultura, sia letteraria che musicale che teatrale, insomma, io ci chiacchiero con gran soddisfazione e poi siamo toscanacci entrambi...

Si disquisiva su cosa serva studiare per improvvisare ed io ho la mia idea come tutti. Certo, scale, accordi, collegamenti accordali, progressioni, e poi dischi e poi pratica, tantissima pratica.
Ma non si impara mai per davvero, ogni giorno si riparte ad affrontare con curiosità accordi pur visti molte volte ma ogni attimo noi cambiamo dentro e quindi il nostro mood è sempre diverso! Bellissimo.

E allora si arriva a parlare di quelli che fanno i "numeri che pare d'essere al circo" e di quelli che cercano invece di mettere la "poesia" davanti a tutto e cos' via.

Kenny Wheeler poeta pazzesco e gran tecnico, trombettista originalissimo, fuori dal sincopato dello swing USA. Marsalis, mostro sacro e grande "conservatore", Fresu, poeta sopraffino cesellatore di melodie candide e perfette ma, ed eccoci alla questione...a detta di alcuni, mediocre trombettista.

Mi soffermo quì, perchè io con Fresu ci ho fatto dei seminari, tanti anni fa, era il secondo anno che insegnava a Siena Jazz e poi ho sposato una donna di Ozieri ed abbiamo parenti pure a Oschiri. 
A 10 minuti di auto da Oschiri c'è Berchidda...Ah, e poi mio suocero si chiama Salis e mia suocera Fresu...insomma, bisogna spiegare.

Personalmente frequento da 25 anni la Sardegna ma non il mare, quello del turismo (peraltro bellissimo) ma l'interno, il cibo, i contadini e anche in stagioni fuori dalle vacanze, ho i parenti, è inevitabile, capirete...

Girando, conoscendo gente ho scoperto una cultura musicale esagerata ma non solo per i fenomeni tipo i Tenores di Bitti ma una cultura sul jazz, quello strepitoso, Miles, Sun Ra, Art Ensamble of Chicago, Sheep,Zawinul etc etc.

Il Festival (ora scomparso) di Ozieri al teatro De Candia ha ospitato più volte i nomi di cui sopra e molto altro.

Insomma una terra  molto molto particolare davvero, gente cazzuta e dolce, come il loro territorio.

Ecco, io nella musica di Fresu ci ritrovo colori, sapori e odori della sua terra e non è un modo di dire, lo dico seriamente, ascoltatevi i primi LP per la Splash (Mamut, Ossi di Seppia etc e mi direte)

Quindi non posso sentir dire che "non sa suonare la tromba" perchè suonare la tromba di per se non ha alcun significato, quello che rimane dentro le persone è la "bellezza" che si esprime in mille modi ma di certo non è con la tecnica fine a se stessa o col numero da circo che la trasmetti.

C'è tanta gente diplomata e brava tecnicamente che però quando suona ti fa venire la voglia di dormire, c'è anche gente però che non ha studiato così metodicamente e così tanto ma che appena fa due note senti che ha un dono particolare, ho avuto un paio di allievi così.

Roland Kirk, Roscoe Mitchell, Don Cherry e altri praticavano la respirazione circolare per supportare un discorso creativo una frase con una "estetica" non per fare il numeretto da circo per poi smettere appena arriva l'applauso...

Tom Harrell ha la schizofrenia ma suona da fare paura ed ha una poetica altrettanto mostruosa e non attacca o smette in base all'applauso...

Ecco quindi cosa serve per improvvisare, oltre allo studio, serve capire, sentire dentro una esigenza sincera di dare qualcosa, raccontare una parte intima di noi ed è tutta roba che non è sui libri (meno male...) e serve "vivere" non scansando le cose apparentemente dure o fuori dalla musica, crescere il più possibile come persone, conoscere e miscelare il più possibile.

Smettiamola di chiederci quindi che nota ha fatto tizio, quanto l'ha tenuta, quante volte l'ha beccata, proviamo piuttosto a "sentire" cosa ci emoziona, al di là del "macismo" trombettistico e ricordiamoci che nemmeno Ferguson era "solo sovracuti" ascoltatevi i dischi della giovinezza...

Questa la mia p opinione, esposta in maniera probabilmente prolissa e confusa ma forse proprio questo è la prova del fatto che le "emozioni" sono la cosa che conta di più e la più difficile materia da esporre...

Un saluto a tutti nella speranza che passi un certo tipo di messaggio e non questioni "tecniche di campanile" cosa a me indifferente.


Casia2004
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Re: Come si fa ad improvvisare?

Messaggio da Casia2004 »

Grande Stefano,
in realtà sono le emozioni che arrivano a farci dire é meglio tizio anziché caio ....... Ma dal quel giudizio inizi a capire i gusti della persona che si espone dicendo é meglio quel l'artista o viceversa.
Io che amo il Jazz e mi sto cimentando adesso con la tromba molto probabilmente non riesco molto a capire gli acutisti, ma non solo perché non li so proprio fare, ma soprattutto perché (e questo é un limite) una nota dentro il pentagramma o di poco sopra per me ha un trasporto diverso che di un'altra bisacuta.
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stefano bartoli
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Re: Come si fa ad improvvisare?

Messaggio da stefano bartoli »

Ciao "Casia" ma ti devo chiamare così?

In realtà io mi riferisco a chi fa il "giocoliere" con lo strumento a chi fa un certo tipo di cose perchè sa che avrà l'applauso e francamente lo trovo incommentabile.

L'acutista è tutt'altro, è come sai una figura determinante in certi contesti, irrinunciabile.


Quando poi,invece, l'acutista prova a cimentarsi in un trio (o situazioni simili) e fa i temi all'ottava più alta che becca, ecco, lo dico in sintesi, gli darei fuoco...

E comunque tutto quello che è tecnico lo si può ottenere con perseveranza e metodo, tutto quello che è "artistico" son cazzi acidi, si ci si lavora, si ascoltano gli altri, si filtra si miscela, si prova e si riprova e senza dubbio se si lavora seriamente e non a caso, ci si affina molto invecchiando.

Però quanti pianisti hanno studiato le stesse cose di Petrucciani o di Bill Evans e quanti saxofonisti hanno studiato come Coltrane ma da un certo "punto" in poi si entra nella parte mistica della vita di ognuno e li c'è chi brilla di brutto alla prima nota, ti folgora, ti ipniotizza  e c'è chi fa una luce nella norma, se la vie...

Spero di aver chiarito.
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