Miti e sostanza

Scegliere uno strumento nuovo o di recente produzione, recensioni e notizie dal mercato.
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stefano bartoli
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Miti e sostanza

Messaggio da stefano bartoli »

Bisognerebbe sempre ricordarsi che la tromba alla fine è un tubo con dei rubinetti. I tempi cambiano in parte per la tecnologia che in generale influenza le nostre vite ed il nostro pensare e perchè i soldi "devono girare" ci dicono.
Una volta c'erano le botteghe di quartiere, sostituite oggi dai centri commerciali, nel bene e nel male.
Parimenti, una volta c'era la carta, la fotocopia, la lezione e la master in presenza. Oggi c'è la rete e anche quì, nel bene e nel male.
L'ideale, secondo me, sarebbe l'usare la tecnologia la dove ci migliora la vita ma senza trascurare o sminuire le tradizioni, quelle buone. Si è fatta la corsa nel cibarsi del pane del super mercato o del fast food. Poi si è tornati a cercare disperatamente il vecchio forno a legna eventualmente rimasto ed il panino con la mortadella...
Nella tromba ci sono state aziende che hanno segnato la storia dello strumento ma tecnologicamente non possiamo fare paragoni tra una tastiera ed un ottone.
Tanto è vero che le trombe di grande qualità (progettuale, costruttiva e di materiali) sono buone anche dopo 60 anni, mentre una tastiera ad un anno dalla sua uscita è spesso già obsoleta.
La storia di alcune aziende ha molto a che fare con il prodotto finale, perchè dietro c'è la conoscenza "lenta" decantata come il vino nel barrique. Le novità vere, sono pochissime ed i miglioramenti minimi. Non vi sono reali consistenti differenze tra le trombe attuali e trombe di qualche decennio fa. Ci sono stati certamente piccoli miglioramenti ma non sempre tali da giustificare la sostituzione dello strumento.
Anche nella tromba il prezzo dovrebbe avere, come in molti prodotti, un rapporto molto preciso con la qualità.
C'è una regola che riguarda molti prodotti del mercato, prezzo troppo basso per poter garantire qualità, prezzo giusto, prezzo esagerato.
Se comperiamo un bagnoschiuma tendiamo a guardare tutto: chi lo fa, con quali ingredienti, il tipo/costo di confezione, se sto pagando soprattutto la pubblicità, a quale altezza dello scaffale viene messo nel super mercato, quanto viene al litro, che risultato mi da etc etc
Perchè con la tromba alcuni non lo fanno? Probabilmente perchè per molti è sfizio, passatempo, hobby, regalo che si concedono etc etc Ma sono tutti parametri che pur legittimi, poco hanno a che fare con lo scopo per cui lo strumento è stato creato, suonare meglio possibile, durare il più possibile, essere più affidabile e assistito possibile post vendita.
Se riuscissimo ad applicare lo stesso atteggiamento che abbiamo di fronte al bagnoschiuma del super mercato, probabilmente eviteremmo molte fregature, falsi miti che anche nei costruttori/assemblatori di trombe ci sono a mazzi.

La tecnologia:
Se scrivere al PC mi fa disimparare a scrivere su un pezzo di carta, se scrivere musica col programma del PC mi fa dimenticare la "bella calligrafia" della musica scritta a mano è di per se un errore. Ad esempio, scrivere musica a mano ci consente un livello di coscienza molto diverso dallo scriverla al PC. Il cervello viene attivato in tutt'altra maniera.
La tecnologia che sostituisce il sapere, la coscienza del manuale è puro inganno. Questa dovrebbe essere un supporto e non una sostituzione tout court del lavoro manuale, e questo ha sempre a che fare col livello di coscienza sviluppato dal sapere manuale rispetto all'automazione.
Ci sono mestieri che non cambiano perchè nella manualità hanno il loro senso, il loro risultato e gli esempi sono molti.
Non si tratta di rifiutare il progresso ma piuttosto di dargli il giusto peso e soprattutto non farsi illudere o peggio ingannare.
Succede anche nel fare musica, è una illusione sostituire il maestro o lo studio, la pratica con stratagemmi e mezzi tecnologici la dove il senso, il succo, nascono dal rapporto diretto, concreto, fattuale.
Per questo, se non vai sul cantiere ma stai fisso la PC, non sei un architetto fino in fondo, se non sai fare la pasta a mano difficilmente potrai dirti fornaio, se suoni sempre e solo nella tua cameretta con le basi o passi la vita a suonare metodi, difficilmente potrai dirti musicista. Se non vai a scuola, del sapere potrai solo ciarlare.
La vita è concreta in tutti i suoi aspetti e la maggior parte di questi hanno a che fare con un contatto diretto, manuale, esperienziale. L'imparare richiede tempo, spesso molto, le scorciatoie il genio piovuto dal cielo è puro inganno.
Ci sono molti comparti produttivi nei quali siamo stati illusi che l'automazione, la robotica potessero sostituire o addirittura migliorare il prodotto o addirittura la vita ma non è stato così, si sono solamente persi competenze e posti di lavoro.
Dopo di che, ben venga la tecnologia la dove serve davvero e anche quì gli esempi si sprecano.


@lerigo
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Re: Miti e sostanza

Messaggio da @lerigo »

Che dire? Sottoscrivo ogni parola .
Non vorrei buttarla infilosofia, ma certamente il grande maestro Emanuele Severino ci ha ammonito più volte su quanto la società della tecnocrazia possa illuderci sulla nostra capacità di interpretare il destino della storia e al contempo di dominarne e condizionarne gli eventi.
Penso tuttavia che la rivoluzione digitale possa impattare su lavori a basso valore aggiunto, spesso anche ad alto rischio per gli addetti ( ad es. talune manutenzioni o controlli o altre attività con esposizione a rischi per la salute). Questo è positivo e, peraltro, può creare nuove aree professionali di specializzazione ( specie per i giovani). Credo anche che per alcuni aspetti bisogna rassegnarsi; la carta i giornali, i libri etc..per me e penso per tutti quelli della mia generazione hanno ancora un valore altissimo, ma mia figlia di ventidue anni vive, legge studia e si informa quasi esclusivamente sulla rete....e non penso di essere un caso isolato. Quindi, secondo me, oggi ci sono molte più opportunità e strumenti di facilitazione rispetto al passato, anche nello studio della musica , che possono rendere più efficiente la nostra gestione del tempo ma hai perfettamente ragione sul fatto che non esistono scorciatoie, trucchetti per far prima.....i grandissimi talenti del jazz stavano le ore a studiare, magari in cantina e non c'era neanche mister Aebersold...solo gavetta nei locali ( che però oggi dove sono? A Milano sono spariti nel giro di pochi anni il Capolinea, Tangram, Scimmie, Santa Tecla, il teatro Smeraldo e tanti piccoli locali che facevano jam session ....e non c'era ancora il covid....).
A proposito, visto che il mio livello di calligrafia musicale è sempre stato pessimo....potresti consigliarmi un programma di scrittura elettronico?
Grazie per gli interessanti spunti di riflessione.

Ale
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Past Tp- Amati, Besson Meha, Yamaha 6345 H
Tp Mp - Bach 1 1/4 C, Bach 3 C, Yamaha 11 C 4
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Re: Miti e sostanza

Messaggio da stefano bartoli »

Concordo su tutto. Non so consigliarti nessun programma di scrittura. Mi dicono che ho una calligrafia musicale molto bella, non credo sia un "dono" semplicemente mi è migliorata via via nel tempo, sono quasi 40 anni che scrivo vagonate di spartiti con lapis gomma e carta, è li il segreto, la pratica.
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Marco Muttinelli
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Re: Miti e sostanza

Messaggio da Marco Muttinelli »

@lerigo ha scritto:A proposito, visto che il mio livello di calligrafia musicale è sempre stato pessimo....potresti consigliarmi un programma di scrittura elettronico?
Grazie per gli interessanti spunti di riflessione.

Ale
Ciao Ale si parla molto bene di Musescore che dovrebbe anche essere un open source se non erro.
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-412
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Tp e Cn varie epoche
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
@lerigo
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Re: Miti e sostanza

Messaggio da @lerigo »

stefano bartoli ha scritto:Concordo su tutto. Non so consigliarti nessun programma di scrittura. Mi dicono che ho una calligrafia musicale molto bella, non credo sia un "dono" semplicemente mi è migliorata via via nel tempo, sono quasi 40 anni che scrivo vagonate di spartiti con lapis gomma e carta, è li il segreto, la pratica.
Non posso che ammirarti! Purtroppo il mio difetto ( a parte una generale goffaggine con il lapis e la manualità da sempre) è la pigrizia :?

Approfitto per ringraziare Marco per il suggerimento, che valuterò senz'altro....senza tuttavia sottovalutare di sforzarmi un pochino di più con il lapis e il pentagramma!!
Ciao
Ale
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