Bossa nova, che c'entra col jazz? Eppure...

La musica nelle bande, nella classica, band latinos, pop etc...
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Marco Muttinelli
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Bossa nova, che c'entra col jazz? Eppure...

Messaggio da Marco Muttinelli »

Il titolo (volutamente provocatorio) vuole far riflettere sul rapporto tra questi due generi...
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the SPECIAL ist
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Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-312
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Tp e Cn varie epoche
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
stefano bartoli
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Re: Bossa nova, che c'entra col jazz? Eppure...

Messaggio da stefano bartoli »

Pur esistendo ancora notevoli sacche che tendono a "mantenere" incontaminata certa tradizione, oramai da decenni e ancor più con la globalizzazione, i "generi" hanno sempre meno senso.
D'altra parte già la nascita del jazz fu possibile grazie alla miscela ritmico, armonica di varie tradizioni. Se i boppers non avessero preso dagli accordi dell'armonia europea del 900, il jazz che ne ha seguito, chi sa se sarebbe venuto fuori. Stesso dicasi per le progressioni della bossa nova, oramai saccheggiate e miscelate da molto tempo.
Ma direi la cosa più interessante è notare come musicisti eccellenti tentino di preservare e tramandare un jazz che fu. Se escludiamo l'aspetto museale, filologico, questo ha senso solo in fase di studio delle tradizioni.
Questo perchè il jazz, per sua stessa natura è sempre contemporaneo e vive di continuo rinnovamento, l'innovazione è la sua tradizione, come disse Lester Bowie.
Personalmente non trovo interessante limitarsi ad ammirare l'arte del passato senza fare nulla di contemporaneo e penso che lo potremmo declinare a tutte le attività e le arti umane.
E' fondamentale studiare ed apprendere pratiche artigianali, usando gli strumenti e le tecniche di un tempo ma questo, lo sappiamo, non significa ignorare l'automazione di oggi, la dove è importante.
Certamente, come in tutte le cose, anche nel jazz, se non studi a fondo la tradizione, non vai da nessuna parte. Non è pensabile di suonare sul concetto armonico di George Russell e incartarsi poi su un blues o un traditional.
Conoscere il passato ma vivere nel presente, la nostalgia, per mia esperienza, non fa bene alle arti.
Da un punto di vista tecnologico invece, noi trombettisti, così come altri strumentisti, ci troviamo a maneggiare strumenti sempre uguali da secoli ma con mentalità attuale, il che è interessante.
Pensate invece a chi suona roba tipo tastiere, dove tutto viene sconvolto oramai quasi giornalmente. Non è un caso che i tastieristi di buon livello mettano continuamente le mani sul classico pianoforte si da mantenere una certa "tecnica" e certi concetti della produzione del suono.
NERO
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Re: Bossa nova, che c'entra col jazz? Eppure...

Messaggio da NERO »

Assolutamente d'accordo. Tra l'altro non mi pare che la musica non si sia mai evoluta grazie alle contaminazioni... Anzi. La musica (e tutte le altre forme artistiche e culturali) è da sempre meticcia. Figurati oggi.
Trovo spesso carini e divertenti i musicisti che provano a riproporre e recuperare certe atmosfere.. se lo fanno bene. Ma l'effetto è quello delle cover band. Puro intrattenimento e divertimento.. anche proprio dei musicisti.. niente di sbagliato in questo ma la creatività è altro.
D'altro canto mica tutti possono essere innovativi. Anzi solo pochissimi ci riescono, quindi c'è spazio anche per i revival.
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