Mi sono visto una parte del festival, non per feticismo ma semplicemente perchè da sempre ascolto di tutto e suono di tutto purchè lo ritenga di una qualità "adatta a me" e anche il festival ha a volte riservato belle sorprese. Sappiamo cosa è stato il primo Sanremo, quante perle ha regalato. Da anni il livello delle proposte è differente ma d'altra parte anche "per strada" oggi non è facile incontrare un Lauzi, un Tenco, un Endrigo, ina Mina etc etc- E' il Paese che è cambiato ma sarebbe un discorso lungo e non riguarderebbe solo la musica.
Scrivendo io molto anche su facebook, ho avuto scambi con gente che non suona e con amici/colleghi musicisti, relativamente alla serata di apertura.
Mi è piaciuto Achille Lauro, per una serie di motivi ma soprattutto perchè ci vedo l'essere giovani, avere il diritto alla protesta ed anche all'eventuale "errore" nell'accezione più larga della parola.
Le accuse di molti facebucchiani a questo Lauro: La musica fa cacare, è un banale giro di Do fatto in Sol, il testo fa cacare, il costume è la copia di un vecchio David Bowie, è un borghesotto annoiato, c'è dietro uno studio del marketing.
Musica che fa cacare, da sempre ce n'è a mazzi ma esattamente cosa significa che fa cacare? Spiegamelo.
Giro di Do? Beh, vagonate di bella musica è basata su progressioni definibili da asilo, a cominciare da Sapore di sale, che pure è un piccolo capolavoro. Vuoi giri armonici cazzuti e accordi diminuiti? Non stanno a Sanremo, da sempre, se cerchi Monk è stupido ti sintonizzi col festival.
Il testo io l'ho trovato bello e non banale.
Il costume...beh ognuno è inevitabilmente una copia di qualcosa deja vu. Sun Ra vestiva i panni degli antichi faraoni egizi, era quindi una copia? Mazzi di musicisti, oggi nel 2021 suonano ancora i pezzi dei Beatles, dei Beach Boys e via e via
Mazzi di jazzisti, anche di vaglia, suonano standard e canzoni scritte spesso 100 anni fa, si ci fanno il solo, certo ma il tema, la maggior parte lo suonano senza cambiarci una virgola, senza tentare una "attualizzazione".
E' un borghesotto. Beh conosco borghesotti che si limitano a farsi esclusivamente i fatti propri e viversi il prorio status sociale, per cui se uno si rompe le balle a scrivere cose che potrebbe evitare, chapeau.
C'è dietro il marketing...Scusate, ma dove vivete?
Vi risulta vi sia qualcosa che dietro non abbia bisogno del marketing? Pensate che le etichette che gestivano Miles, non ne facessero uso? Il marketing viene usato persino dal Vaticano ma dove vivete!
Tirando le somme dopo aver letto anche commenti di amici e colleghi jazzisti, affermo che questi commenti feroci attestano ciò che penso da sempre: siamo un Paese di vecchi. E' tipico dei vecchi osteggiare e talvolta odiare la "gioventu' " Nemmeno per me Lauro è Lester Bowie ma sono stato giovane anche io per cui riconosco il diritto dei giovani di fare, provare, sbagliare e a volte andare contro per il solo gusto di farlo, è semplicemente caratteristico della gioventù.
Il festival è penoso da anni ma non è colpa dei Lauro, è il Paese tutto che è precipitato, i Lauro cercano forse di dire qualcosa come possono, di galleggiare financo, cosa che vorrei far notare, facciamo tutti.
Dopo di che, non posso sopportare che gente che non sa nemmeno cosa sia una triade si erga a scrivere sentenze tecniche, il tuttologismo da bar stadio.
Dopo Bach, la gran parte di quel che facciamo era già stata fatta da lui, di cosa stiamo parlando quindi?