C.G. Conn New Invention Circus Bore

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Marco Muttinelli
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C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Nella vita capitano dei casi tali per cui dei semplici eventi fortuiti finiscono per diventare elementi che, in qualche modo, svoltano il nostro modo di pensare e di intendere le cose.
Il buon Matteo mi ha solleticato in materia e così ero alla disperata ricerca (disperata si fa per dire : WohoW : ) di una 12B in grado di sostituire degnamente la mia amata "Artemide", per altro trovata con somma soddisfazione in Hera, che settacciando la rete in lungo ed in largo mi sono imbattuto in una cornetta dei primi del '900 marchiata Selmer New York (probabilmente stencil Wurlitzer e qui si aprirebbe un mondo...). Confesso che li per li ho pensato: "mazza quanto sfacciatamente bella è!"...
Da lì a cominciare ad indagare sul mondo a me più caro è stato un attimo...
Insomma per farla breve dopo aver adocchiato una Perfected Wonder per la quale mi ero già mosso a richiedere informazioni e di cui avrei affrontato volentieri la spesa il venditore senza nemmeno dirmi crepa sono già in trattativa con altro acquirente ha bellamente venduto la cornetta e ciao...
Io, delusissimo per quello che mi sembrava un ottimo colpo sfumato, avevo praticamente archiviato l'idea di una cornetta viste le innumerevoli problematiche. C'è da dire che la famiglia delle PW, a detta di alcuni, siano strumenti che presentano diversi problemi di intonazione (cosa che non posso confermare o smentire...) e questo alleggeriva un po' il senso di pena e smarrimento.
Poi, al solito, nella cantina o soffitta di qualcuno, magicamente si è materializzata quella che è attualmente tra le mie mani ed è venuta a bussare alla mia porta dicendomi: "eccomi, sono qui. Era me che stavi aspettando, non l'altra..."
Così, dopo un'asta sanguinaria con sveglie antelucane è arrivata "sta bellezza" del 1912.
Va detto che nel 1911 la fabbrica della Conn andò a fuoco e la ricostruzione fu anche l'occasione per ridisegnare i modelli di cui appunto la NICB fa parte come erede/evoluzione della precedente PW.
Domani racconterò le prime impressioni con lo strumento che sono state davvero piacevoli ed entusiasmanti...
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Fcoltrane »

Bellissima. Come suona ? Soprattutto rispetto alla tromba dal punto di vista della difficoltà di intonazione?
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Marco Muttinelli
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ieri purtroppo ho avuto una giornata piena e non sono riuscito a parlare minimamente di questa bellezza…
Inutile dire che di fronte ad uno strumento così anziano i sentimenti sono necessariamente contrastanti, da un lato ammirazione e riverenza, dall’altro desiderio di suonarla ed usarla come fosse appena uscita dalle linee di produzione di una student qualsiasi. La paura di rovinare in qualche modo lo strumento è veramente tanta, ma poi penso: con tutti gli strumenti avuti o che ho, li ho sempre trattati benissimo senza mai fare danni perché dovrei cominciare proprio ora e proprio con questa?
Venendo alla cornetta, ho potuto provarla solo ed esclusivamente con il suo bocchino che ha una misura corretta, perlomeno per quello al quale sono abituato io, ma che ha un bordo piuttosto piatto e stretto non proprio confortevole per me.
Il bocchino è marchiato come CONN model 18 e presenta una tazza dal profilo alquanto a V e piuttosto profonda che indubbiamente contribuisce a creare il suono particolare.
Un altro elemento che va tenuto in considerazione per quanto scriverò e che le pompe sono completamente bloccate, mentre invece i pistoni letteralmente volano; fortunatamente il corista è aperto per una misura adatta alla corretta intonazione in Bb.
Non sono preoccupato per le pompe bloccate in quanto a breve lo strumento andrà nelle sapienti mani di Luca per una revisione completa. Chiaramente le pompe bloccate non mi hanno consentito una regolazione fine dello strumento.
Il bocchino inoltre è stato per me un po’ problematico per quanto riguarda la vibrazione del labbro soprattutto nel registro basso; questo ha fatto sì che i risultati che ho ottenuto non sempre siano stati omogenei; ad ogni modo quando sono riuscito a far vibrare correttamente il labbro il risultato complessivo è stato decisamente ottimo è piacevole.
La prima cosa che mi ha sorpreso è la facilità di emissione dello strumento e di conduzione del dell'aria rispetto alla tromba, ma anche rispetto al flicorno che già trovo comunque più facile della tromba. Sembra di avere a che fare con due strumenti completamente diversi: molto più semplice morbida e fluida la cornetta che sottopone ad uno sforzo decisamente minore rispetto alla tromba.
Non so se dipenda dal facilità in sé dello strumento, dal tipo di bocchino oppure del fatto che, essendo molto più maneggevole di una tromba, crei molta meno tensione nella muscolatura rispetto alla tp, ad ogni modo per me che ho problemi con la schiena, questo aspetto fa sicuramente piacere. Con la tromba, ad esempio, in questo momento arrivo a fatica al sol sopra il pentagramma, mentre con la cornetta lo prendo tranquillamente senza apparente fatica. È vero che dopo un lungo stop ho ripreso da poco a suonare e quel sol indubbiamente nella tromba rappresenta un ostacolo, più psicologico che altro, nel quale prima o poi ci si incaglia, ma indubbiamente ora che non ho labbro e muscolatura in grado il condurmi sopra tale nota comodamente, o meglio di raggiungerla con la tromba facilmente, e che invece raggiungo senza apparente sforzo (o comunque con sforzo irrisorio rispetto alla tp) con la cornetta non può che farmi immenso piacere.
Dicevo che l'impugnatura estremamente comoda: lo strumento più corto si presenta molto ben bilanciato in mano, questo fa sì che tutto il collo e le spalle siano più rilassate mentre si suona. Anche la distribuzione del canneggio aiuta non poco a trovare una posizione ottimale delle mani nell’impugnare correttamente lo strumento.
La voce: decisamente ha un “vocione” che mi ha sorpreso non poco. Grasso, ricco e possente nell’estremo basso salendo rimane comunque presente senza assottigliarsi troppo e, spingendo, non dico che sia una screamer a livello di una 8B ma non passa certo inosservata. Bisognerà vedere oltre il sol, ma comunque fino a quella nota è davvero cattiva al punto giusto. Sicuramente una parte del merito va alla campana che è un bel bestione da 5 pollici e “vibra e scurla” un bel po’ quando sollecitata. Il timbro rimane sempre leggermente brunito, morbido e caldo (oserei dire vellutato) ma non così “scuro” come mi sarei aspettato dal bocchino. È un suono assai pastoso che facilita anche molto il trovare la centratura corretta delle note, da questo punto di vista mi ha sorpreso per la sensibilità che dimostra e tira fuori, quasi ti vomitasse addosso se appena esci dalla centratura corretta, non perché ti tenga lei su un binario preciso o perché non risuoni se esce di qualche centesimo dalla nota, ma semplicemente perché ti rendi subito conto se sei fuori anche di soli pochi centesimi rispetto alla nota precedente. Da un lato consente di piegare molto le note ma dall’altro ti dice che se non sei veramente bravo… è meglio evitare lol!
E veniamo all’intonazione, ovviamente al momento non può che essere una impressione del tutto limitata alle condizioni in cui ho provato lo strumento e magari un domani cambierò totalmente valutazione ma devo dire che grossi problemi di intonazione non ne ho riscontrati. Semmai una filosofia leggermente diversa nell’approccio. Ad occhio le pompe sembrano essere un pelino più lunghe del normale (soprattutto la terza) e questo fa si che quando si lavora con un unico pistone si debba leggermente aumentare la tensione delle labbra, ma quando sono due o tre chiusi la nota non va compensata aprendo pompe o ammorbidendo il labbro. Le scale nelle varie tonalità scorrono omogenee e non ho ravvisato particolari differenze tra suonarne una piuttosto che un'altra.
Ultima annotazione, i pistoni letteralmente volano, contrariamente ai “crysteel” che sono dei carri armati pesanti visti il materiale con cui sono fatti (acciaio inox) introdotti a metà degli anni ’30, questi sono di una lega particolarmente leggera e mossi da una molla assai più morbida caricata e guidata con lo stesso sistema utilizzato sulle attuali Bach, Yamaha etc. che con olio Hetman 2 vanno una bellezza. Ho provato anche il 3 ma mi sembra essere un filo troppo denso mentre l’1 decisamente troppo leggero.
In definitiva la domanda è: perché ho aspettato così tanto a prendermi una cornetta? Perché ho sempre pensato a questa classe di strumenti come serie B? Ma soprattutto… dato il divertimento e la facilità tornerò mai a suonare anche la tromba?
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Zosimo »

La cornetta fa questo effetto, se si è abituati
solo alla tromba, ma poi, dopo il primo periodo
di luna di miele, si ritorna alla tromba.
Un po' come la storia dell'amante e della famiglia.
Comunque i pistoni volano perché sono (credo) usurati
e hanno poca tenuta almeno così mi hanno detto,
Visto che anche nella mia holton del 1923 non solo
Volano, ma non devo mettere mai l'olio.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
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Cornetta Bb: Conn 77A 1960
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie 1960 o giù di lì
Bocchini: Un secchio
Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Considerato che da tempi non sospetti preferisco il flicorno alla tromba può essere che alla fin fine la cornetta sia proprio lo strumento più adatto a me ed al mio gusto : WohoW : tanto le trombe mica le do via : Lol :
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Zosimo »

Ma no è solo un'opera di autoconvincimento
per comprare altre cornette e lo sai bene.
manca l'emoticon scimmia : Yahooo :
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Dai dai... qualche altra fotina per aumentare l'autoconvincimento : Lol :
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Alcune sensazioni che si stanno depositando ma che mi pare giusto riportare ancora a "caldo".
La sensazione di maggior facilità della cornetta rispetto alla tromba non è dovuta solo alla più grande facilità nella condizione del fiato, ma coinvolge anche altri aspetti. La rapidità sembra decisamente più veloce, la flessibilità anche e i salti o i cambi di nota avvengono senza alcuna apparente soluzione di continuità, tant'è che senza il colpo di lingua è impossibile separare una nota dall'altra. I salti più consistenti, poi, come quelli di ottava richiedono molto meno sforzo di diaframma e soprattutto sono molto più facili da controllare correttamente. Certo questa maggior facilità ha anche il rovescio della medaglia ma preferisco sempre concentrarmi più sugli aspetti positivi che non su quelli negativi. Per fare un paragone che illustri meglio le sensazioni la cornetta è come una gran bella sportiva stradale con tutti i confort e gadget del caso, anche piloti non proprio top ci posso tirare fuori ottime prestazioni, la tromba è più una fuoriserie da pista che se non sei il Prost di turno rischi di smaltarti anche andando ai 2 all'ora.
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da toro »

Marco ,al di la' delle sensazioni sulla facilita' di emissione,sulla postura migliorata rispetto alla tromba che non ti porta problemi alla schiena ,la fluidita' della macchina,ecc. ecc.,questo e' uno strumento bellissimo che profuma(si sente il suo odore anche via etere) di tempi andati quando la musica faceva sognare.Complimenti ottimo acquisto
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

toro ha scritto:questo e' uno strumento bellissimo che profuma(si sente il suo odore anche via etere) di tempi andati quando la musica faceva sognare.Complimenti ottimo acquisto
Grazie Vittorio, sintesi perfetta : Groupwave :

Tra l'altro, a ben vedere anche queste "vecchiacce maledette" avevano soluzioni mica indifferenti come la pompa di accordo "reverse" : WohoW : noi che ci vantiamo tanto : Lol :
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Fcoltrane »

: Thanks :
bellissima recensione .
mi e' venuta voglia di prendere una vecchietta .
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ahahah Francesco tanti vanno a caccia dell'ultima novità, io faccio come i gamberi il percorso a ritroso : Lol : dagli anni 60 sono scivolato via via sempre più indietro e di questo passo finirò all'800 : WohoW : comunque sicuramente l'impostazione può variare un po' ma sono strumenti in grado di dare ancora tante soddisfazioni. Non ultima quella del piacere per l'udito e anche per la vista ed il tatto. Comunque se passi da Verona portati via i tuoi bocchini preferiti che la prova non mancherà di certo.
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da AlbertoR »

Marco Muttinelli ha scritto:Ahahah Francesco tanti vanno a caccia dell'ultima novità, io faccio come i gamberi il percorso a ritroso : Lol : dagli anni 60 sono scivolato via via sempre più indietro e di questo passo finirò all'800 : WohoW : ...
Marco, senza avere le tue conoscenze, seguo anch'io il periodo dal '60 guardando indietro : Smile :
Complimenti, bell'acquisto : Thumbup :
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

La figliuola è tornata dopo le sapienti cure del buon Luca, glii dovrebbero fare un monumento a quest'uomo e così ho potuto rigodermela e guardarmela finalmente con la dovuta calma.
Con ordine: la cornetta è in condizioni letteralmente strepitose, la compressione è pazzesca ed i pistoni lavorano a perfezione solo con poche gocce di olio assai leggero (Hetman 1 o JM 1), già mettendone troppo o usando olio medio dopo un po' scadono di prestazioni, assolutamente controproducente usare olio da "vintage" a meno di non amare i pistoni che viaggiano più lenti delle lumache, che mi piacciono assai da mangiare alla Bourguignonne ma proprio da suonare no : WohoW :
Avevo il sospetto che lo strumento fosse completamente "reverse", non solo nel corista, e finalmente con le pompe libere ho potuto averne la certezza toccando con mano la questione. Tale caratteristica spiega anche l'aspetto esteriore, diciamo così, alquanto "nodoso". Sembra quasi uno strumento "rivoltato" dentro fuori. Cerco di spiegarmi meglio tutti i "nodi" esterni non sono altro che il modo di far si che internamente il tubo sia il più liscio possibile senza presentare il ben che minimo scalino e questo è tanto più vero quanto più tutte le pompe rimangono chiuse (condizione per altro nella quale dalle prime prove lo strumento predilige di lavorare)
Al di la dell'essere completamente reverse ciò che stupisce maggiormente è l'assoluta razionalità dei percorsi dell'aria con soluzioni alquanto inusuali ai giorni nostri e ingressi posti sempre a metà delle due porte della pompa. Ultima chicca riguarda i "maschi" del canneggio: quelli attaccati al corpo strumento sono in ottone, quelli attaccati alle pompe si direbbero nichelati superficialmente (anche il corista segue la regola anche se da foto sembrerebbe ottone ma invece è proprio come tutte le altre pompe). Qualche foto per illustrare quanto detto, più avanti parlerò nuovamente della voce e, soprattutto, di come identificare correttamente la NICB dalla Perfected Wonder, quali le differenze tecniche costruttive e soniche dei due strumenti... ma sto correndo troppo e rischio di spoilerare chicchine succulente (si spera) : Yahooo :

Ah quasi dimenticavo un particolare che denota la cura complessiva con cui si facevano le cose all'epoca: persino il bottone automatico del laccio di cuoio che ferma lo strumento nella custodia è marchiato CONN : Sig :
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Re: C.G. Conn New Invention Circus Bore

Messaggio da Marco Muttinelli »

Passato un po' di tempo ed ora ho un quadro più chiaro dello strumento, ovviamente si tratta di impressioni mie personali ma, magari potranno essere di aiuto ad altri che volessero affrontare il mondo dell'Hard-Vintage! : WohoW :
Hard-Vintage mi è piaciuta assai dovrò brevettarla ehehehehehe.

Dunque partiamo dal boccino che tanto penare mi aveva fatto all'inizio: il Conn model 18 è davvero un ottimo bocchino, sorprendente oserei dire e lo trovo stupendo, probabilmente molte delle sensazioni descritte sono dovute a lui. Ora che mi sono abbastanza abituato al bordo mi ci trovo decisamente bene. Ancora qualche problema nella parte più bassa, diciamo dal Lab al Fa# basso, a centrare correttamente le note prendendole di primo acchito da fermo ma per il resto fino al Sol sopra pentagramma è molto facile e costante. Il profilo a V e la tazza molto profonda mi piacciono assai per la conduzione. Ad occhi chiusi non si direbbe proprio che sia un bocchino così anziano, anzi sembra "moderno" in tutto a parte avere l’appoggio leggermente più ruvido, a contatto con le labbra, rispetto a quelli più recenti. Maggior ruvidezza che comunque, secondo me, aiuta ad avere un ottimo grip. Venendo alla New Invention Circus Bore il suono è veramente strepitoso e ama essere spinta. Ad alto volume è una vera “bestia” e pur andando anche con un filo d’aria è proprio spingendo che ci si diverte, sembra non aver limiti di volume e man mano che si sale con la pressione le note tendono a diventare sempre più centrate. La parte secondo me migliore la fa dal primo Do al Sol successivo dove il suono che produce è impressionante. Pieno, rotondo, fortissimo, compatto, solido come il granito, addirittura esagerato sul Mi, Fa, Fa# con il Mi che è di una bellezza mozzafiato. Salendo si assottiglia parecchio ma rimane sempre pieno e dolce. Piuttosto diverso dalla brillantezza della tromba ma restituisce sempre la sensazione di essere pieno e compatto. Gli armonici ci sono, presenti in gran numero, tuttavia sembrano fondersi tra loro e vibrare all’unisono anziché separati come nella Tp (spero di aver reso ma non saprei altro come descrivere). I salti di ottava risultano molto facili salendo, scendendo invece mi risultano ben più ostici, non mi è ancora chiaro se dipenda dalla estrema vicinanza degli armonici, se sia un problema di adattamento alla mancanza di retropressione o se dipenda dal bocchino al quale non mi sono ancora completamente adattato o una combinazione dei tre. Le note si possono piegare all'inverosimile ben oltre al semitono e questa la rende ostica su alcune note come il primo Do# dove si riesce ad emettere dal Si al Re con uno scarto di un ottavo di tono più o meno. Va sicuramente condotta di più rispetto alla “binariosa” 12B ma passando tra le diverse note le compensazioni per intonare correttamente vengono del tutto naturali ed istintive. Più difficile invece attaccare le singole note partendo da zero come dicevo: bisogna aver chiaro sin da subito il suono della nota altrimenti si rischia di emettere un suono straziante proprio in virtù della facilità con cui si può alterare la nota stessa solo con la tensione delle labbra. Gli attacchi poi sono istantanei come se mancasse quella frazione infinitesimale di secondo che passa dal momento che cominciamo ad emettere la nota ed il momento in cui lo strumento comincia effettivamente a suonare. La conduzione del fiato è molto semplice, lo strumento richiede poco sforzo e pare avere una retropressione nulla o talmente leggera che quasi non si sente, viaggia con un filo d’aria e man mano che si aumenta la spinta lei sale di volume in modo del tutto proporzionale all’aumento di spinta, non sembra possibile saturarla in alcun modo. La campana è stupenda e risuona in modo meraviglioso quando sollecitata dall’onda sonora. Produce un suono molto bello e prolungato anche percuotendola con l’unghia del dito o comunque con un qualcosa di rigido.
La meccanica è davvero notevole, anche se non ai livelli dei modelli equipaggiati coi Crysteel, monta un set di molle che sono realmente molto leggere ma in grado di far muovere i pistoni, anch’essi estremamente leggeri, ad alta velocità, la corsa è abbastanza lunga ma comunque non eccessiva. Se avrò modo proverò un set di molle più forti per vedere se cambiano in meglio le già pur ottime prestazioni. La compressione, cosa confermatami anche da Luca, è davvero notevole e aprendo le pompe fanno un bellissimo pffffffff-PoP! Lo strumento risulta essere leggermente più lungo ed avere la campana leggermente più grande di quello che è la normalità per le "shepherd's crook" per cui sono diventato un po’ isterico nel trovare una nuova custodia che andasse bene per evitare di usare la sua originale così da non rovinarla. Alla fine, l’ho trovata nel catalogo Rockbag e devo dire che è stato un buon acquisto per riporre Rea dopo aver suonato.
Concludo con una considerazione sulla qualità costruttiva dello strumento, i materiali imiegati sono di primissimo ordine se non lo fossero col fischio che sarei qui a parlare di uno strumento con più di 110 anni di vita e che sembra uscita da poco da una fabbrica di strumenti musicali, ma ciò che mi ha maggiormente colpito è la precisione delle lavorazioni meccaniche davvero di un livello maniacale quasi da orologeria più che da strumenti musicali. Gli accoppiamenti, le saldature, le giunzioni le tolleranze irrisorie, il taglio dei pezzi, le piegature, la sottigliezza estrema di alcune sezioni (che però mantengono una incredibile rigidezza, la simmetria dei pezzi farebbero pensare a lavorazioni con macchinari assai attuali e la cosa mi incuriosisce parecchio per cui dovrò indagare un po’ che tipo di utensili utilizzassero all’epoca in cui hanno realizzato questo “gioiello” ma intanto me la godo e ringrazio il buon Colonnello che ha permesso tutto questo.
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225, BI-420 e AI-312
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Tp e Cn varie epoche
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
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