Lezioni e difficoltà

Le tecniche di base per suonare uno strumento musicale, suggerimenti e nozioni principali.
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Maldri
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Lezioni e difficoltà

Messaggio da Maldri »

Salve a tutti. Non più giovanissimo sto prendendo lezioni in chat (per vari motivi compreso covid) da circa 6 mesi. Tecnica, terzo dito, scala maggiore e minore, terzine ecc. Suono con una Bach 180s37 e bocchino Yamaha Bobby Shew Jazz. Tutto procede abbastanza bene se non fosse che la prima mezz'ora è tragica, poi le note cominciano a uscire decentemente ma non sopra il MI alto, a volte arrivo anche al SOL. Dopo circa un'oretta il suono precipita e devo smettere. A volte riesco a riprende dopo un paio d'ore, a volte devo smettere fino al giorno dopo perchè non c'è verso di beccare le note con un suono decente. E' abbastanza deludente e faticoso, ma mi piace molto. Spero che con il tempo possa migliorare. Qualcuno ha consigli da darmi? Quanto è importante il buzzing prima e durante? Le note lunghe servono o no? Sono tassativamente da fare? Grazie 1000


stefano bartoli
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da stefano bartoli »

Ciao Maldri, ti racconto in sintesi la mia esperienza premettendo che hai un equipaggiamento "top" e quindi lasciando perdere le questioni relative. Forse qualcosa potremmo accennare al bocchino ma andiamo con ordine.
Per molti anni ho fatto buzzing con e senza bocchino, entrambe le pratiche rivelatesi poi per me dannose. Stesso dicasi per gli esercizi di preriscaldamento e ce ne sono a centinaia dal momento che ogni "guru" suggerisce il proprio.
Questa questione del pre riscaldamento a cosa serve?
In teoria possiamo fare il parallelo con un centometrista che scende in pista e prima di mettere alla prova il suo "sistema" farà tutta una serie di esercizi per portare a regime la muscolatura.
Questa pratica alla fine, a me stancava e allora (oramai da molto tempo) il mio sistema di preriscaldamento altro non è che iniziare a suonare ciò che devo (esercizi, temi o assoli) senza forzare ne nel registro ne, soprattutto nella dinamica. Con questo banale sistema, nel giro di due tre minuti io sono pronto a dare il massimo e sono fresco muscolarmente. Entro questi due tre minuti, arrivo tranquillamente alla massima estensione (dal G 4 tagli in gola, al C successivo ma questo C solo nelle giornate migliori)
Man mano che passano i minuti, diciamo dopo un paio di ore, la mia estensione si riduce per via della stanchezza, riportando la mia nota più alta, all'incirca al E/F# sopra rigo.

Va fatto un distinguo, relativamente alla nostra stanchezza, un conto è fare poche note riposandosi continuamente e magari da soli, nella cameretta. Altro è suonare un tema, un solo e di nuovo il tema finale. Se poi siamo anche a fianco di altri strumenti, l'energia che ci viene richiesta è molto molto maggiore.

Quasi sempre, cattivi risultati in estensione e timbro ed una stanchezza che arriva troppo presto, sono da imputare ad un uso scarso dei muscoli addominali (dell'aria in sostanza) ed un uso, inevitabilmente esagerato della muscolatura facciale. Quando ci abituiamo ad appoggiare tutto il lavoro sull'aria dell'addome, il lavoro della bocca diventa veramente minimo e la resistenza aumenta molto, insieme alla qualità ed alla estensione.

In finale, il bocchino: Un bocchino che sia per noi molto inadatto è anche questo un imputato importante. Il bocchino deve assolutamente essere "comodo e confortevole" Misure sbagliate di questo hanno diversi effetti tragici su resistenza, capacità di vibrare delle labbra ed estensione. Per mia esperienza l'ideale è prima di tutto capire bene la questione di cui sopra (Come produco l'aria e come la metto nello strumento)Capito ed imparato bene questo, si possono fare piccoli cambiamenti sulle misure del bocchino, cercando di stare in un range di misure ragionevoli, nella maggior parte dei casi.
Per fare un esempio banale, una misura ragionevole per molti di noi, può andare da 1.5 a 5 della Bach e quì le gole possono andare dallo standard 3,66 a 3,9/4.00 Oltre queste gole si entra in un territorio "pericoloso" per molti, soprattutto, la misura della gola e del backbore vanno messe in relazione a quanto suoniamo, le sconsiglierei fortemente a chi suona mezz'ora al giorno ed abbia inevitabilmente una muscolatura labiale piuttosto debole.
Anche l'età ha il suo peso, aver iniziato a suonare da bambini ad esempio, ci ha fatto sviluppare una certa muscolatura e ci permetterà di fare "bei numeri" anche fino ad una certa età. Iniziare in età molto più avanzata, non ci darà la possibilità di fare faville e più si inizia tardi, più questo questione incide. Ma si può iniziare anche a 50 anni e fare bellissima musica, basta non pretendere di fare faville e numeri da circo. Ovvio.

Questa la mia esperienza personale.
Maldri
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Maldri »

Grazie Stefano, veramente grazie. Utilissimo.
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Marco Muttinelli
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ciao Maldri Stefano è stato alquanto esaustivo mi sento di aggiungere un piccolo suggerimento.
Fai qualche lezione in presenza con il tuo maestro se puoi che magari vedendoti dal vivo si può accorgere di cose che via skype non si colgono e così magari darti le dritte giuste per migliorare le tue difficoltà.
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stefano bartoli
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da stefano bartoli »

Ah, questa cosa della lezione via Skipe mi era sfuggita, per carità di Dio, lezioni in presenza appena possibile, quoto Marco al 100%
stefano bartoli
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da stefano bartoli »

Va anche detto che se il nostro strumento è molto difficile e lo è, la questione delle questioni è però quanto e come si studia. Troppe seghe sull'equipaggiamento e troppo studio confuso col suonare "quello che ci piace"
Capisco che chi è hobbysta, torni a casa la sera e voglia suonare qualcosa che lo fa stare bene ma così non c'è vero progresso ma solo illusioni.
Cerco quindi di dire due cosine sintetizzando come sia il mio percorso personale e che potrà essere motivo di riflessione per alcuni.

I primi anni:
Colin, Clarke, praticamente tutti e due completati.
Kopprasch, Fuss, Peretti e trascrizioni per violino per gli esami di conservatorio.

Parimenti, tutto il jazz possibile (generalmente preso dai Real Book) Tutti i principali tipi di scale in tutte le tonalità e arpeggi)Maggiori, minori, minori melodiche, minori e maggiori armoniche, Iddish, pentatoniche maggiori e minori, esatonali, diminuite, super locrie, blues maggiori e minori. Tutte queste le faccio anche adesso ogni mattina, in mezz'ora le cucino tutte...
Studio dell'armonia e corsi e seminari jazz.
Poi, suonare tutto, dai matrimoni, alle date di jazz, ai gruppi di musica popolare, alla musica per il teatro, tutto il possibile.
E scrittura di temi miei fina dal 1980 quindi tantissimi.

Tutto questo è un percorso abbastanza usuale per poter affrontare un po di mestiere ma una gran parte di questo lavoro lo dovrebbe fare chiunque (Scale, arpeggi, armonia e suonare sui palchi o dovunque capiti)

Tutto questo riguarda sia il trombettista "normale" (io ad esempio) ma anche il virtuoso, non c'è scampo.

Sia chiaro, alla fine, tutta questa roba la assorbi e la interiorizzi ma ne usi solitamente una parte, però è fondamentale che ci sia nella testa, che l'abbiamo capita a fondo e praticata.
Ad esempio, non basta studiare una scala ma va capito più a fondo possibile con quali accordi abbia relazione, come e perchè c'è questa relazione.
In fine, l'ascolto di più musica (buona) possibile.

Questo il mio percorso e considerate che cmq pure io ho tre figli e spesso ho dovuto invertarmi molte cose per sopravvivere ma sempre lasciando spazio al tempo per lo studio. A volte è durissima ed è li che decidi se andare al mare domenica o rimanere a studiare, li scattano delle differenze che non tutti accettano o possono accettare.

Tutto questo non significa che uno che fa così avrà una sicura e splendida "carriera" questo dipende e lo sapete, anche da molti altri fattori, alcuni dei quali non dipendono da noi ma la soddisfazione ci sarà comunque.
Ci sono moltissimi splendidi musicisti semi sconosciuti e molti nani (artisticamente parlando)che calcano palchi importanti, è la vita.

Ci sarebbe poi la questione artistica, creativa ma è argomento molto personale e molto molto complesso per poter essere affrontato in due righe.
Maldri
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Maldri »

Stefano, visto che nella prima risposta hai accennato al bocchino.....il Yamaha Bobby Shew Jazz pensi non possa andare bene? Meglio il Bach 3c? Grazie
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da stefano bartoli »

Purtroppo non conosco quel bocchino, magari altri potranno risponderti.
Ma se hai 65 euro da spendere e parlando di misure intermedie, trovo favoloso in tutto lo Shires 1.5C
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Zosimo »

Non sono sicuro, ma avendoli tutti e due
credo che il bs jazz, sia simile a un 3d con il suono
più brillante. Un buon bocchino almeno per me.
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Cornetta Bb: Conn 77A 1960
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Bocchini: Un secchio
Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
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Marco Muttinelli
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Marco Muttinelli »

Maldri ha scritto:Stefano, visto che nella prima risposta hai accennato al bocchino.....il Yamaha Bobby Shew Jazz pensi non possa andare bene? Meglio il Bach 3c? Grazie
Ciao Maldri in realtà ho trovato molto simili il BS Jazz al 3C e condivido quanto ti ha riportato Zosimo che sicuramente più esperienza di me. Ti lancio un dubbio (ma sempre con l'invito prima e dopo a fare lezioni in presenza) pensare a bocchini con il bordo più piatto? Non conosco quello al quale fa riferimento Stefano ma sicuramente sia lo Yamaha che il Bach 3 nelle varie versioni hanno bordo piuttosto arrotondato. Magari passare a qualcosa più piatto all'inizio può sembrare stancare di più ma alla lunga può risultare più confortevole. Per lo meno per me è così... però sempre dopo lezioni in presenza dove col mio maestro abbiamo sviscerato vari aspetti : Thumbup :
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Maldri »

Ciao Marco....più piatto? Del tipo?
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Zosimo »

Tipo schilke.
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Re: Lezioni e difficoltà

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ciao Maldri,
http://www.forumtromba.com/viewtopic.php?f=46&t=222
qui puoi trovare il link al comparatore Kanstul e i link ai cataloghi di diversi produttori stando su Bach il 2C ha il bordo piuttosto piatto, Conn Precision 4 e Connstellation 7BN hanno il bordo piuttosto piatto, gli schilke c'è la descrizione sul catalogo di come viene codificata la maggior o minore stondatura dell'appoggio ma a memoria non la ricordo lo stesso per i bocchini Frate.
Per quanto mi riguarda i DW della serie Maurice Murphy sono prodotti dall'ottimo rapporto qualità/prezzo che hanno l'appoggio piuttosto piatto.
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